Capitolo trentuno

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"Lo ha ucciso,e non solo lui.....ma quasi tutta la mia famiglia....gli unici sopravissuti siamo stati io mia sorella e mia madre...E fino a poco tempo fa mio padre.....morto in circostanze misteriose dicono"
Disse imitando molto probabilmente qualcuno che lo aveva detto.
"Peccato che io sappia fin troppo bene che c'è la firma di Klaus nel suo corpo.
Lo ha dissanguato.
Si è cibato del suo sangue!"
Disse tirando un pugno al muro alle mie spalle..
Ritrovandomi di nuovo attaccata al muro.
"Mi...mi..dispiace i-io non ne sapevo nie-"
"Li ha uccisi davanti ai miei occhi!
Insieme alla sua cazzo di famiglia!
Solo perché noi gli abbiamo fatto un torto.
UNO! UN FOTTUTTISIMO TORTO!."
Disse continuando a tirare pugni al muro vicino alla mia testa.
Sono spaventata sia dal suo racconto...sia da come si sta comportando.
Tyler vedendo la mia espressione più che spaventata,scosse la testa e si allontanò da me.
"Mi dispiace per tutto Rose:
Per averti spaventata....
Per non essere stata con te nel momento del bisogno...
Sono la persona che merita meno fiducia al momento lo so..."
Prese la giacca e prima di uscire mi disse:"Ma Non fidarti dei Mikealson Rose,non fidarti mai."
Detto questo uscii di casa lasciandomi sola con i miei pensieri.

*******
"Metti questa collana,ti proteggerà ,da tutto il male che ti circonderà e che tenterà di prenderti"
Guardai la collana confusa
"Come può una collana, proteggermi da tutto?"
In quel momento il buio mi circondò .
Tentò di prendermi ma qualcosa mi salvò.
La collana comincio a illuminarsi senza sosta.
Il suo rosso e il suo bianco diventavano sempre più luminosi fino ad accecarmi gli occhi.
******
Mi alzai di scatti udendo una voce che mi chiamava dal piano di sotto:papà era già tornato.
E il sogno è solamente un sogno....cosi reale...come sempre.
Mi ripeto sempre che i sogni non abbiano un nesso con la realtà.
Ma mia madre lo rende cosi reale...
E il mio non vero nome che esce dalla sua bocca lo fa sembrare così vero....
Luna....
Cosi falso ma vicino alla realtà.
E più quella collana...
Naaah mi sto semplicemente facendo dei film mentali.
Sto sognando la mamma perché mi manca ecco tutto.
E poi ieri non è che ho avuto una bella giornata...
È normale fare sogni strani...
Mi alzai dal letto,mi vestì e raggiunsi mio padre che mi attendeva in sala da pranzo.
Aveva un giornale in mano.
Ogni tanto lo posava per bere il caffè e mangiarsi qualche biscotto.
"Buongiorno papà"
"Buongiorno anche a te Rose"
Non feci in tempo a domandargli altro che ricevette una chiamata.
"Scusami tesoro.......Pronto?"
La faccia di mio padre cambia e quindi cominciai ad origliare la conversazione.
"Davvero non ti ricordi di me?eppure non sono passati cosi tanti anni."
"Andrea!?"
"In persona!"
Andrea è un amico di famiglia. Solo che da quando mi ero trasferita non l'ho più sentito nominare.
"Da quanto tempo eh....ho saputo di tua moglie...mi dispiace moltissimo.."
"Già anche a me"
Disse mio padre con un tono non tanto convinto.
"Comunque io stasera vado a farmi due birre con degli amici,ti va di venire?
Se vuoi può venire pure tua figlia!a proposito, come sta lei?"
Mio padre mi guardò e io distolsi immediatamente lo sguardo tentando di non farmi notare, toccandomi i capelli con fare naturale .Ma temo sia stato inutile:
"Sta bene sta bene e qui che origlia la conversazione."
Mi ha beccata!
Percepisco la risata di Andrea provenire dall'altra parte del telefono.
"Senti Andrea non fraintendermi ,perché mi sarebbe piaciuto tornare ai vecchi tempi,ma stasera io e mia figlia abbiamo già un impegno"
Mi acciglio.
Che impegno?
"OK fa niente,quando vuoi ci sono!"
"Non ne dubito Andrea,a presto!"
Detto questo attaccò il telefono e senza dargli tempo dissi:"Che impegno?"
"Stamattina ho ricevuto un invito"
Disse riprendendo il giornale.
"Un invito?"
"Si,da una famiglia molto importante in questa città e ,dato che loro sono una famiglia abbastanza potente, non vorrei fargli un torto non andando..... Non voglio mettermeli contro...sai."
Disse facendo una piccola risata.
"Loro sono capaci di fare qualsiasi cosa anche solo chiedendolo.....mi chiedo davvero come facciano ma va bene cosi"
"OK divertiti"
Dissi pronta ad alzarmi da tavola ma mio padre mi richiamò.
"No Rose,non hai capito."
Mi giro accigliata.
"Siamo stati invitati:io e te."
"Che centro io adesso?se vuoi andare vai ma non costringermi a venire con te."
Non sono mai stata un amante delle feste galanti.... E di certo non lo diventerò ora.
"Se viene invitata una famiglia,non viene invitato solo uno di loro ma tutti quelli che fanno parte della famiglia"
Posó il giornale...
"Ma papà!
Sai benissimo che io non sono mai stata un amante delle feste...specialmente quelle galanti.... Sbadata come sono rovinerei tutto e.."
Mio padre si avvicina a me e mi mette le mani sulle spalle.
"Se tu venissi mi faresti sentire onorato... non faresti altro che rendere la serata più divertente...e poi mi renderesti meno nervoso..."
"Nervoso tu?ma sei serio?"
"Un fatto sono le cene di lavoro,dove devi far vedere quanto vali e mostrare i tuoi progetti.
Mentre le cene galanti devi fare bella figura si...ma senza parlare necessariamente di progetti.
E siccome tu sai come ci si comporta a queste feste,ti scongiuro,ti imploro,di venire con me."
Mi scappò una risata per la sua affermazione.
Ammetto che mio padre effettivamente non è mai stato un tipo da feste...
Detto sinceramente non sa proprio come comportarsi.
Da piccolo i suoi genitori lo hanno educato in maniera totalmente diversa.
Essi non volevano che lui andasse a delle feste di 'bassa qualità' dicevano loro.
Ricordo ancora il giorno in cui dovetti convincere mio padre a mandarmi ad una semplice festa di compleanno: è stato irremovibile.
Dovetti dire a mamma di reggermi il gioco dicendogli che andavo a scuola per dei compiti extra.
Cioè vi rendete conto?
"OK papà va bene verrò con te,ma solo per questa volta"
"Ti ringrazio bambina mia,adesso devo andare a lavoro.
Ecco tieni"
Mi diede dei soldi.
Mi acciglio.
"Emh che ci devo fare con questi?"
"Non vorrai andare ad una festa galante con gli abiti che ti ritrovi vero?"
"Cos'hanno i miei abiti che non vanno?"
Dissi mettendomi a braccia conserte:
"Sono troppo....colorati...adatti per un compleanno tesoro...ma non per delle serate importanti...perciò prendi questi soldi e vai a fare un po di compere Ok?"
Sbuffai prendendo i soldi.
"Aaah e va bene"
"Ah e già che ci sei fai pure un po di spesa"
"Va bene ciao"
"Ciao tesoro ci vediamo stasera"
Detto questo uscii di casa.
Fantastico!
Non solo mi tocca andare ad una festa devo pure andare alla ricerca del 'vestito perfetto'.
Guardai i soldi:100€
Spero bastino.
Presi una giacca e andai verso la città.
*******
Dunque un po di uova,farina,cioccolata, sale e....
Ma quante cose devo comprare!?
Mio padre mi aveva lasciato una lista delle cose da comprare.
Di questo passo non mi resterà neanche un centesimo per il vestito.
Fa niente vorrà dire che avrò la scusa perfetta per non comprarmi l'abito!
Non puoi non comprarlo tuo padre ci tiene molto su questo..
Hai ragione accidenti!
Finito di fare la spesa mi dirigo fuori dal supermercato.
Feci per incamminarmi ma qualcuno passando mi fece cadere.
In sostanza non sarei caduta se non fosse stato per le mille buste che ho in mano!
Percepì una risata.
Impossibile da non riconoscere:Caroline.
"Perdonami tesoro non ti avevo vista!hahahahaha"
Non le do attenzione e cerco di riprendere il recuperabile dato che la maggior parte delle cose che avevo comprato sono andate in frantumi (uova,bibite e tutti i contenuti in un vetro).
"Ma siete serie!? non avete niente da fare?"
Alzai lo sguardo verso quella voce conosciuta:Hayley.
"Quanto sei drammatica!
Non sapete stare agli scherzetti innocenti! Andiamo ragazze!
Disse agitando i capelli e il sedere.
"Andiamo ragazze!"
Disse Hayley imitando la sua voce e i suoi gesti cosa che mi fece ridere.
Lei rise pure e si abbassò per aiutarmi.
"Questa proprio non ci voleva eh?"
Mi disse guardando la maggior parte del cibo rotto.
"Già,poteva mandarmi peggio..."
"Se le rivedo...."
"Hayley!"
"Ma lo hai visto con che faccia tosta se ne sono andate?!"
"Si ho visto ma non ti devi abbassare al loro livello perché poi lo sfrutteranno contro di te...fidati di me...ne so qualcosa.."
"Mmh"
Non fare domande ti prego...
"OK va bene...comunque vuoi che ti aiuti con le buste?"
"No grazie non è necessario... Devo ancora stare in giro."
"Non ti viene un po scomodo?"
"Un po si ma..."
"Dammi le buste,te le porto io a casa.
Non c'è neanche bisogno che tu mi dia le chiavi,te le nascondo in un cespuglio e me ne ritorno a casa che ne dici?"
"Sicura non ti crei fastidio?"
"Neanche un po!
Dammi qua su!"
Le diedi le buste.
"Grazie!"
"Di nulla!
Ci si vede in giro!"
Detto questo se ne sali in un aiuto e si diresse verso casa mia.
Direzione:Centro commerciale!
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Devo essere sincera ne ho incontrati di vestiti super eleganti:

Una nuova vita (o quasi)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora