Cap. 27

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<< Si... un piccolo sacrificio per la gloria finale. >>
<< Cosa intendi? >>
<< Niente, ho avuto un'idea. Adesso devo andare. >> pronuncia con la mente che vaga chissà dove.

La strega arriva finalmente a casa Mikaelson.
<< Faith! >> pronuncia con un leggero sorriso la più giovane della famiglia.
<< Devo solo prendere una cosa che ho dimenticato qua. Poi me ne vado subito. >>
<< Perché non rimani, invece? >>
<< Ho delle cose importanti da fare.>>
<< Va bene... - sapendo che l'amica è ancora delusa - Senti, ieri ho fatto un sogno strano senza senso e... >>
<< ... Hope, davvero, non ho tempo per i tuoi sogni... >>
<< ... mi ha detto di chiamarsi Alexander. >> la interrompe bruscamente. La più grande si volta velocemente verso l'altra e la fissa in lacrime in mezzo al silenzio che aveva preso il sopravvento. Uno di quei silenzi assordanti.
<< Come hai detto? >> domanda a voce spezzata Faith.
<< Alexander. Lo conosci, giusto? >>
<< Hope, se questo è uno scherzo...>> si irrigidisce ma con le lacrime che ancora rigano le sue guance.
<< ... no, ti giuro che non è uno scherzo. Io ancora non so chi sia ma lo posso immaginare. Non lo avevo mai visto prima. >>
<< Ti ha parlato? >>
<< Si... mi ha chiesto di portarti dentro la mia mente durante il sonno. Lui apparirà di nuovo e potrai esserci anche tu. Anzi, dovrai esserci. >>
<< Hope... >>
<< Non sto scherzando Faith. >>
<< Alexander è l'amore della mia vita, e non c'è niente che io possa fare per poterlo rivedere. Ho provato di tutto ma non ha funzionato. Non riesco a vedere o a parlare con i miei amati. >>
<< Me l'ha detto che non ci avresti creduto ma mi ha anche spiegato com'è possibile: lui è un tuo caro, non mio, quindi io lo posso vedere ecco perché mi è apparso nella mente. Tu ed io, però, siamo ancora unite e quindi lui apparirà a me ed io ospiterò te e vi potrete vedere di nuovo. Se ancora non mi credi mi ha consigliato di ripeterti una frase: non dimenticarti mai di questa nostra notte d'estate passata a guardare le stelle di luglio. >>.
L'altra strega non dice nulla, solo si porta la mano alla bocca, chiude gli occhi (che continuano perdere lacrime lunghissime) e viene dominata dai singhiozzi.
La sua amica non l'aveva mai vista in quelle condizioni. Senza nemmeno chiedere il permesso la circonda con le sue braccia in un caloroso abbraccio che poi viene ricambiato.
<< Mi dispiace tanto, amica mia. >> è Hope a concludere questo discorso, ed anche io suoi occhi si riempono di quell'acqua salata.
Mancavano ancora tante ore perché la notte arrivasse, ed altre tante prima che le due potessero dormire. Però, Faith, non poteva aspettare altro, quindi stava preparando un miscuglio di erbe che avrebbe indotto al sonno le giovani streghe. Si adagiarono entrambe sul letto di una delle numerose camere della casa, chiusero la porta a chiave ed, infine, arrivò il momento di bere il miscuglio. Prima Hope, e dopo cinque minuti Faith.

Appena addormentata anche Faith, ci vollero solo pochissimi minuti per far si che quest'ultima entrasse dentro la mente dell'amica.
Nel frattempo, Freya aveva avvertito Keera della sua idea, e stava facendo le valige quando qualcuno entrò nella sua stanza.
<< Freya, che stai facendo? >>
<< Sto facendo le valige caro Vincent.>>
<< Si, questo lo vedo, ma perché? Ti sei dimenticata del nostro lavoro? >>
<< Per essere felice, non è ovvio?>>
<< Freya, questo non è da te. Qual'è l'ultima cosa che ricordi? >>
<< Che amo la mia famiglia e voglio essere felice. >> si sforza di ricordare altro ma in vano.
<< Sei stata soggiogata. >> afferma convinto.
<< Io prendo la verbena, è impossibile. >>
<< Non so come sia possibile ma è così Freya, credimi! Siediti, cercherò di rimediare a questo problema. >>

Nella mente di Hope:
<< Hope, dove siamo? >> domanda Faith.
<< Non lo so. >> risponde ridendo. L'altra aggrotta la fronte, poi abbassa lo sguardo e le sembra di essere tornata all'inizio del 900 notando l'abito che indossa, così come anche l'amica.
<< Ci troviamo all'inizio della seconda guerra mondiale. >> comincia una voce maschile da dietro le spalle delle due ragazze. Hope si gira e sorride, mentre Faith rimane immobile e non si gira neanche sapendo già chi il ragazzo fosse. Il suo cuore comincia a battere come, forse, non aveva mai battuto talmente forte in tutta la sua esistenza. La sua mano si sposta sul petto, come se volesse reggere il cuore che temeva poteva cedere. I suoi occhi cominciano già a lacrimare, ma il suo sorriso è più forte.
<< Ho scelto questo periodo perché c'è tanta confusione e nessuno verrebbe mai a cercarci, non qui almeno. >> continua lui.
<< Va bene. Ehm, io vado a farmi un giro e vi lascio soli. A dopo. >> sorride la giovane Mikaelson e si allontana.
<< Faith! >> pronuncia lui dopo che la sua donna è ancora girata di spalle. Solo in un secondo istante si gira e nota l'unico uomo a cui regalò il suo cuore.
<< Alexander! - pronuncia con lacrime che non hanno intenzione di smettere di scendere, anzi: aumentarono, come se fosse possibile - Non hai idea di quanto tu... di... posso toccarti? >> domanda avvicinandosi ma non troppo.
<< Lo senti questo? >> questa volta è lui a domandare dopo aver preso la mano di lei ed averla appoggiata sul petto di lui.
<< Si! - sorride lei abbracciandolo come non mai - Mi sei mancato tantissimo! >>
<< Ma io sono sempre stato con te. Ho sempre vegliato su di te, amore mio. Sempre. >> le sussurra all'orecchio. Dopo aver sciolto l'abbraccio, si guardano negli occhi per un tempo che sembra lunghissimo ed, infine si baciano per altrettanto lungo periodo.

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