Capitolo ventotto

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L'uomo mi portò dentro la casetta che intravedevo in lontananza.
Prima non riuscivo a raggiungerla.
Ma in braccio a lui....tutto sembrava piu facile.
Il cielo era tornato sereno e le rose erano riapparse.
Con lui,tutto sembrava essere più bello e meno buio..
Entrammo in casa.
Mi poggiò per terra e cominciò ad accendere il fuoco.
L'uomo,nonostante la stanza fosse illuminata, è invisibile ai miei occhi.
Parlando di occhi,lui mi guardò e mi disse:"Luna Luna....se mamma viene a sapere che sei uscita fuori senza permesso se la prenderà sia con me...che con te...quindi che ne dici di andarti a cambiare?"
Annuisco.
Mi cambiai e tornai dall'uomo misterioso.
Insieme a lui c'era un altra persona.
Ma stavolta lei mi sembra familiare...
Molto familiare...
Mamma!?
"Ei piccolina,non mi saluti?"
Rimasi li a guardarla,come se fosse la cosa più bella del mondo,per me rivederla anche solo tramite un sogno andava più che bene.
Corsi verso di lei e la strinsi fortissimo.
"Tranquilla,piccola Luna io sarò sempre accanto a te, anche quando sono lontana"
Tutto attorno a noi era scomparso c'eravamo solo io e lei.
Ed io vestivi di nuovo i panni di me stessa.
Ero nel mio corpo giovane e lei era davanti a me...
"Sono riuscita finalmente a trovarti..."
Ignorai la sua frase senza senso e indagai:
"Perché tu e quell'uomo continuate a chiamarmi Luna?"
Lei rise e mi guardò negli occhi.
"Perché il tuo nome Rose,è Luna.."
"No...io mi chiamo Rose...mi hai sempre chiamata Rose.."
Lei mi mise una mano sulla guancia....e cominció a ....piangere?
"Perdonami mia piccola dolce Rose..."
Fra le lacrime mi mostrò un ciondolo:era davvero bello.
Era una mezza luna,con una piccola rosa rossa attaccata ad essa.
La luna era di un bianco scintillante e la rosa rosso sangue.
Me la mise attorno al collo.
"Perdonami.."
Per poi svanire nel buio.
"No mamma aspetta!
Non lasciarmi di nuovo!"
Corsi corsi e corsi....
La vidi in lontananza...ma,proprio quando stavo per arrivare a lei... Aprì gli occhi di scatto...
Ritornai alla realtà...
Era solo un sogno....
Feci per alzarmi ma mi fermai un attimo a riflettere.
"Ma dove diamine...."
Non ero a casa mia....la stanza era ben arredata....quindi almeno che non sia passata la fata smemorina a renderla elegante...non credo di essere in camera mia...
Mi ricordai del morso...e guardai verso la ferita.
Essa non c'era più.....
Poi mi ricordai che prima di trovarmi qui,mi trovavo al bar e che me ne stavo andando da esso...ma che le mie gambe avevano ceduto...ma che non ero caduta...Elijah mi aveva presa al volo....
Il bussare di qualcuno,interruppe i miei pensieri.
"A-Avanti...?"
Dissi un po incerta.
Entrò una signora.
Mi misi seduta nel letto.
E mi porse un vassoio pieno di delizie.
"Mangiate signorina Rose"
"Ma io...veramente non ho.."
Il mio stomaco brontolò.
"OK ammetto che un po di fame la ho...ma per caso potrei sapere che ci faccio qui?
Dove mi trovo?"
"Siete svenuta,a causa di quel morso che ora non avete più"
Ci girammo entrambe all'udire quella voce: Elijah.
"Andate Amanda devo parlare da solo con la signorina Rose,occupatevi del piano di sotto"
"Come desidera signore"
Detto questo uscì dalla stanza...chiudendo la porta.
"Come si sente signorina?"
Istintivamente mi toccati la spalla dove prima c'era il morso...
"Cosa intendete dire che ero svenuta a causa del morso?"
Lui mi guardò pensieroso per un momento, poi mi guardò come a cercare di capire se stessi dicendo la verità o meno.
"Il morso che avevi....ti avrebbe portato alla morte..."
Rimasi paralizzata.
Morire?
Per un semplice morso?
Tentai di capire se stesse scherzando o meno.
Ma nei suoi occhi vidi solamente verità, cosa che mi fece sbiancare.
"Non si preoccupi adesso è fuori pericolo."
"Io...non capisco mi ha semplicemente morso..."
"Un licantropo?"
Lo guardai sorpresa.
"Ma come diamine..."
"Vi vedo un po confusa"
"Grazie al cavolo che sono confusa!Non pensavo che un solo morso potesse portarmi alla morte!"
"Quindi non sapevate che il morso di un licantropo è letale per un vampiro?"
"Ma è ovvio che non lo sapevo altrimenti io-"
Woo frena frena...
Mi ha praticamente detto che sa della mia natura?!
"Un momento!"
Mi alzai dal letto.
"Come fate a sapere che sono un vampiro?"
Dissi avvicinandomi a lui.
"Come ho già detto,quel tipo di morso è letale per un vampiro...facile da riconoscere.... Quindi appena gliel'ho visto in voi ho dedotto foste una vampira."
Lo guardai totalmente confusa.
"E a quanto pare non mi sbagliavo."
"Sapete tante cose...come?"
Lui fece una risata amara.
"Hai davanti un vampiro...un vampiro originale"
Lo guardai confusa,capendo che per originali,non intende una cosa semplice.
"Perdonami ma continuo a non capire"
Vedendo la mia faccia confusa continuò a parlare.
"Io e la mia famiglia.....siamo i primi vampiri della storia....ci facciamo chiamare gli originali...perché siamo stati la prima generazione di vampiri che sia mai stata creata"
Oh mio dio ...
Ho davanti il primo vampiro della storia!?
Troppa confusione per reggermi in piedi.
Mi sedetti sul letto e lui continuò a parlare.
"Da quanto siete una vampira?"
Spalancai gli occhi.
"Ho capito che sei intelligente ma non pensavo cosi tanto...come hai fatto a capire che lo sono da poco?"
"Proprio adesso"
Si sedette accanto a me.
"Inizialmente ho pensato stesse facendo finta di non sapere le conseguenze del morso,ma quando vi ho vista sbiancare ho dedotto che forse lo eravate da poco....."
"Deducete bene allora...."
Lui mi guardò come per incitare a continuare.
"Lo sono da quasi un mese.."
"Quando siete stata trasformata?"
"Non mi hanno trasformata..."
Lui mi guardò confuso e si accigliò.
"Sarei dovuta esserlo fin dalla nascita...ma...mia madre ha fatto un incantesimo....impedendomi di svelare i miei poteri fino a..."
Mi bloccai pensando al fatto che stessi raccontando ad uno sconosciuto il mio passato.
Gli stavo raccontando di mia madre...
Strinsi i pugni ripensando alla morte di mia madre:oramai è cosi,mi arrabbio per non piangere.
"Fino ad adesso..."
"Voi siete arrabbiata, ferita"
Non lo guardai.
Consapevole del fatto che stessi per piangere.
"Guardatemi Rose"
Mi prese il mento costringendolo a guardarlo...
Dio che labbra....
E che occhi!
Coscienza! Ma te devi sbucare sempre nei momenti meno opportuni vero?
Non è colpa mia se  noto queste cose solo nei momenti inopportuni.
"Perché siete ferita e arrabbiata?"
"Mi odio"
Lui tolse la mano.
"Perché dite questo? "
"Per il semplice fatto"
Mi alzai
"Che io non credevo in tutto questo OK?!non credevo nell'esistenza dei vampiri,dei licantropi o delle streghe!
Non credevo che tutto questo potesse esistere,non credevo che già da prima della mia nascita si fosse già creato questo mondo di esseri....anormali!
