Mad

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Il suo profumo continua ad essere presente sul mio corpo nonostante la lunghissima doccia che mi sono concessa.

Sono sdraiata su questo letto a fissare il soffitto pensando a quello che è successo meno di un'ora fa. Non dovevo cedere, dovevo mantenere la mia dignità e fermarmi in tempo. Però ormai ho commesso l'errore di cadere tra le sue braccia per poi essere spinta nuovamente via.

Sono andata contro le mie paure perché con lui riesco a sconfiggere i miei demoni, però non tengo mai in considerazione il fatto che è lui il diavolo. Lui è la causa di tutti i miei problemi ed è l'unico che con solo una parola riesce a rompermi in mille pezzi.

Gli ho confessato il mio amore ma in cambio ho ricevuto una porta sbattuta in faccia, come faccio a non pensare che mi ha usata? Come faccio a dire che mi fido di lui se mi ha appena confessato di avere degli altri segreti con me?

Però io già lo sapevo, io ero già consapevole del fatto che lui continuava a nascondermi delle cose come ha sempre fatto, perché succede sempre così, lui mi nasconde sempre qualcosa.

Mi odio per quello che faccio quando lui è vicino a me, ma giuro su tutto quello che ho che lo faccio solo per amore, tutte le mie azioni sono dettate da un malsano amore. Chiedo perdono a me stessa per aver messo sempre lui davanti a tutto, ma sinceramente io morirei per lui. Non lo nego perché sarebbe inutile negarlo, io l'ho sempre amato però lui è cambiato, non è più lo stesso, sembra che lui abbia cominciato a perdere i suoi sentimenti per me, non mi a ma più come faceva un tempo.

Mi rigiro nel letto cercando una posizione comoda, ma un forte botto mi fa spalancare gli occhi. Altri botti susseguono e solo in questo momento mi ricordo che è capodanno e tutti stanno festeggiando l'arrivo del nuovo anno, tranne me che ovviamente sono rinchiusa in questa stanza da sola a pensare ai miei errori.

Mi tappo le orecchie a causa dei rumori che in questo momento mi creano soltanto un enorme fastidio, mi creano irritazione.

Preferirei essere a Los Angeles in questo momento, magari da qualche parte ad ubriacarmi come desideravo fare, però purtroppo sono qui.

Mi alzo improvvisamente dal letto spinta da un attacco di rabbia e senza pensarci due volte esco dalla stanza e mi avvicino alla porta della stanza di Shawn.

Devo parlarci, lui non può trattarmi come una puttana perché sa benissimo che non lo sono. Non può venire a letto con me per poi ammettere che l'ha fatto solo per un bisogno personale, solo per una specie di sfida. Niente sentimenti, niente amore, solo un desiderio di soddisfare i suoi desideri perversi.

Comincio a bussare alla porta, ma non sentendo nessuna risposta entro dentro trovando la stanza vuota. Mi guardo attorno ma di lui non c'è traccia perciò scendo al piano di sotto, ma pure lì è del tutto vuoto. Noto che la sua giacca non è più attaccata all'attaccapanni perciò capisco che ha fatto la cosa che meglio gli riesce fare: scappare.

Se n'è andato dopo avermi umiliata, magari è andato da qualche parte a scomparsi un'altra ragazza, a bere, a divertirsi come avrei voluto fare io.

Ha detto di voler restare qui per proteggermi, però è andato via, perciò mi è impossibile non pensare che mi ha usata. Mi è impossibile non pensare che in realtà di me non gli importa nulla. Mi fa male pensare a lui lontano da qui a fare ad un'altra ragazza ciò che ha fatto prima a me.

Le lacrime scendono dai miei occhi come cascate di tristezza mentre attorno a me c'è soltanto felicità, i ragazzi urlano, i botti continuano e il cielo si illumina, ma io non riesco a fare niente se non salire le scale singhiozzando fino a rifugiarmi nella mia stanza, da cui fortunatamente domani andrò via.

Bad reputation•2 (IN REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora