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Layla Johnson Point of View...

Continuo a correre, con le lacrime che mi offuscano la vista

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Continuo a correre, con le lacrime che mi offuscano la vista. I passanti mi guardano male e alcuni mi urlano anche dietro di stare più attenta.

Arrivo al parco, trovando Liam seduto su una panchina con due buste in mano. Rallento il passo e vado a sedermi sulla nostra panchina.

"Vieni qui." Dice attirandomi in un abbraccio e stringendomi forte a se. Ricambio l'abbraccio, scoppiando nuovamente a piangere.

"Sapevi sarebbe andata così.." Continua. Accarezzandomi la schiena dolcemente.

"Perché non sei arrabbiato con me?" Domando tirando su con il naso. Liam viene pervaso da dei piccoli scossoni, segno che sta ridendo.

"Layla.. sei la mia migliore amica da quando eravamo piccoli, sapevo avresti preso la scelta giusta. Shawn non ti merita. Vuole solamente avere una spalla su cui buttarsi di peso quando è sfinito, ma sai che succede dopo un po' alla spalla che supporta costantemente del peso? Dopo un po' inizia a fare male e quindi bisogna metterla a riposo. Tu sei la spalla Layla." Risponde.

"Liberati del peso e ti libererai dal dolore." Conclude. Lasciandomi un bacio sui capelli.

"Adesso basta deprimersi. Abbuffiamoci di zuccheri." Ridacchia porgendomi una busta. Ricambio il sorriso, togliendo dalle mani a Liam la busta con il logo dello Starbucks.

"Stasera ti va di dormire a casa mia? Mia madre vuole vederti." Chiede dopo un po' Liam.

Inizio a mangiare la ciambella al cioccolato, tiro fuori dalla scatola il frullato alla fragola e inizio a berlo.

Liam sa che quando sono un po' triste ho bisogno di zuccheri, questa cosa fa ridere ma è il suo modo di.. aiutarmi oltre alle parole che mi tirano su il morale.

"Va bene.. prima però devo andare a casa per prendere un cambio." Rispondo con la bocca semi piena.

"Ho ancora dei vestiti tuoi a casa mia.. se non vuoi che ti facciano altre domande possiamo direttamente andare a casa mia." Propone.

"Va bene.. come va con Hayden?" Domando curiosa. Liam si blocca con la ciambella a mezz'aria.

"Non va." Risponde sorridendo appena. Riprendendo a mangiare.

"Liam mi dispiace.." Dico. Gli bacio la guancia.

Continuiamo a parlare e scherzare fin quando non sentiamo dei tuoni che ci fanno trasalire. Mi alzo dalla panchina e cammino fino al cestino per buttare le cose che abbiamo consumato.

"Dovremmo andare a casa." Dice Liam. Seguendomi.

"Va bene andiamo." Rispondo saltando sulla schiena di Liam e abbracciandolo.

"Non sei cambiata per niente." Ridacchia tenendomi dalle gambe e iniziando a camminare verso casa.

Casa Dunbar non è molto distante dal parco, infatti quando eravamo piccoli venivamo sempre qui di nascosto quando i nostri genitori ci confinavano in casa in punizione.

He And His Bad ReputationDove le storie prendono vita. Scoprilo ora