Io non credevo di essere una vampira e una strega"
Lo guardai vedendo che anche lui si è alzato.
"Nono,io credevo che la mia vita avesse un inizio e una fine.
Io credevo di essere una persona normale.
Io per questi fottuti 16 anni!ho creduto di essere normale!
Quindi si sono arrabbiata e ferita!"
Lui non rispose.
Mi guardò semplicemente con compassione.
Non mi sta smentendo.
Quindi anche lui la pensa come me probabilmente.
Ma mi deve una domanda a dir poco opportuna:"Siete metà strega.... E metà vampiro?"
Cioè,dopo tutto quello che ho detto l unica domanda che sa farmi é questa?
Davvero??
Risposi con freddezza:"Si Elijah sono un'ibrida"
Feci per andarmene:
"Ma com'è possibile!?"
Ma le sue continue domande mi bloccarono.
Sta davvero continuando:"Sinceramente io trovavo impossibile essere un qualcosa di soprannaturale!
Ed ora se vuoi scusarmi devo tornare a casa..."
Uscì dalla stanza e senza soffermarmi a guardare i dettagli di essa scesi le scale.
Arrivai quasi davanti all'entrata ma poi davanti a me apparve Elijah.
Cosa che mi fece sussultare:
"Dannazione potevi semplicemente chiamarmi per attirare la mia attenzione!"
Lui ignorando il mio commento affermò:
"Vi accompagno io"
"Apprezzo che tu mi abbia salvata ma posso tornare benissimo da sola"
"Non era una domanda,ed è fuori discussione che vi lasci vagare per la città da sola a quest ora."
"Ma mi faccia il piacere !
Non è di certo se-"
Ma non appena aprii la porta vidi il buio della sera...
"Mio dio ...da quanto sono stata in stato di incoscienza ?!"
"Tutta la mattinata..."
Mio dio ...
Hayley e Tyler saranno in pensiero per me...
"Va bene, se vi fa stare più tranquillo venite pure"
Usciamo di casa per dirigerci verso casa mia.
Nel frattempo tormentai il povero Elijah con delle domande:
"In quanti siete in famiglia?"
"Molti"
"Non si direbbe"
"Da cosa?"
"Una casa enorme,per un solo abitante"
"Diciamo che col tempo,ognuno di noi ha preso la sua strada...ci siamo divisi"
"Sembri sereno"
"Sono abituato e poi ho un fratello che è rimasto nella nostra città natale"
"Ah quindi non sei proprio da solo"
"Però sembra di esserlo"
Lo guardai confusa
"È sempre in giro non rientra quasi mai,e se viene viene solo Per portarci le sue prede"
Faccio un espressione di disgusto al pensiero.
Continuammo a conversare per un po fino a quando non arrivammo a casa mia.
"Grazie Elijah per avermi accompagnata"
"Di nulla"
Feci per andarmene,ma Eliaj mi prese per il polso e mi portò vicino a se.
Il battito del mio cuore accelera.
"Non fatevi problemi Rose,non odiatevi solo per il semplice fatto che siete così, o perché la gente ti odia. Vivi la vita...vivila come non hai mai fatto. Anche se pensi che vivrai per sempre....la vita è pur sempre una sola e ti può essere portata via da un momento all'altro..."
Finì di parlare...e il suo sguardo di si posò sulla mia spalla...
Posó una mano sotto la maglietta dov'era posizionato prima il morso.
Le sue mani gelide mi sussultarono al contatto con la mia pelle...
A quel punto le sue labbra si avvicinarono al mio orecchio:"Non sottovalutare mai più il pericolo Rose...perché a volte...anche nelle favole i cattivi possono vincere..."
Si staccò ed io con la fronte corrugata lo guardai:"che cosa inte-"
"ROSE!?"
IO ed Eliaj ci girammo nella direzione del suono:era Tyler....ed è molto arrabbiato.... Ma io lo sono di più.

Una nuova vita (o quasi)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora