Cap. 19

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- Più di 4.000 anni prima -

Quando si parla dell'inizio dell'umanità, voi, a che cosa o a chi pensate? Tante saranno le cose che passano in mente alla gente se si pone la domanda di come tutto ebbe inizio. Su questo nessuno può essere certo di cosa sia realmente capitato, ma su come sia nata la magia... ecco, questa è una bella favola da raccontare.
Teodoro e Carmela Pia sono i protagonisti di questa storia, erano due giovani appartenenti alla prima generazione mai esistita dell'uomo. Il loro destino era scritto nelle stelle e così fecero: si legarono l'uno all'altro nel sacro vincolo del matrimonio. All'epoca, il matrimonio non era come ce lo si immagina oggi. La cerimonia consisteva nella semplicità: presentarsi in un luogo sacro in modo da legarsi davanti la benedizione di Dio. Non c'erano versi da recitare o persone da invitare, se non qualcuno che fosse da testimone alla loro unione, nessun anello o altro. Nessun bacio da sigillare. L'unica cosa da fare era giurare fedeltà e lealtà al proprio partner e procedere con la procreazione senza aspettare altro tempo. Questa è l'unica cosa rimasta ancora oggi, seppur per scopo personale e non per la procreazione della razza umana. In ogni caso, quella notte successe altro:

Dopo svariati giorni sul consultarsi sul da farsi, i due giovani prescelti presero una decisione: unirsi con la benedizione di Dio e, con tale benedizione, dare vita ad una creatura speciale. Buona ed altruista ma allo stesso tempo molto potente. Riuscivano a percepire una forza immensa che proveniva dalle stelle. Una di loro emanava più calore ed energia delle altre, era più brillante e luminosa. Dopo che la loro unione ebbe successo, la novella coppia si avviò verso il loro rifugio (grotta).
<< Quindi ne siamo sicuri? >> domanda una seconda volta l'uomo.
<< Certamente Teodoro. Avete cambiato idea per caso? >>
<< No, certo che no mia cara. Volevo solo la conferma perché una volta fatto non si può più tornare indietro.>>
<< Si, lo so. L'unica cosa che voglio è che il mondo diventi un posto bello e buono per la prossima generazione. Con questa nostra creazione, possiamo avverare questo desiderio comune. Abbiamo anche la benedizione di nostro Signore lassù. È Lui che ci è apparso e ci ha suggerito cosa fare. Voi, Teodoro, dono di Dio. Io, Carmela Pia, giardino di Dio, colei che compie i propri doveri verso gli Dei. Questo è il nostro obbiettivo, rammentate? >>
<< Certamente. Facciamolo allora. >>.
Ed è così che cominciano a baciarsi ed a desiderarsi come nessuno ha mai desiderato qualcuno. Lei diventa del proprio compagno, e lui lo stesso. Quando sono quasi al culmine della felicità reciproca, esprimono il loro desiderio più grande, quello della nuova nascita, e solamente dopo si lasciano travolgere dall'estremo piacere, consapevoli che questo avrebbe portato ad una felicità ancora più grande. Non solo per loro, ma anche per il resto dell'umanità.
<< Dovrei vergognarmi se dovessi ammettere che questo mi è piaciuto come mai avrei pensato? >> chiede timidamente la ragazza.
<< Certo che no. - le accarezza la guancia - Ma sapete meglio di me che non possiamo permetterci altro piacere. Questa notte ci è stato concesso per una missione più grande di noi. L'obbiettivo dell'uomo è il semplice compito di far crescere la nostra razza. Nessuno deve sapere cosa abbiamo provato, gli altri non capirebbero. >>
<< Lo so. Eppure, perché sento un dolore inspiegabile qui? - si indica il cuore - È un dolore straziante, molto forte che mi tormenta quando non vi sto vicino. Invece, quando vi ho accanto mi sento bene. Felice. Mi sento protetta e al sicuro. Ditemi, sono folle se sento queste cose? >>
<< Affatto Carmela. Anche io sento tutto questo che state confessando voi ma che cos'è di preciso? Come si può chiamare tale sentimento? Forse ci siamo fatti travolgere troppo da questa nostra missione. >>
<< Voi non pensate questo sia reale? >>
<< Non è questo ma non saprei descrivere questa cosa fra noi. Se una cosa non si può descrivere, non dubitate anche voi della sua esistenza?>>
<< Io so solo una cosa: questo che c'è fra noi è reale. Lo sento e so che lo sentite pure voi. Penso di essermi persa all'interno del vostro cuore. >>.
Questo sentimento è una cosa nuova, qualcosa che nessuno ha mai provato. Forse perché sono i primi ad essersi innamorati, ma dalla gente restante è considerato peccato. La donna deve sottomettersi all'uomo solo per lo scopo di ingrandire la razza umana.

Dopo una settimana Carmela si avvia velocemente verso Teodoro che stava lavorando la sua terra. Raggiunge l'uomo di corsa, e lo abbraccia:
<< Ci siamo riusciti Teodoro, ci siamo riusciti! >> dice lei fra le lacrime.
<< Cosa? - sorride fortemente abbracciando la donna, lasciando in sospeso il lavoro - Non siamo stati pazzi allora! - anche a lui cominciano a lacrimare gli occhi mentre solleva la ragazza da terra e la fa girare dalla felicità - Sono così felice Carmela Pia! Tantissimo! >>
<< Lei è la nostra Felicità! >>
<< No, è la nostra fede. È stata la nostra fede a creare tale felicità. >>
<< La chiameremo Faith allora. >>
<< Si, la nostra Faith! >>.
Senza pensarci due volte, Teodoro bacia la ragazza, seppure castamente. Gesto visto con sguardo di confusione e disgusto dalle altre persone là intorno. Labbra contro labbra... "cosa significa?" pensano tutti. Beh, è una cosa normale in quanto nessuno ha mai provato ciò che loro provano l'uno per l'altro. È amore, una parola che ancora non esiste, un sentimento così forte ma doloroso allo stesso tempo che nemmeno loro due riescono a comprendere. Sanno che sono legati da qualcosa di più grande della cerimonia, ma devono ancora capire di cosa si tratta e non vergognarsi di tale sentimento.

La creatura all'interno del ventre della donna cresceva ogni giorno, sempre di più. Infatti, dopo soli cinque mesi, la bambina era già pronta a nascere.
<< Teodoro, sta nascendo! La sento! - urla fra il dolore - Chiamate gli anziani, vi prego! Io non so cosa fare!>> comincia a spaventarsi non sapendo cosa aspettarsi.
<< Non temete, tornerò presto. >> la rassicura lasciandole un bacio sulla fronte. Esce dalla loro sistemazione, e corre verso gli anziani del villaggio. Mentre percorre il villaggio, si rende conto che in quella buia notte, la stella sempre tanto luminosa, questa notte è più radiante di tutte le altre notti. Provoca un'emozione fortissima nel ragazzo diretto a chiedere aiuto.

-----------------------------Chiedo umilmente perdono per il ritardo ma sono stata in vacanza e non ho avuto tempo, sono tornata la settimana scorsa ma ho passato tutta la settimana con l'influenza

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Chiedo umilmente perdono per il ritardo ma sono stata in vacanza e non ho avuto tempo, sono tornata la settimana scorsa ma ho passato tutta la settimana con l'influenza. Spero il capitolo vi piaccia.
Inoltre, fra pochissimi minuti, pubblicherò un capitolo super corto della mia prossima storia. Mi farebbe piacere se mi fareste sapere cosa ne pensate. Grazie se lo fate. Alla prossima ♡

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