Capitolo dieci

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Non ci posso credere più io cerco di dimenticare la mia natura e il mio passato,più c'è sempre qualcosa che me lo impedisce. Inizialmente pensai perché non combattere come si deve?
E poi mi sono risposta dicendo che se mostrassi la mia natura a questo sconosciuto temo che ci andrà di mezzo mio padre ed è l ultima cosa che voglio...
"Dove pensi di andare dolcezza?"
Mi disse con un sorrisino stampato in faccia
"Non mi fai paura vampiro"
Dissi col tono più calmo possibile ma anche col tono più duro.
E il suo sguardo divertito e malizioso ,lasciò spazio al quello serio e preoccupato.
Improvvisamente mi sbatté verso il muro di prima.
"Cosa ne sai tu dei vampiri?"
"Abbastanza da dirti che sono super veloci e che si autocurano le ferite grazie al sangue che circola in essi....esattamente come te dico bene?"
Dissi indicandogli la ferita ormai guarita con gli occhi.
Lui rise e allentó un po' la presa che mi teneva attaccata lui ...ma senza lasciarmi andare.
Mi teneva con una mano entrambe le braccia in alto sopra la testa...
E con l altra mi accarezzava i capelli.
"E vero si..ma dolcezza ma mi sfugge una cosa...
come fai a sapere dell'esistenza dei vampiri?"
Abbassai la testa...
Non volevo dare questa risposta.
"Ma soprattutto...perché non hai paura?"
Domando prendendomi la faccia con una mano,direzionando il mio sguardo verso i suoi occhi.
"Dovrei averne?"
Risposi senza alcun timore...
Gli lanciai uno sguardo di sfida e lui all'inizio sembrò come sorpreso dalla mia affermazione,ma poi ricominciò a ridere
"Hahah OK signorina Rose...vedo che giochiamo a fare i duri ...mi sorprendi ogni giorno di più...
e ogni giorno di più mi fai impazzire..."
Posò lo sguardo sulle mie labbra.
"Peccato che io abbia dei gusti un po più.. Ecco come posso dire....giovanili."
"Mmh sei una ragazzina molto intelligente...ma fino a quanto pensi di conoscere la mia natura?
Sai di cosa sono capace?"
Non Capì immediatamente dove voleva arrivare....perciò glielo chiesi:"che cosa intendi?"
Lui fece una risata amara...
E mi prese di nuovo la faccia con la mano ma stavolta mi costrinse a guardarlo davvero dritto negli occhi....
E lì capì:voleva soggiogarmi...rendermi sottomessa a lui...il solo pensiero mi disgusta...
Peccato che essendo essendo metà strega e metà vampiro non potrà arrivare mai ai suoi scopi.
Le streghe non possono essere soggiogate...
Ho un vantaggio.
"La tua attrazione per me è reciproca,non opporai nessuna resistenza ad ogni mio bacio , ad ogni mia carezza o morso.
Questo sarà il nostro piccolo segreto e nessuno dovrà mai sapere della mia natura di vampiro."
Fece una pausa ma poi si ricordò di dire un'altra cosa:
"Ah è ricordami di darmi sempre del tu Rose"
Io ripetei tutto ciò che disse(anche se ero totalmente disgustata).
E lui mi lasció le braccia...
Convinto che ormai ero soggiogata.
Aveva un sorriso maligno in volto...era contento della sua azione...
"Adesso sarà tutto più semplice fra noi Rose..."
Disse accarezzandomi la guancia....
Decluti al suo tocco...
Devo trovare un qualcosa....
Qualsiasi cosa....
Solo perche sia avvantaggiata non vuol dire che sarà facile uscire....
Nell 'accarezzarmi scoprii il mio collo...
Ed essendo che la mia tensione al momento è a mille ....
Immaginate un vampiro che sente il dengue scorrere mentre che sei agitata.
Nei suoi occhi spuntarono le vene e A quel punto lui si avvicinò pericolosamente al mio collo quando...
Per mio fortuna iniziò a squillarmi il telefono.
Lui mi ordinò di stare ferma e andò a prendere il telefono che era nella stanza accanto.
Approfittai esattamente di quel momento per prendere un coltello che avesse del legno...e lo misi nella tasca posteriore del pantalone coperta dalla mia lunga felpa nera.
Per poi ricompormi nella posizione dove mi aveva lasciata.
Lui arrivò qualche secondo dopo col telefono ancora squillante:"É tuo padre!"
Avvicinandosi a me mi prese di nuovo la faccia e mi ordinò:"rispondigli senza allarmarlo minimamente....io sento le sue domande!"
Disse indicandosi l'orecchio per poi darmi il telefono in mano.
Dovevo rispondere e fingere che andasse tutto bene....
Ma volevo anche avvertirlo...
Risposi e misi il telefono all'orecchio:"Pronto?"
"Santo cielo Rose, sarà da un ora come minimo che ti mando messaggi....
Com'è finita?
É andato via il professor Dowson?"
Tentai a rispondere per un attimo...
Se gli dicessi che sono in pericolo...lui tornerebbe immediatamente...ed io non posso permetterglielo....
Perciò gli risposi come mi aveva ordinato Chars...
"Si...é andato via da un pezzo ormai..."
"Bene...mi raccomando...non uscire di casa Rose...sono le nostre regole..."
"Certo papà..."
"Un bacio piccola...ci vediamo fra qualche oretta ok?"
Senza poter ribattere Chars si riprese il telefono e lo mise nel tavolo.
"Hai sentito Rose?
Papà vuole che tu non esca di casa...per nessuna ragione...
Accontentiamolo..."
Lui era appoggiato al tavolo...io ero a pochi passi da lui...
Non sapevo cosa fare....
Cosa dire....
Non sono mai stata soggiogata....
Oltre a fare cosa mi dice ...non ho idea dell' atteggiamento che dovrei adottare in questi casi...
E lui notò questo particolare:"su non essere timida...prima parlavi così tanto...non ti ho vietato di parlare dopotutto..."
"Perdonami...Chars...
E che sono così...eccitata a vederti li su quel tavolo...
Mi hai tolto le parole..."
Giocai la carta della devozione sessuale....
Dopotutto...ha detto che io sono attratta da lui...
Lui abboccò...e si leccó le labbra...
Ma non si avvicinò...
Vuole che lo faccia io...
Perciò lo feci....mi avvicinai lentamente a lui...
Con fare seducente...
E arrivai davanti a lui.
Lentamente mi avvicinai alla sua bocca per poi cambiare direzione andando verso l'orecchio:
"Chars?"
"Rose...?"
Mise le mani sulla mia maglietta...pronto a toglierla...
Ma io lo Stoppai con un semplice:
"Fottiti"
Gli infilai il coltello che,girato al contrario, era fatto di legno.
Lui cadde a terra seguito da un lamento di dolore.

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