Hogwarts Express

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Ore 10.35
Pov's Hermione
Le stazioni sono sempre state per me fonte di ispirazione. Ogni anno, il primo di settembre, mentre noi maghi ci affrettiamo a salire sull'Hogwarts Express, poco distanti da noi, uomini e donne salgono su comuni treni per intraprendere un viaggio che li condurrà verso qualcosa di nuovo, verso un amore nuovo o vecchio, verso la propria famiglia o i propri amici, verso qualcosa di normale ed ordinario, mentre il nostro viaggio ci conduce in un posto magico, un posto da favola. Ho di fronte a me il binario 9 e 3/4, come sempre i Babbani passano al mio fianco senza immaginare che dietro quel muro vi è un mondo parallelo. Faccio un respiro profondo e attraverso il muro, nonostante non sia il mio primo anno, dopo l'avventura di Ron ed Harry ho sempre un po' paura di andarci a sbattere contro anziché attraversarlo. Come era prevedibile, supero il muro senza problemi e di fronte a me trovo diverse famiglie, ragazzi ansiosi di entrare nel magico mondo di Hogwarts e studenti pronti a ritrovarlo. Ricordo ancora la mia prima volta, quel binario che tanto mi spaventava e io carica di speranze e sogni, io una nata babbana ero una strega che sognava ad occhi aperti un mondo magico tutto da scoprire. Ed oggi, intorno a me, vedo questi ragazzi carichi delle stesse emozioni, ma io che cosa provo? Sicuramente non vedo l'ora di riabbracciare Harry e Ron e passare un altro anno insieme, ma non posso negare che  nel mio cuore sò che non sarà un anno facile. Voldemort è tornato per quanto tutti stiano cercando di nascondere la realtà, lui è di nuovo tra noi. Ci sarà una guerra? Moriremo? Vinceremo? Ho queste e tante altre domande che mi frullano nella  testa ma io, la più analitica del gruppo, non ho una risposta, so solo che devo essere forte per me, Harry e Ron anche perché...
-Hermioneeeee - quel tornado della mia migliore amica mi riporta alla realtà. Terminato l'urlo, tornata sulla terra ferma, Ginevra Weasley mi salta al collo.
- Ginny sono così felice di vederti!- le dico mentre l'abbraccio con le lacrime agli occhi. Questa piccola rossa ha uno spazio speciale nel mio cuore ormai più che un'amica è una sorella minore. Mi stacco da lei e vedo quei due fenomeni dei miei migliori amici.
-  E voi non mi salutate? - inizio ad andare verso di loro saltellando e con un sorriso enorme. "come mi sono mancati. Anche se fanno solo casini alla fine sono dei fratelli per me". Ad Hogwarts ho trovato una famiglia, veri ideali e creato quei legami che dureranno per sempre, nonostante tutto e tutti.
- Herm! - mi urla Harry sorridendo mentre Ron mi corre in contro e mi prende in braccio dicendo - Herm sei dimagrita!- gli tiro un calcio per farmi mettere giù e gli urlo contro ridendo:
-  Ronald Weasley fatti gli affaracci tuoi! -
- Hey vi muovete,il treno sta per partire!- ci dicono in coro Luna e Neville. Ci affrettiamo a salire e iniziamo a cercare un vagone libero. Sembra che quest'anno ci siano molti più ragazzi del primo anno, o forse, cerco di concentrarmi di più sui semplici particolari e quindi noto i dettagli che negli anni passati non notavo. Il viaggio inizia e con lui un nuovo anno.

Pov's Piton
Settembre! Odio Settembre! Nuovo anno, nuovi mocciosi a cui insegnare pozioni che non saranno mai in grado di fare. L'aula sarà come sempre un disastro, calderoni esplosi, ingredienti inutilizzati sul pavimento a causa della loro poca grazia... Un intera estate tranquilla, silenziosa, dove tutto era in ordine e in poche ore tutto questo sarà un lontano ricordo.
Crack!
"chi osa materializzarsi nel mio ufficio disturbandomi?"
Esco dal laboratorio dove ho passato la mattinata a preparare le ultime pozioni di scorta per l'infermiera, ed entro nel mio ufficio dove mi trovo davanti la mia elfa domestica che mi guarda in modo ambiguo.
- Signore Candy è qui per portarle un messaggio dal professor Silente e Candy si è permessa, Signore, di portarle i suoi biscotti preferiti! -
- Mettili sulla scrivania. Puoi andare. - gli dico senza neanche darle troppo peso. Cosa vorrà quel bacucco di Silente? Prima di aprire la lettera prendo i biscotti e mi avvicino alla mia poltrona in pelle nera di fronte al caminetto acceso. Mi siedo per evitare di crollare sul pavimento per un mancamento dopo aver letto il contenuto della lettera. Da quando il Signore Oscuro è tornato, il preside ha sempre idee meravigliose che hanno come scopo ultimo farmi morire a causa delle sue folli sensazioni. Apro la lettera controvoglia sperando sia una delle solite lettere di raccomandazione o invito ad eventuali feste di inizio anno.
~FIGLIOLO, VIENI NEL MIO UFFICIO PRIMA CHE ARRIVINO I RAGAZZI! ALBUS~
"Figliolo un corno! Quando è sdolcinato mi snerva ancora di più"
Ho paura di sapere che cosa abbia da dirmi di tanto urgente. Sicuramente mi ricorderà di evitare di fare preferenze verso i ragazzi della mia casa o di togliere punti alle altre per sport. Cosa posso farci se tutti gli altri sono degli inutili perditempo o insopportabili so-tutto-io? Senza rendermene conto mi esce un ghigno. Alla fine son pur sempre un Serpeverde, amo la conoscenza ma anche apprezzare chi ha effettivamente buone motivazioni per eccellere, come far vincere a Serpeverde la Coppa delle case.
Metto il mio frock coat e mi dirigo verso il suo ufficio. Anche se è Settembre ed il clima è ancora caldo, mi sento più a mio agio nei miei soliti vestiti che oramai sono più la mia armatura armatura che semplice abbigliamento. Attraversando i corridoi ancora vuoti e meravigliosamente silenziosi, grazie all'assenza dei mocciosi, in un attimo sono davanti all'ufficio di Silente.
-Sorbetto al limone!- dico e il gargoyle si sposta facendo si che io possa salire le strette scale che portano allo studio del preside. Busso e sensa aspettare risposta entro, trovo Albus seduto sulla sua poltrona, che sembra più un trono a pensarci bene, davanti alla sua scrivania immerso in un mare di carte disposte in modo disordinato. "chi sa cosa vorrà!" penso corrugando la fronte aspettando che si decida a parlarmi!
Con il suo solito fare teatrale e con i tempi di un bradipo, finalmente alza lo sgardo verso di me:
-Figliolo, accomodati pure, ti aspettavo! Biscotti? Tè?
Che il processo abbia inizio.

Insegnami ad amareDove le storie prendono vita. Scoprilo ora