Parte 24

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Il rumore della campanella segna la fine della prima ora, stringo la spallina dello zaino mentre fisso la porta in legno chiaro. Il numero tre e la lettera A scritti sopra non danno dubbio: Questa sarà la mia classe.
La porta viene aperta e velocemente mi sposto a lato per far passare, esce una professoressa. Abbassa leggermente gli occhiali sul naso per scrutarmi dall'alto al basso per poi, con una mossa veloce, risistemarli; gira la testa tenendo il mento alto e procede con decisione nel corridoio. 

Scuoto la testa tornando ai miei pensieri. Ora la porta é aperta, devo entrare.
Faccio un passo in avanti nella grande aula bianca dai banchi in legno chiaro, varie cartine appese qua e là mentre una lavagna comune e una multimediale ricoprono la parete dietro alla cattedra. Noto una ventina di ragazzi e ragazze della mia età. Ridono e scherzano fra di loro, lanciandosi palline di carta; una ragazza si lamenta con il suo vicino, sicuramente giocatore di football vista la corporatura e la giacca con lo stemma,  che continua a darli fastidio con la penna. Dalle parole che mi giungono e dal suo modo di vestire sembra essere, la ragazza, al quanto "vizia" e se posso permettermi snob. 
I capelli castani sfumano grazie shatush biondo, gli occhi nocciola grandi sono allungati da una lineaa di matita nera e dal mascara. Una giacchetta in jeans e una maglia a righe aderente e dei jeans blu la coprono d'incanto e come una modella nulla è fuori posto. Ma questa è una tra le tante, forse la più perfetta, gli altri come lei tengono uno stile e un fisico praticamente perfetto.
Faccio altri passi avanti e tutti si fermano a guardarmi, i bisbigli e le risatine accompagnano la mia camminata a testa bassa fino ad un banco che vedo vuoto vicino alla finestra. Appoggio sopra le mie cose. 

I pensieri mi annebbiano la mente mentre guardo fuori, forse il mio atteggiamento dovrebbe essere più sociale o comunque più disponibile ma non ci riesco. Tutto troppo perfetto e io non sono adatta, rovinerei tutto; devo capire come sono fatti e capire come interagire con loro come mostrarmi. 

<< Buongiorno>> dice la professoressa. Capelli corvini legati ordinatamente sulla nuca e una gonna stretta che le arriva alle ginocchia le donano un aria severa. Scruta la classe e il suo sguardo si ferma su una studentessa con gli occhiali e il viso ovale che ha la mano alzata, con un cenno di consenso.

<< Prof, chi è quella nuova?>> chiede subito 

La mia mente esplode, così tante le emozioni e le sensazioni che non riesco a capire nulla. La professoressa inclina la testa per guardarmi, ora lo sguardo di tutti è su di me, tira un piccolo sorriso e come se non fosse stato domandato nulla inizia a spiegare.

°

Il suono della campanella annuncia l'intervallo dopo due ore alle quali ho partecipato. Tra i vari sguardi e bisbigli che mi accompagnano esco dall'aula. Nonostante non ho dei libri di testo al momento decido di andare comunque a vedere il mio armadietto, per capire dove sia. 

Guardo velocemente il numero dell'armadietto vicino alla port della mia aula e noto il numero trentacinque. Cammino verso l'entrata della scuola, la classe a me assegnata è la terza prendendo la destra fino a raggiungere una serie di armadietti che parte dal dieci al venticinque. Verso la fine e nella fila in alto si trova il mio armadietto, infilo le chiavi e giro. Ovviamente è vuoto così decido di attaccarci la copia dell'orario scolastico sull'anta. Non ho con me del nastro adesivo così decido di lasciarlo sul piano.

<< Tieni una di queste >> dice una voce all'improvviso facendomi sobbalzare, giro lo sguardo e vedo una ragazza dagli occhi nocciola e dai capelli castani porgermi una calamita a forma di fragola. 

<<Grazie>> dico leggermente stranita, tengo un tono staccato mentre mi giro e fermo l'orario sull'anta

<< Forse una non basta >> dice la ragazza vedendo che un angolo si piega all'ingiù.

<< Allora prendi questa >> dice una voce alle mie spalle facendomi saltare dallo spavento, un'altra ragazza bionda e dagli occhi azzurrini mi porge una calamita a forma di pesca. Le due ragazze ridacchiano per la mia reazione, alterno lo sguardo tra di loro. 

<< Tranquilla. non mi serve a nulla>> continua la ragazza bionda fissandomi con i sui occhioni chiari e con voce calda e dolce

<< Emm.. grazie >>  

<< Sei nuova, vero?>> chiede la ragazza castana dopo che ho fissato per bene il fogliettino, annuisco e in contemporanea suona la campanella 

<< Bhe, ci si vede>> mi salutano e coordinate chiudono l'armadietto e se ne vanno insieme 

 wow... 

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