Capitolo cinque

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"Anna sei impazzita per caso!?lascia in pace questa ragazza non ti ha fatto niente di male"
"Ma..Tyler!Questa cosa mi ha macchiato le scarpe da mille euroooo.."
Detto questo cadde in un lungo pianto e le sue gambe cedettero facendola cadere tra le braccia del ragazzo che la prese al volo.
Il suo sguardo infuriato per ciò che era successo era stato sostituito da uno sguardo dolce e pieno di tristezza.
"Dovresti smetterla di bere...sai benissimo di non reggere l alcool Anna"
"Io l'alcool lo reggo benissimo!
Ed io sto benissimo!"
"Stavi per dare uno schiaffo a questa povera ragazza ANNA!"
Esclamó il ragazzo indicandomi e rimproverandola.
Lei ,sentendo il rimprovero,si arrabbiò e staccandosi dal ragazzo disse:"Io almeno mostro qualche sentimento!
A differenza tua che fai finta che non sia successo niente!"
Finita la lite si girò e fece per andarsene ma il ragazzo la prese per un braccio:
"Dove pensi di andare conciata così?"
"Vado a fare quello di cui tu mi HAI accusato:DARE DI MAtto!!"
Lei tentó di liberarsi dalla sua presa ma lui sembrò stringere ancora di più:"Tu per stasera hai finito...
Sali in macchina..."
"Io non salgo da nessun-"
"SALI NELLA CAZZO DI MACCHINA ANNA!
ORA!"
Sussultai sentendo le sue grida.
La ragazza che prima non faceva altro che parlare aveva improvvisamente perso la parola...
Perdendosi nello sguardo alterato del ragazzo.
I presenti si girarono a guardare la scena e gli occhi della ragazza si riempirono nuovamente di lacrime.
Solo che queste non erano dovute all'alcool...
Il ragazzo...rendendosi conto degli sguardi indiscreti e degli occhi tristi della ragazza... lasciò immediatamente il suo braccio e cambiò espressione:"M-Mi dispiace ok?
Non volevo urlarti contro...i-io non-"
"Va all'inferno!"
Lo urtó con la spalla e corse via
"Anna..."
Lei fece finta di non sentirlo.
"ANNA!!"
Lui  urlò di nuovo il suo nome,ma ormai lei era lontana.
Sembrava che la volesse inseguire...ma per qualche strano motivo, non lo fece.
Rimase fermo.
A guardarla andare via.
E le persone,compresa io avevamo ancora gli occhi puntati su di lui.
Ed egli se ne accorse:"Che avete da guardare eh!?
CHE CAZZO AVETE DA GUARDARE!?"
Sentendo le Sue parole i presenti ripresero quello che stavano facendo prima di fermarsi.
Ed il ragazzo vedendo la folla aprirsi si sedette su una panchina....
I gomiti appoggiati alle ginocchia,le mani che reggevano la sua testa ed essa che guardava il terreno.
Molti erano indignati,disgustati o addirittura spaventati dal ragazzo.
E poi ci sono io...
Che, Per via del mio udito particolare e del mio senso dell'olfatto sviluppato....
Riuscivo a vedere ciò che gli altri non vedevano o sentivano...
Sentivo il suo battito accelerato per via della rabbia...
Sentivo il sudore provenire dalla fronte...
Sentivo il sangue pulsare dalle vene...
Ma, soprattutto, sentivo la sua tristezza...
Non ci voleva l'olfatto o l'udito per capire una cosa abbastanza ovvia....
E quale sarebbe scusami?
Se non l'ha inseguita...vuol dire che ci sono dei problemi che vanno oltre a ciò che avrà pensato la gente vedendo...
Potevo sentire il suo respiro affannato...sembra quasi che si stia trattenendo dallo spaccare qualcosa...
Bene...motivo in piú per andarcene no?
Si...si certo hai ragione...
dovrei farmi gli affari miei.
Tentai di distogliere lo sguardo dal ragazzo...
Tentai di dire al mio corpo di proseguire per la mia strada.
Ma non riuscì a fare nessuna delle due cose.
Senza un apparente motivo la mia gamba fece un passo avanti a lui...
Seguito da un altro passo e...
Un altro passo ancora....
Fino a ritrovarmi davanti a lui...

Bene...adesso mi spieghi cosa pensi di fare esattamente??
Non lo so ok?
Non mi controllo...
Almeno sai cosa dirgli?
No.
Prima o poi si accorgerà della tua presenza....dì qualcosa o ti prendere per una psicopatica giudicatrice.
Okok...lo so!
Ma non so davvero come iniziare il discorso!

Mentre io discutevo con la mia coscienza il ragazzo udii la mia presenza:"Che cosa vuoi?
Non ti è bastato lo spettacolino di prima....
Ne vuoi uno personalizzato per caso?"
Chiese con una calma esplosiva,tenendo la testa bassa come sempre.
"N-no...io ecco...volevo solo dirti che-"
E fu a quel punto che il ragazzo alzó la testa e mi urlò contro:
"Non mi interessa sapere che per te sono stato un pezzo di merda ok?
So di esserlo non c'è bisogno che qualcuno di sconosciuto me lo venga a dire.
Perciò te lo chiedo per favore...
Lasciami in pace!"
Mantenne il suo sguardo fisso su di me una volta finita la frase...
Cosa che mi permise di osservarlo meglio...
Aveva degli occhi castani...davvero molto scuri...quasi neri.
Delle labbra sottili...
E i capelli di un forte nero corvino....
Ah però...non si può dire che sia brutto...
Taci!
Il ragazzo aveva un aria minacciosa...sembrava volesse davvero essere lasciato solo.
"Certo...si...vado via"
Per questo Mi girai...pronta ad andarmene per la mia strada.
Ma le sue parole mi hanno fatto capire che lui stava semplicemente pensando che lo voglia giudicare male o importunare...
Perciò mi girai nuovamente verso di lui e stavolta con voce più sicura dissi:"Scusami davvero non voglio importunarti o giudicare volevo solo-"
"Oh Dio mio ma c'è la fai?
Non riesci proprio a capire che voglio essere lasciato in pace vero?"
Domandó però stavolta si alzò e venne davanti a me.
Ma io continuai facendo finta di non sentire le sue vene pulsare dalla rabbia:
"Si lo so ma se mi lasciassi finire io ti volevo-"
"Cosa!
Che cosa vuoi!?"
I suoi occhi da vicino sembravano essere cosi neri che...per un attimo mi destabilizzò...
E mi fece perdere l'uso per la parola....
Il ragazzo vedendomi silenziosa rise amaramente...
E come se si aspettasse proprio questo:"Proprio come immaginavo..."
Si girò pronto ad andarsene...
Ero arrabbiata perché,
Una parte di me era rimasta terrorizzata dai suoi occhi pieni di rabbia....
Ma un'altra...
Sapeva che quella rabbia non era rivolta a me...
E sapeva che...
Per qualche strano motivo,non avevo nulla da temere.
Perciò una volta che lui era a qualche passo lontano da me...
Dissi:"Volevo solo ringraziarti!"
In quel momento...
Il ragazzo smise di camminare e si girò lanciandomi uno sguardo stranito:"Mi prendi in giro?
Che vuol dire grazie?
Di cosa mi sta ringraziando?"
Vedendolo più calmo mi avvicinai un po' a lui...e continuai la frase:"La ragazza ...Anna...stava per darmi uno schiaffo...ma tu l'hai fermata."
Il ragazzo...dopo aver sentito la mia affermazione aggrottò la fronte ma con fare pensieroso...
Non più arrabbiato...
"Ci tenevo a ringraziarti tutto qui...
Mi dispiace se ti ho turbato....
Volevo solo essere gentile..."
Senza volevo allusi al suo comportamento da stronzo di poco fa.
I suoi occhi sembravano addirittura più chiari adesso...come se si fosse calmato.
Mi stava guardando... senza dire nulla.
Ma io,non volendo rischiare di turbarlo e anche  per non turbare me, mi girai per proseguire la mia passeggiata ormai non più tanto tranquilla come volevo che fosse.
Feci qualche passo in direzione opposta al ragazzo quando:"Ei!"
Sentendo la voce del ragazzo mi girai:"Si...?"
Lui si avvicinò a me piano piano...
"Mi dispiace...sono stato un cretino poco fa...ho dato per scontato che fossi lì per giudicarmi...o qualcosa di simile....
Quando in realtà volevi soltanto essere 'gentile"
"Già..."
I suoi occhi mi guardavano...ma vedevo tramite le gesta delle mani(le agitava di continuo mentre parlava)
che era visibilmente agitato.
Esattamente come me...
Con la piccola differenza che io sono stata gentile...e lui aggressivo.
Daiii perdonalo....é carino!
Il fatto che sia carino non gli giustificherà l'atteggiamento che ha avuto nei miei confronti senza neanche conoscermi.
Perciò,vedendo che non ha nient'altro da dire,mi girai nuovamente.
"Aspetta un secondo...!
Sospirai stavolta e puntualmente mi rigirai.
Lui Era molto più vicino di prima.
"Cosa c'è?"
Chiesi non più tanto gentilmente.
E lui se ne accorse...ma nonostante questo mi domando:"Perché?"
Il suo perché mi destabilizzò:"perché cosa?"
"Perché non hai avuto paura di me?
Insomma...é chiaro che tutti i presenti mi hanno giudicato a prima vista...
Ma dopo il mio sfogo di rabbia tutti si sono fatti da parte...tranne te...
Quindi la mia domanda è...
Perché non sei andata per la tua strada come tutti gli altri?"

Una nuova vita (o quasi)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora