Pov's Hermione
Sono passate quasi due settimane da quando ho visto Hope l'ultima volta. Sono preoccupata.
-Terra chiama Hermione!-
-Scusa Ginny ero un attimo distratta!-
-Ah questo l'ho notato. Si può sapere perché?-
-Solo una settimana pesante. Nulla di non risolvibile con una burro birra ai tre manici di scopa. Andiamo sabato?-
-Si!- mi rispondono in coro Harry, Ron e Ginny.
Devo cercare di distrarmi, di non pensare a Piton. Ma come faccio se ogni volta che chiudo gli occhi rivedo i suoi? Se tutte le notti ho incubi il cui protagonista è lui? "non è che ti sei innamorata?" la mia coscienza, non sta mai zitta. Ma forse sta volta ha ragione. Il problema sono io, come ho fatto ad innamorarmi di un cinico, bastardo che si crede il re del mondo? Non posso sperare di essere qualcosa per lui, se non la balia della figlia. Ho voglia di ciambelle, perché ho bisogno di zuccheri prima di affrontare due ore di Difesa.
- Mi passate una ciambella?- chiedo. Harry me la passa.
Vado per mangiare, ma girando il polso noto l'ora. Già è irascibile di suo, non voglio essere uccisa per trenta secondi di ritardo.
-Voi due, muovetevi. Siamo quasi in ritardo!-
Prendo la borsa ed esco dalla Sala Grande. Arriviamo in classe prima di Piton, fortunatamente. Mi siedo nei posti centrali vicino a Neville. Non mi va di affrontare il suo sguardo, le sue frecciatine. Sento sbattere la porta, so che è entrato. Senza nemmeno salutare dice:
-Oggi affronteremo un argomento di molta importanza per la vostra educazione magica. Oggi faremo gli incantesimi non verbali. Potter, dopo aver affrontato l'Oscuro Signore in persona, questa dovrebbe essere una passeggiate per te. No?-
Harry si alza e si avvicina a lui. Piton lancia un incantesimo e Harry d'istinto urla: "Protego".
- Ricordi che stiamo praticando gli incantesimi non verbali, Potter?-
- Si- risponde Harry, rigido.
-Si, signore.-
-Non c'è bisogno di chiamarmi signore, professore.-
Le parole gli sono sfuggite prima che se ne rendesse conto. Parecchi ragazzi trattengono il respiro, me compresa. Alle spalle di Piton, tuttavia, Ron, Dean e Seamus sorridono ammirati.
-Venti punti in meno a Grifondoro per la tua impertinenza Potter. Allenatevi tra di voi!-
Con un colpo di bacchetta fa scomparire i banchi perasciarci spazio per la pratica.
Inizio a lanciare degli incantesimi blandi verso Neville, ma lui non riesce a creare uno scudo senza parlare.
- Dai Neville, impegnati. C'è la puoi fare. Cerca di pensare intensamente all'incantesimo nella tua mente- gli dico. Neville sbianca. Che cosa gli prende ora?
-Signorina Granger, non mi sembra di averla autorizzata ad insegnare al posto mio. O è solo un modo per sfoggiare le sue manie di protagonismo?- ci mancava solo lui per rendere la mia giornata meravigliosamente pessima.
-Scusi professore!-
-Una settimana di punizione. Tutte le sere nel mio ufficio, alle venti in punto. Gradirei che usufruisse della sua puntualità.-
Se ne va senza nemmeno darmi il tempo di rispondergli. Perfetto, ci mancava solo questa. Almeno avrò la possibilità di vedere Hope, se me lo permette.
Usciamo dall'aula.
- Harry James Potter giuro che ti uccido con le mie stesse mani- urlo.
-Che cosa ho fatto adesso?-
- Che cosa hai fatto? E te lo chiedi pure? Cosa diavolo avevi in mente mentre rispondevi a Piton?-
-È stato fighissimo.- risponde Ron con occhi sognanti.
- Sta zitto tu. Per colpa sua mi sono beccata una settimana di punizione.- gli rispondo.
- Non lo so, ho seguito l'istinto!- sbuffo mentre Harry mi risponde.
-Ho capito vado in biblioteca a studiare, che è meglio!- detto questo mi giro e mi dirigo verso la biblioteca.Pov's Severus
Che diavolo mi è successo? Come ho fatto ad essere così idiota da darle una settimana di punizione? In più di sera da soli, nel mio ufficio? Forse è solo un istinto egoista, forse voglio averla solo per me anche se per poco. Sei un povero sciocco ed egoista a pensare che una ragazza come Hermione possa vederti con occhi diversi. Lei può avere qualunque ragazzo bella ed intelligente com'è, come posso pensare che possa provare qualcosa per un uomo come me? Passo il pomeriggio cercando di concludere qualcosa ma la mia coscienza mi impedisce di farlo. Dopo quasi due ore passate senza far nulla decido di lasciar perdere il lavoro e vado verso la carrozzina di Hope. Pensavo fosse peggio essere padre o meglio pensavo che un figlio fosse più fastidioso. Lei dorme quasi sempre, piange solo se ha fame o se devo cambiarle il pannolino. Mi sento un po' in colpa a lasciarla spesso con Candy alla fine non è adatta a ricoprire il ruolo di madre. Sospiro guardandola nei suoi occhini. Appena sono più vicino alla carrozzina inizia a sgambettare, ormai so che fa così perché vuole essere presa in braccio e decido di assecondarla. È così piccola, la avvolgo tutta con un solo braccio. Ha un buon profumo, grazie alla colonia che Hermine mi ha procurato. Ah Hermione! Lei si che ci sa fare con i bambini ed inoltre quando lei teneva Hope io ero tranquillo che non le sarebbe successo nulla. Il tempo passa in un attimo ed è ora di cena. Chiamo Candy per guardare la mocciosetta in modo tale da poter mangiare in Sala con tutti. Mi preparo e mi dirigo verso la Sala Grande. I corridoi sono stranamente vuoti, sono leggermente in ritardo e quegli stupidi mocciosi fanno la ressa pur di arrivare al tavolo per strafogarsi, probabilmente per questo sono solo. Entro nella Sala Grande e d'istinto mi giro a cercare la Granger. La vedo seduta vicino ai rossi e al prescelto. Cerca di essere spensierata, ma la conosco ormai, so che è in ansia per la punizione. Devo pensare a qualcosa da farle fare questa sera. Mi siedo vicino a Minerva che ovviamente cerca di coinvolgermi in una qualche conversazione che io, come d'abitudine, non ascolto e mi limito ad annuire con la testa. Alzo lo sguardo e incontro quello di Hermione. Quegli occhi color nocciola mi sono mancati. Manteniamo il contatto visivo cercando di comunicare attraverso i nostri sguardi. Noto molte emozioni nei suoi occhi ma le sue barriere mi impediscono di capire cosa sta pensando realmente. Il rosso la strattona per il braccio facendo interrompere il nostro contatto. Noto una smorfia di dolore, quell'animale deve averle fatto male. Mi sento un qualcosa allo stomaco, un sentimento che ho già provato ma molti anni fa. Chiudo gli occhi e vedo il viso di Lily ma l'immagine è sbiadita e pian piano escono in rialzo su i suoi occhi verdi due occhi color nocciola. Dio che mi sta succedendo?
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Insegnami ad amare
FanfictionSnamione ambientata al sesto anno. I fatti narrati tengono in parte conto della storia originale e in parte sono di fantasia.