Capitolo quattordici

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La sua scuola era a dir poco meravigliosa. Mi aveva mostrato cosa facevano di solito e mi ha anche cantato qualcosa era davvero bravo. Andai a informarmi dei prezzi,nella speranza che mio padre,appena tornerò a casa,accetterà di mandarmi....anche se ne dubito fortemente dato che lui odia la musica.
Sua sorella era diventata sorda a causa di essa. Era andata ad un concerto e sarebbe andato tutto bene,se non fosse che non appena cominciato il concerto,ulrlarono cosi forte da fargli perdere il senso dell'udito.
Da quel giorno mio padre odia la musica e non la vuole sentire nemmeno per sbaglio
"Rose non pensi sia ora di tornare a casa?"
"Perché scusa? In fondo è ancora presto"
"Bhe si lo so ma fra un po farà buio, e tuo padre mi ha fatto promettere che ti avrei riportato a casa prima che il sole tramonti quindi.."
"Noo non dirlo..."
"Dove riportati a-"
Prima che potesse pronunciare quella parole gli tappai la bocca con la mano.
"Ti ho detto di non pronunciare quella parola...oh avanti.... lo sai che mio padre mi ha tenuta rinchiusa in casa per due settimane...fammi godere questo momento al massimo per favore..."
Gli feci i miei occhioni...
Sbattendo le ciglia ripetutamente e appositamente.
Lui sospiro e sbuffò allo stesso tempo grattandosi la testa:
"Sei incredibile"
"Hahah lo so sono unica del mio genere"
Dissi facendo svolazzare i miei capelli a destra e sinistra.
"Hahah e va bene ma solo 10 minuti"
"Un ora?"
"20 minuti"
"Mezz'ora?"
"Mmh"
"Ooh e dai!"
"E va bene"
"Siiiii"
Detto questo lo abbracciai e ricominciamo a camminare. Come detto da Tyler ,camminammo per mezz'ora,per poi fermarci davanti a un bar...e li mi venne fame.
Tyler mi guardo e mi disse:
"Se hai fame prendi questi e ordinati qualcosa ma appena torno ti riporto a casa"
Mi diede i soldi.
"Ma non hai già fatto abbastanza?e poi dov'è che vai?"
"Punto primo farei di tutto per te e punto secondo devo fare una chiamata ,'privata'..."
Capì che il motivo per cui si voleva allontanare era per me dato che stamattina senza volerlo avevo ascoltato la conversazione...purtroppo non riesco a controllare del tutto i miei poteri.
"Certo certo capisco!"
Detto questo mi sorrise per poi allontanarsi e io andai verso il bancone.
Feci per ordinare,quando all'improvviso qualcuno spalancó le porte del bar in modo turbolento ,facendomi sussultare.
Ma Non mi girai.
Poi questo qualcuno si avviò verso il bancone:era un uomo.
"Salve buon uomo io vorrei..."
"Mi scusi ma c'ero prima io"
Alla mia affermazione molti si girarono verso di noi e smisero di fare ciò che stavano facendo.
Aveva gli occhiali da sole quindi non riuscivi ad analizzare bene i suoi lineamenti...
Lui,con aria contrariata, si tolse gli occhiali per poi girarsi verso di me.
"Come ti.."
Si interruppe non appena i suoi occhi incontrarono i miei....
In quel momento era come se il mondo si fosse fermato.
I deliniamenti del suo viso erano a dir pocho perfetti.I suoi occhi che andavano dall'azzurro al verde mi ipnotizzavano....
Ero letteralmente ipnotizzata dal suo sguardo ma poi mi ripresi e mi resi conto che tutti ci guardavano col fiato sul collo...come se avessero paura della reazione di quest'uomo. Anche lui sembrò uscire da una trans per poi ricominciare a parlare.
"Come ti permetti a parlarmi in questo modo?"
"Credo di averne il diritto dato che c'ero prima io e lei si è messo davanti a me ignorandomi totalmente."
A quel punto l'uomo misterioso si girò guardando il 'pubblico'.
Rise amaramente:"Che simpatica questa ragazzina non trovate?"
"Ragazzina a chi???"
Mi sta facendo innervosire.
Sentendo nuovamente la mia voce,
Si rigirò verso di me smettendo di ridere e poi notai che i suoi occhi erano leggermente cambiati:
"Lasciami ordinare in santa pace ,non sono abbastanza di buon umore per litigare con una ragazzina come te quindi fammi il piacere...fai un giro su te stessa e vattene."
Detto questo tolse gli occhi dai miei..pensa davvero che me ne andrò solo perché me lo ordina lui?!
"No ma dico chi ti credi di essere!?"
Lui mi guardò con fare perplesso e sorpreso.
"Sei ancora qui?"
"A quanto pare oltre ad essere antipatico sei anche cieco"
Lui si mise a ridere...
"Sei nuova in città non è cosi?"
"Mi spiegate come fate a capirlo?!"
"Semplicemente dal fatto che se tu fossi di New Orleans.... Sapresti che con me non si scherza....dico bene signore e signori?"
Si rivolse a tutte le persondi presenti nel bar. Nessuno rispose.
Anzi...alcuni se ne erano addirittura andati.
"Non vi siete chiesta neanche per un secondo perché l'atmosfera fosse diventata più... Accattativante?"
"No,illuminatemi!"
Gli lanciai uno sguardo di sfida.
"Non sfidatemi signorina Rose...non sapete contro chi vi state mettendo..."
Aggrottai immediatamente la fronte all'udire il mio nome.
"Come cavolo fai a sapere il mio nome?!"
E prima che lui mi potesse degnare di una risposta entrò Tyler. Nel suo sguardo vedevo la preoccupazione rivolta a me,e la rabbia rivolta all'estraneo...
Non tanto estraneo per lui evidentemente...
Per L'uomo però sembrava che gli sguardi di Tyler fossero del tutto normali e con fare tranquillo disse:
"Salve Tyler,vuoi unirti anche tu alla nostra piacevole conversazione ?"
"Non ho nulla da dirti,andiamo Rose!"
Detto questo non mi diede neanche il tempo di dibattere che Tyler mi prese la mano e mi trascinò fuori dal locale...
"Tyler dove mi stai portando!?"
"A casa cosa che avrei dovuto fare mezz'ora fa...non ti avrei dovuto accontentare!"
"Ma si può sapere che ti prende!?"
Non rispose e continuò a camminare per un po'...
Ma poi io stanca di essere trascinata con un gesto rapido mi liberai della sua presa e lui si fermò:
"Ma dico!
Sei impazzito per caso!?
Che ti è preso?!"
"Che mi è preso che mi è preso!?"
Rise amaramente.
"Che cosa cavolo ti è passato per la testa eh!?Hai idea con chi stavi battibeccando!?
Non ti azzardare mai più a parlare con quel....con quell'uomo OK?"
"Ma si può sapere che avete tutti? Perché avete tutti quanti paura di lui ?"
"Io non ho paura di lui"
"Ah no?a me sembra tutto il contrario invece"
"Non scherzare Rose , sono serio...lui è un bastardo...che non merita nemmeno di sentir pronunciare il suo nome...."
"Oh dio che cosa ti avrà mai fatto di male ?"
Chiesi quasi esasperata per la sua reazione.
Lui non rispose e si limitò a fissarmi con un aria insolitamente triste.
"Promettimi solo che se lo vedrai nei paraggi.... di girare immediatamente alla larga....me lo devi promettere Rose"
"Ma perché che cosa ti ha-"
"Promettimelo!"
Esclamò prendendomi per me spalle per mantenere un contatto visivo con me ...
I suoi occhi...sembrano tristi... Chissà cosa gli abbia fatto quell'uomo....
Ma fino a quando non saprò contro chi mi stavo mettendo...
"OK...te lo prometto"
Glielo promisi....
Anche se ero comunque arrabbiata e dubbiosa per come si era comportato.
Lui lancio un respiro di sollievo...
"Bene....adesso sarà meglio andare"
E poi ,mettendomi una mano nella schiena mi spinse in direzione della moto e partimmo.

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