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Layla Johnson Point of View..

Siamo ancora in ospedale, è passato un giorno e di mio padre nessuna notizia. 

Non mi ha chiamata non si è preoccupato minimamente. Mia madre è venuta ieri a trovarmi, ha fatto una ramanzina a Shawn dicendogli che lo avrebbe detto a suo padre così gli avrebbe sequestrato la macchina. Oggi dovrebbe presentarsi il padre e la "madre" di Shawn. 

Sono pronta per la guerra.

Ariana e gli altri sono andati comunque in vacanza e questa cosa mi ha fatto incazzare tanto. Siamo rimasti solo io, Shawn e Liam.

Liam stava bene così come Shawn. Con la mia gamba invece è tipo impossibile fare la qualunque cosa. Domani credo che mi faranno tornare a casa. Lo spero.

Shawn non si è mosso neanche per un istante dalla mia camera e gliene sono grata. Adesso è di sotto che parla al telefono con qualcuno che dovrebbe venire a prenderci.

"Lei è Layla Johnson?" Mi chiede un uomo entrando in camera. Annuisco.

"Cosa posso fare per lei?" Chiedo. Si mette a sedere sulla poltrona e mi fissa. "Devi stare lontana da mio figlio." Risponde in tono minaccioso.

Deduco sia il padre di Shawn.

"Come scusi?" Rispondo. Si alza dalla sedia. "Sei per caso stupida ragazzina? Devi stare alla larga da mio figlio. Lui non merita di avere una sgualdrina al suo fianco." Risponde con tono disgustato.

Mi piacciono le presentazioni drastiche.

"Come si permette di venire nella mia camera, mancarmi di rispetto e dirmi di stare alla larga da suo figlio?" Domando acida. Mi metto in piedi e incrocio le braccia al petto.

Forse è meglio che qualcuno gli dia una lezione a sto pallone gonfiato.

"Ma guardati! Come puoi solo pensare di stare al fianco di un ragazzo come Shawn? Non hai i requisiti giusti. Tu e la tua famiglia siete dei poveracci." Dice scoppiando a ridere.

Che pezzo di merda.

"L'educazione ti rende signore, non i soldi. Sua madre non le ha insegnato l'educazione?" Domando sorridendo.

Ero ad un passo dal perdere la pazienza e non era un buon segno. Non volevo essere scortese con suo padre, non volevo passare per quella maleducata.

"La tua invece ti ha insegnato solo a fare la puttana?" Chiede di rimando. Facendomi perdere la pazienza.

"Senti pagliaccio io non starei alla larga da Shawn neanche se mi pagasse! Io e Shawn siamo amici e le persone come lei devono solo andarsene a quel paese. Potrà anche avere tutti i soldi del mondo, ma non ha qualcosa che vale di più." Sbotto acida. "Suo figlio." Continuo.

"Ma cosa credi? Che Shawn sia innamorato di te? Oh andiamo ragazzina! Ti credevo più sveglia." Dice.

Mi rimetto seduta sul letto, coprendomi le gambe con la coperta bianca.

"Ad ogni modo, non è gentile da parte sua insultare una ragazzina. A me non frega un cazzo se lei fa così con tutte le amiche di suo figlio, ma non mi venga a mancare di rispetto perché: Primo non sono sua figlia e secondo non sono sua moglie." Rispondo. Shawn finalmente entra in camera.

"Eccom... Papà." Risponde duro Shawn.  "Che cazzo le hai detto?" Continua.

"Niente figliolo. Solo che sono felice che non vi sia capitato nulla di grave." Risponde sicuro di se. Shawn mi guarda per cercare conferma. "Oh si! È tutto vero, soprattutto la parte in cui mi dice che sono una puttana." Dico sorridendo.

He And His Bad ReputationDove le storie prendono vita. Scoprilo ora