<<E quindi adesso mia zia è convinta che io abbia tredici anni!>>Scoppio a ridere come una matta.
Come concordato alle tre sono venuta a casa di Travor per studiare.
Anche se fino ad ora abbiamo letto solo il primo paragrafo di una delle otto pagine che ci aspettano.
In questo momento, Travor mi sta raccontando di sua zia Laura, la quale è convinta che suo nipote abbia tredici anni e ogni volta che lo vede pur essendo alto e con una certa fisionomia e muscolatura gli va incontro gridando " NIPOTINO MIOOO!!! ".
Ha provato e riprovato a fargli capire che lui ha diciassette anni, ma non c'è stato verso.
Dopo un'altra mezz'ora in cui continuavamo a ridere a crepapelle abbiamo iniziato a studiare con impegno.
Sentiamo suonare il campanello.
Travor si alza.
Scende le scale, e seguito da me apre la porta.
Io rimango qualche passo indietro a lui.
La persona che ha suonato il campanello è un postino.
Il postino sui cinquant'anni gli consegna la lettera e gli fa mettere una firma per dimostrare di averla ricevuta.
Saluta il postino.
Gira la lettera tra le mani per scorgere il nome del mittente.
All'improvviso sbianca in una maniera quasi impressionante.
Ed ecco.
Di nuovo.
Gli occhi verdi diventano più scuri e la pupilla si restringe come se volesse scomparire, il pertiche fa su e giù ad un ritmo accelerato con il volto cupo.
<<Trav?...>>
Nessuna risposta.
Continua guardare il nome inciso con l'inchiostro sulla carta bianca.
<<Travor?!...>>
Domando un'altra volta alzando leggermente di più la voce per farmi sentire.
Mi sta preoccupando.
Si gira di scatto verso di me.
Mi fa paura.
Il suo scatto è stato così improvviso e agghiacciante che sobbalzo all'indietro.
<<Madison... Va via>>.
Cosa?
<<Ora! Ho bisogno di stare solo>>.
I suoi occhi sono di vetro.
Lo guardo negli occhi.
Annuisco.
Va bene, me ne vado.
Non per paura, ma perché non voglio farlo arrabbiare, perché in quel modo farei complicare il " rapporto " che si sta creando.
Lui rimane lì immobile stringendo la lettera tra le mani.
Salgo velocissimamente le scale.
Afferro lo zaino e i libri e lì butto dentro.
Non sono arrabbiata.
Sono solo...
Stranita.
Vorrei così tanto rimanere per scoprire chi gli ha inviato quella lettera e cosa c'è scritto.
Ma devo rispettarlo.
Magari un giorno potrò fargli qualche domanda...
Scendo le scale.
<<Ciao Trav, ci vediamo domani>>lo saluto guardandolo negli occhi e facendogli un sorrisino dolce.
A quel gesto lo vedo con lo sguardo di chi non se lo sarebbe mai aspettato.
Annuisce, cercando di farmi un sorriso, ma con scarsi risultati.
Lo apprezzo lo stesso.
Forse è ciò che c'è lì dentro che lo fa star male....
Esco e chiudo la porta.
Dovrò farlo parlare.
Perché sì, io cela farò.
///Spazio autrice
Hi!
Non mi piace molto questo capitolo, ma dovevo trovare il modo di far apparire quella lettera.
Cosa ci sarà scritto? Chi l'ha inviata?
Vi ricordo che Travor andò in un posto dopo aver lasciato Madison a casa quando era venuta a trovarla sua cugina Jennifer...
Al prossimo capitolo 😘!!!
Lasciate stelline!
All for love ❤
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A Look To Meet My Destiny (IN PAUSA)
Storie d'amoreLei Madison Risee, occhi blu come la notte con un passato movimentato che combatte con la gentilezza e i sorrisi. Lui Travor White, occhi verdi magnetici con un passato ancora più scombussolato che combatte con un carattere molto incerto. ci saranno...