Da una parte ero felice...ma dall'altra non lo ero..
Il motivo della mia infelicità era mio padre. Lui mi odia.
Odiava me e mia madre per la nostra natura:un altra ragione per cui mi madre nascose tutto per 16 anni era lui.... ci considerava dei mostri.
Voi direte "e perché è con te a New Orleans?"
La verità è che sono stata io a supplicarlo di portarmi con se ,di portarmi via da tutto...volevo ricominciare e lui questo lo aveva capito,per questo motivo mise da parte il rancore e l'odio nei miei confronti...dopo tutto ero pur sempre sua figlia era normale che mostrasse pena nei miei confronti. Detto questo, mio padre mi risvegliò dai miei pensieri:"Sei sorda o cosa? Siamo arrivati prendi le valige e portale dentro!"
Mi trattava come se fossi una schiava;ma non mi importava. Perché in questo momento io non potevo far altro che mostrare gratitudine nei suoi confronti. Portai le valige dentro come ordinato e poi mi diressi verso la mia stanza. Ero esausta,non mi reggevo in piedi dalla stanchezza.
E mio padre di certo non migliorò la situazione:"Non ti azzardare minimamente a rilassarti se prima non pulisci la casa e mi cucini da mangiare!"
Io stanca risposi:"Non potrei cominciare a pulire domani? insomma guardami, sono uno straccio. Lasciami per lo meno fare una doccia e dopo ti preparerò qualcosa OK?"
All inizio sembrò non cedere ma poi disse:"Lascia stare non so neanche perché lo dico a te sei una incapace"
Io cercando di non alterarlo ulteriormente gli dissi:"pasta col pomodoro?"
Lui amava quella pasta la mamma gliela faceva quasi sempre. Come sospettai mi sorrise:"Rilassati ma dopo mettiti ai fornelli OK?"
Io felice risposi:"Grazie papà!"
Lo stavo per abbracciare ma lui ,prima che potessi fare qualcosa uscii dalla mia stanza lasciandomi sull' orlo della porta come una cretina. Da quando mia madre morì lui mostrava solo odio e disgusto nei miei confronti;raramente mi regalava uno dei suoi sorrisi di cui avevo davvero bisogno. Mi faceva male la sua distanza nei miei confronti ma non potevo fare altro che dargli ragione purtroppo. Dopo essermi lavata scesi sotto per andare a cucinare. Mangiammo in silenzio e poi ci dirigemmo entrambi nelle nostre stanze come dei perfetti sconosciuti. Mi gettati nel letto intenta a dormire quando mi arrivò un messaggio:era Nina.
L'unica persona a cui tenevo troppo da lasciarla solo nei miei ricordi era lei, la mia migliore amica.
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Una nuova vita (o quasi)
FanfictionUna ragazza di nome Rose si trasferì a New Orleans per cercare di dimenticare il suo passato:bugie su bugie.Metà strega e metà vampiro.Lei pensa che qui si troverà al sicuro e che potrà ricominciare ,mentendo a se stessa,autoconvincendosi che vivrà...