Pov's Severus
Subito dopo esser uscito urlo:
-5 punti in meno a Grifondoro per il tuo mancato rispetto- un ragazzo di Grifondoro mi è venuto contro mentre camminavo e se non avessi parlato nemmeno mi avrebbe chiesto scusa.
Oggi non ho tolto molti punti e devo recuperare. Sul biglietto c'era scritto:
~Raggiungimi nella sede dell' E.S. da sola.
S.P.~
È abbastanza intelligente da capire dove deve venire e che ho scritto io il biglietto dopo tutti questi anni saprà riconoscere la mia calligrafia, almeno spero. Mando un patronus a Minerva per aggiornarla, un ottimo piano prevede condivisione dei programmi e attuazione comune di essi.
Salgo al settimo piano ed entro nella stanza delle necessità, questo posto potrà darci ciò che ci serve e la dovuta tranquillità.Mi siedo su una delle poltrone nere in pelle sistemate davanti al camino che la stanza ha evicato e aspetto.
"che fosse una gran strega si era già visto ma non avrei mai pensato che avesse delle difese così alte!" penso. Ad un tratto sento aprirsi la porta e vedo entrare Minerva.
- Mio caro ho appena parlato con Albus e mi ha detto di dirti che si fida di te e ti affida Hermione! - mi dice Minerva con un sorrisino stampato sul volto. Credo sia un sorriso sincero, la Granger è la sua pupilla, tutto il mondo magico lo sa, anche perché lei non fa nulla per nasconderlo. E pensare che mi rimprovera sempre per il mio comportamento nei confronti di Malfoy.
- E certo ci mancava solo questo! E fai la spia per l'ordine e lo faccio. Controlla Potter e quei due imbecilli e lo faccio. Vestiti in maniera più casual e lo faccio. Fai lezione con Minerva di legimazia e lo faccio... Ci mancava solo fare da baby sitter alla Grifondoro so-tutto-io!-
Ci manca solo che il signore oscuro mi chieda di portare la psicopatica della Lestrange a fare shopping! Dio come mi sono ridotto!
Sentiamo la porta aprirsi e vedo la Granger entrare sospettosa. Appena ci vedo tira un respiro di sollievo. Certo che tanta intelligenza è proprio sprecata, chi credeva che fosse? Siamo ad Hogwarts, allo stato attuale delle cose nemmeno il Signore Oscuro si azzarderebbe ad entrare qui. È Minerva a prendere la parola:
-Siediti cara e prendi un biscotto-
La stanza delle Necessità pensa proprio a tutto, nonappena la Grager ha varcato la soglia tra le poltrone è apparso un tavolino con sopra biscotti e tè caldo. È un incontro di dovere non di piacere.
La Granger la ascolta e si siede mentre Minerva mi fa segno di parlare.
- Ti starai chiedendo perché sei qui...-
-Per quello che è successo oggi. So benissimo di non aver pensato alla biblioteca- dice interrompendomi. Vorrei urlarle contro per la sua sfacciataggine ma mi trattengo. Continuo:
-Si esatto, proprio di quello. Prima la tua mente mi ha bloccato l'accesso. Te ne sei accorta?-
-No- dice preoccupata.
Minerva vedendola spaventata si alza e le appoggia le mani sulle spalle, con fare materno e protettivo per calmarla. Continua lei il discorso, sa che la mia pazienza ha un limite:
-Hermione, noi crediamo che tu sia un occlumante. Nei nati babbani è una cosa rara, ma non impossibile. Per averne la certezza il professor Piton deve riprovare ad usare la legimazia. Tu devi solo rilassarti e vedrai che andrà tutto bene.-
Mi guarda e io ricambio. È bello vedere che regge il mio sguardo senza abbassare gli occhi. Il suo coraggio Grifondoro ne ha per la maggiore anche davanti a me. Fa un respiro profondo e mi chiede:
-Farà male?-
-Si, ma è una cosa momentanea. Tu cerca di farmi passare se puoi.- è inutile mentirle. Peggiorerei solo le cose. Se mi fa questa domanda è perché prima ha sentito qualcosa ma non sapeva cosa stesse succedendo.
Minerva le prende la mano dicendole di rilassarsi. Entro nella sua mente ma è bloccata.
-Granger sbloccami. So che fa male ma devi farlo-
Lentamente inizio a percepire le sue emozioni. È spaventata, lo sento. "Forza ancora poco e ce l'hai fatta" dico nella sua mente. Inizio a spingere ed entro, so di farle male ma devo. Inizio a vedere dei suoi ricordi mentre percepisco il suo fastidio. I ricordi sbiadiscono e sento la mia voce ~...anche a mettere un freno alla morte~ sapere che si ricorda del mio primo discorso mi incuriosisce. Un altro ricordo: ~gira a pagina 394~. Mi stupisce che riesca a controllare i pensieri così bene, ma sento la sua frustrazione nel tenerli a freno. Vado più a fondo e vedo una bambina con i capelli ricci e gli occhi ambra piangere in un angolo, sento un urlo... La Granger mi sbatte fuori dalla sua mente. La vedo con gli occhi lucidi. So di essere stato crudele ma dovevo farlo. Credo di dover abbandonare la mia maschera da cinico. Forse farà bene anche a me. In fondo è una sola alunna e credo di potermi fidare. Magari lasciare il registro formale del lei e passare a qualcosa di informale potrà metterla a suo agio.
- C'è l'hai fatta Granger. Se per te va bene possiamo iniziare degli allenamenti extra scolastici per migliorare le tue difese, sia fisiche che magiche- dico. Da una parte spero che accetti, dall'altra no. La guardo e vedo nei suoi occhi la felicità di un bambino a Natale.
- Per me professore va bene. Certo non voglio essere di intralcio al suo lavoro.-
-Ok allora ci vediamo nel mio ufficio domani dopo cena-
-A domani allora. Professor Piton, professoressa McGranitt- saluta e va via cercando di non far vedere troppo la sua felicità. Minerva mi guarda sorridendo e mi dice:
-Allora anche tu hai un lato buono- con tono divertito.
-Oh sta zitta prima che cambi idea e lasci la tua pupilla in balia delle sue incertezze.- le dico andandomene anche se so che non la lascerei mai da sola, per essere stato lasciato da solo a me stesso ho dato fiducia a un mostro solo perché lui mi dava le risposte che cercavo, perché nelle sue attenzioni non vedevo il doppio fine ma solo un mentore che cerca di far uscire il meglio di se dal suo alunno.
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Insegnami ad amare
FanfictionSnamione ambientata al sesto anno. I fatti narrati tengono in parte conto della storia originale e in parte sono di fantasia.