Capitolo tredici

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"Allora ti sei divertita?"
"Moltissimo !
Anzi!
Ti ringrazio per avermelo proposto,non so quanto sarei riuscita a restare chiusa in casa dopo quello che è successo...
Senza contare il fatto che avrei dato di matto!"
Detto questo scoppiammo entrambi a ridere .
La risata di Tyler però venne interrotta dal suo telefono...Che aveva appena cominciato a squillare.
Lui prese il telefono dalla tasca e vedendo il destinatario face una faccia seccata e sbuffò:
"Qualcosa non va?"
Chiesi io con curiosità.
Nono va tutto bene...Em senti ti dispiace se..."
"Oh nono, ti prego non fare caso a me rispondi pure"
"Grazie"
Detto questo si allontanò un po' per poi rispondere. E,per colpa della mia curiosità non riuscì a non cedere alla tentazione di ascoltare.
"Pronto?"
"Ciao amore sono io Caroline"
"Ah..ciao"
"Ti senti bene?"
"Si perché non dovrei star bene sono al telefono con Te"
"Lo sai che ti sto chiamando da stamattina vero?"
"Ho avuto da fare.."
E si voltò verso di me.
Io ,che prima avevo lo sguardo fisso su di lui,mi voltai immediatamente.
Fai pena...
Lo sai che ti ha palesemente visto vero?
Stai zitta!
"Ah si?e si può sapere cosa ti ha tenuto cosi impegnato da impederti di farmi una telefonata?!"
"Per l'amor del cielo Caroline calmati!"
"Calmarmi!? Avevamo un appuntamento al parco ricordi? E tu vuoi che io mi calmi?!"
"Senti devo andare ci sentiamo dopo, ciao."
Detto questo attaccò il telefono e ritornò da me.
Ed io feci finta di niente...toccandomi i capelli.
"Hai sentito tutto vero?"
Disse alle mie spalle.
Mi girai:
"Em ma nooo ma che dici?
Chi credi che sia??"
Lui si accigliò e mi sorrise come a dire di sputare il rospo.
Sospirai:
"OK forse...può darsi...che io abbia ascoltato metà conversazione..."
"Non fa niente...ma sappi che ti avrei detto tranquillamente io stesso della conversazione...non c'è bisogno di origliare..."
Disse senza cenni di rabbia...
"Hai ragione perdonami..."
"Accetto le tue scuse..."
Lo guardai fisso...che gioco stai facendo?
Ha praticamente dato buca alla sua ragazza...
Lui come a leggermi disse:
"Però Ho come l'impressione che mi voglia domandare qualcosa,avanti dimmi."
Disse mettendosi a braccia conserte.
Bene...
Vuole la mia sincerità?
La avrà!
"Ecco...stavo pensando che...non ti capisco....poi magari mi sto sbagliando...ma non hai dato buca alla tua ragazza per me...vero?"
Per un momento lo vidi pensare.
Colto in fragrante credo...
Ma poi rispose:"Non pensare male...è vero
In questo momento dovrei essere con lei invece che con te ma..."
"Ma?"
Lui prima di dirlo sospirò:
"Ma Tu non sai quanto ti ho cercata....
Ho provato a chiedere aiuto persino al sindaco che sarebbe mia madre...ma dato che le informazioni riguardanti la tua famiglia sono private non posso far nulla se non domandare personalmente a te"
"Wowowo un passo alla volta....
Tu sei il figlio del sindaco!?"
"Si..."
Oh mio dio.
Fra tutti i ragazzi della città ho scelto di imbattermi col figlio del sindaco...
Adesso mi sento in soggezione.
"Non l ho messo subito in chiaro perché non abbiamo intrapreso un argomento riguardante i nostri genitori...altrimenti te lo avrei detto...
E poi..."
"E poi cosa???"
Era chiaro che fossi agitata.
"E poi non voglio che senta in soggezione perché ti assicuro che non sono quel tipo di persona che vuole sentirsi trattato bene solo perché sono il figlio del sindaco..."
"Oooh bene perché altrimenti avremo iniziato col piede sbagliato ..eheh"
Risata nervosa.
Decisamente fuori luogo...
"Comunque non so se essere perplessa perché sto parlando col figlio del sindaco...
O se essere confusa dal fatto che egli abbia voluto cercare delle informazioni su di me..."
Lui si grattò la testa....
Imbarazzato dalla situazione...
"Cosa scegli di essere?"
Feci una faccia pensierosa mettendomi una mano nel mento:"Scelgo di essere confusa...
Quindi questa uscita...aveva un secondo fine...dico bene?
"Dici bene..."
Mise le mani in tasca...
Ma sempre col sguardo fisso su di me.
"E quindi?"
"Quindi cosa?"
"Parlami di te.... perché ti sei trasferita a New Orleans?"
Quella domanda mi spiazzò... E mi fece immediatamente rattristare
"Volevo cambiare aria....non mi trovavo bene..."
"Ah....e senti non vorrei sembrarti un guasta feste ma per che diamine non ti sei difesa con i tuoi poteri?"
"Li ho da poco"
"Come sarebbe a dire che li hai da poco? I poteri si hanno sempre fin dalla nascita"
"Non lo so...senti ti va di andare a vedere i negozi?
C'è n'è uno che mi piace particolarmente...Andiamo?"
Dissi iniziando a camminare...
Ma mi accorsi di non essere seguita...
E per questo mi girai in sua direzione e lo Vidi li fermo a fissarmi in silenzio...Poi riprese a parlare:"Rose se non mi vuoi parlare di queste cose basta dirlo OK?ma ti prego non mentirmi...io odio le bugie..."
Mi morsi il labbro...
Lo ha capito...
Non se l'è presa perche non glielo sto dicendo...ma perché mi ero nascondendo...
Lui stava rispettando le mie decisioni...ma io avevo come la sensazione ci fosse rimasto male.
Non potrò tenermi sempre tutto dentro...anche se fa male.A quel punto mi sedetti su una panchina la vicino...invitando Tyler a sedersi...
Ma lui non si sedette...
Io però,dopo aver preso un respiro profondo, iniziai a raccontare:
"Mia madre da quando sono nata aveva collegato i miei poteri ai suoi...lei voleva che io non vivessi una vita come la sua: piena di pericoli e di responsabilità."
Lui vedendo che stavo raccontando...si sedette accanto a me.
"E per 17 anni ci riuscì...
Ma....
Purtroppo l' incantesimo che fece su di me fu fatto con la magia nera...e purtroppo quella ha sempre un prezzo."
Cominciai a sentire il dolore farsi strada nel mio corpo...nei miei ricordi...
Tyler mi prese la mano come se sapesse che il racconto non va a finire bene...
"Rose...posso aspettare...davvero non c'è bisogno che tu mi dica tutto ora..."
"Se non lo faccio ora...non lo farò più..."
Lui a quel punto mi accennò un sorriso...
"Ok... continua"
Gli sorrisi dolcemente e continuai:
"Il potere in più che stava dentro di lei la opprimeva.
E Più passavano i giorni più lei si indeboliva e io diventavo più forte.
Fin quando un giorno....i miei poteri si completarono..
Inizialmente non capì come fosse possibile....ma dopo ci arrivai...
Io avrei riavuto i miei poteri solo..."
Per un attimo mi bloccati tentato di trattenere le lacrime.
Strinsi la mano di Tyler....

Una nuova vita (o quasi)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora