capitolo 29

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Sono passati tre giorni da quando Travor ha ricevuto quella lettera.

Il primo giorno silenzio e freddezza totale, il secondo testa sulle nuvole e risposte brevi e il terzo... È ritornato al primo.

Non ne ho la più pallida idea di come riuscire a far parlare Travor, so solo che devo​ farlo.

Stamattina mia madre mi ha detto, che siamo stati inviati a casa del signor White sabato sera.

Travor ovviamente non mi ha detto niente.

Non parla.

Nel mentre la mia mente era indaffarata a pensare tutte queste cose, che non mi accorgo di star fissando Travor.

Travor sentendosi osservato si gira con aria interrogativa.

Distolgo immediatamente lo sguardo e lo riporto sul libro di algebra.

Che figura di merda!

    
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Appoggio lo zaino sulla sedia della mia scrivania, per poi aprire l'armadio pensando a casa mettermi.

Sono passati due giorni e oggi è sabato.

Per tutta la giornata di scuola non ho fatto altro che pensare a come sarebbe andata la serata a casa di Travor.

Lancio fuori dall'armadio tutto quello che scarto.

Alla fine opto per un vestito che arriva poco sopra il ginocchio bianco con le maniche a tre quarti; il corpetto del vestito a una leggera scollatura a V, e dato che fa freddo indosso anche delle calze color carne, con ai piedi dei tacchi rosa confetto.

Vado in bagno e mi acconcio i capelli in una traccia di lato infilando delle forcine con la testina con all'interno un brillantino lungo tutta la treccia stile Elsa di Frozen il regno di ghiaccio.

Come trucco applico sugli occhi un ombretto rosa dello stesso colore dei tacchi con del mascara e un lucidalabbra trasparente.

Afferro il mio cappottino nero indossandolo e infilando dentro una borsetta bianca il mio telefono.

Esco e salgo in macchina con mia madre.

Giungiamo alla villa di Travor.

Scendiamo e mia madre suona il campanello.

Ad aprirci è Nelson.

Ci sorride facendoci un sorriso a trentadue denti iniziando subito a parlare con mia madre degli affari dell'azienda e buttando giù ogni tanto qualche battuta davvero divertente.

Travor fa il suo ingresso in cucina.

Ma non solo lui...

Il mio sguardo passa da Travor alla ragazza che ha di fianco.

Lui mi guarda con una sorta di freddezza negli occhi.

Ha i capelli più spettinati del solito, le labbra sono rosse e gonfie, la maglietta stropicciata è un evidente succhiotto sul collo mi fa tremare il cuore.

Il padre di Travor passa dall'essere confuso all'essere imbarazzato.

I miei occhi si spostano da Travor alla ragazza di fianco a lui.

Capelli lunghi di un biondo stra-cotonato, trucco pesantissimo e occhi azzurri.

Del rossetto rosso è spalmato sulle sue labbra e sbavato un po' intorno, noto che Travor ha un'impronta di rossetto sul colletto della maglietta grigia e al lato del collo.

A Look To Meet My Destiny (IN PAUSA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora