Capitolo 3

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"Ei sei arrivata?stai bene?
Mi manchi e stai cominciando a mancare a tutti da quando hanno letto la tua lettera d'addio...oh e non preoccuparti nessuno sa dove ti trovi e di certo io non glielo andrò a dire.."
Al pensiero dei visi dei ragazzi tristi mi rigò una lacrima sul viso...
"Ei mi manchi tantissimo anche tu...e si sono arrivata  da un paio di ore..scusa se non ti ho scritto prima ma mio padre non mi lasciava respirare...."
Lei rispose subito:
"Perdonami non volevo stressarti.. volevo solo sapere se stessi bene..scusami"
Mi scappò una risata leggendo il messaggio impacciato della mia amica e risposi:
"Ei tranquilla tu non disturbi mai anzi mi fa piacere sapere che ti manco ho semplicemente detto che sono esausta hahah"

"Allora ti lascio riposare in caso ci sentiamo più tardi?"

"Ovviamente a più tardi."
Detto questo caddi in un sonno profondo.

Un paio di ore dopo

Mi svegliai consapevole del fatto che avevo dormito troppo dato le mille chiamate ricevute due ore fa.
Erano tutte chiamate dei miei amici. La maggior parte dei messaggi dicevano "dove diavolo sei" oppure "perche te ne sei andata" o altri "risolveremo tutto ma ritorna ti prego".
Uno in particolare mi colpì...
"So di aver fatto uno sbaglio...Ma ti prego non punirmi...concedimi un altra occasione...vedrai che non ti deluderò...
Ma tu torna...
Torna da me..."
Le mie dita sulla tastiera dalla chat era tentata a rispondere....anche solo per dire che stavo bene...
Ma A malincuore,preferii non rispondere a nessuno dei messaggi. Scesi sotto per bere un po d'acqua quando notai un biglietto attaccato al frigorifero con su scritto: "sono a una riunione di lavoro e non tornerò per cena dato che ho una cena di lavoro...non metterti nei guai e fai la brava."
L'ultima frase era mezza cancellata ma riuscì a leggerla e sulle labbre mi si formò un sorriso. Non sapevo proprio che fare cosi presi il telecomando e accesi la TV buttandomi sul divanetto che stava a pochi passi dalla TV
....Nulla di interessante...mi stavo chiedendo come potessi passarmi il tempo....fino a quando non mi venne un idea.
Decisi di prepararmi per uscire;mio padre mi aveva raccontato in passato,che la sera la città organizzava un sacco di feste e che un giorno mi ci avrebbe portato...quindi perché no?
Mi preparai per uscire (erano le 8:00 di sera) lasciai un biglietto sul frigorifero ,nel caso mio padre tornasse prima di me,dicendogli che sarei stata fuori qualche ora e di non preoccuparsi e  uscii di casa.

Una nuova vita (o quasi)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora