capitolo 27

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Cammino ad un passo spedito verso la fermata dell'autobus masticando una caramella alla fragola.

Mentre mastico e assaporo la caramella, chiudo per un secondo gli occhi immaginando che quel delicato sapore di fragola si trasformi in cioccolato.

Quando una settimana fa tornai dal pub con cui ero stata con Beth per distrarmi e tornai a casa mia madre si trasformò in una belva.

Non è mai stata una persona manesca o irrascibile, tutt'altro.

Ma diciamo che in quel momento è andata davvero di matto, e così come punizione ha deciso di togliermi il cioccolato per due settimane.

Sa bene che vado matta per qualsiasi tipo di cibo che contenga lo zucchero, specialmente il cioccolato.

Sbuffo.

Dai, ormai manca solo una settimana.

Sono a pochi metri di distanza dal palo azzurro e la panchina della fermata - <<Madison!>> - mi giro verso la persona che ha pronunciato il mio nome.

Travor mi raggiunge correndo.

Si ferma davanti a me guardandomi per un secondo per poi accasciarsi su se stesso e appoggiando una mano sul fianco e l'altra sul fianco per riprendere fiato.

Fa qualche respiro profondo mentre lo guardo con un sorriso divertito vedendo come cerca di riprendersi.

<<Hey, scusa, ma non è che ti andrebbe di aiutarmi a studiare storia? Domani ho una verifica e sono una schiappa nella seconda guerra mondiale!>>mi dice tutto d'un fiato.

Ridacchio.

<<Certo schiappetta, a che ora?>>

<<Emmmm... Se vuoi anche ora - mi guarda negli occhi, e dato che siamo vicini e che lui mi fa ombra i suoi occhi verdi sembrano​ancora più grandi - cucino bene, tranquilla>>.

Dice alzando le mani e sorridendo.

Scoppio a ridere.

<<Ok ok, Trav!>>.

Mi sorride e insieme raggiungiamo la sua auto.

Saliamo e metto in moto.

Arriviamo davanti ad una enorme e meraviglia villa.

WOW.

Anch'io ho una villa, ma questa è davvero stupenda.

Travor apre l'enorme cancello di ferro estraendo da un buco dell'auto un piccolo telecomando.

Entra e parcheggia l'auto nel garage.

Scendiamo ed entriamo dalla porta del garage che porta all'interno della villa.

Entriamo in quella che è la cucina.

Non penso che abbia bisogno di presentazioni.

Un uomo sui quarantasette anni sta cucinando qualcosa dal profumo davvero invitante.

Vedo Travor al mio fianco sorridere.

<<Papà?!>>.

L'uomo si gira.

Ah quindi è suo padre!

E cavolo si vede!

Alto, fisionomia ancora ottima per la sua età e occhi verdi proprio come il figlio.

L'unica ancora che hanno di differente è il colore dei capelli.

Lui è castano mentre Travor è biondo.

A Look To Meet My Destiny (IN PAUSA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora