Sono stato un vigliacco, lo so.
Una volta addormentata non ho fatto altro se non osservarla vagare fra le braccia di Morfeo, per un'ora circa. Ho sentito concretamente ciò che prova per me, e forse non ho mai dato peso a ciò che leggevo nelle sue iridi scambiando la mia vicinanza per solo desiderio, mi ero ripromesso che qualora si fosse innamorata l’avrei lasciata, ma non riesco. Non ho il coraggio di uccidermi, perché sarebbe proprio questa la mia fine.Lentamente mi sono rivestito, ho riscaldato il suo corpo scultoreo con una coperta ed ho girovagato per la stanza soffermandomi ad osservare il mio ritratto. Vedere la mia immagine su una tela non ha fatto altro che gonfiare il mio ego ma nello stesso tempo soffrire terribilmente, mi ha ritratto con gli occhi dell’amore.
Mi sono sentito fuori luogo, un carnefice che uccide la sua vittima senza armi. Ho afferrato una sigaretta e mi sono crogiolato sullo sgabello di fronte a lei.
Sembrava una bambola, sembrava finta. Di porcellana.
Minuziosamente l'ho fissata e mi sono sentito uno schifo.
Le ho mentito.
Sono un fottuto bugiardo e lei cristo non lo merita.
Nessuna cena di lavoro.
Quando nel pomeriggio le ho rivelato la mia partenza mi sono sentito così in colpa tanto da voler disdire l’impegno e rimanerle accanto ma non avrei fatto altro che peggiorare la situazione. Un po’ di tempo serve ad entrambi.
Alle 20 ero sotto casa della mia ex, nel mio vecchio alloggio. Abbiamo cenato, mi ha supplicato di darle una seconda possibilità, di rivedere la situazione, e che ciò che ci lega non ci farà mai separare veramente, che è solo colpa mia se la nostra storia sia giunta al capolinea.
Mi sono abbandonato al vino per trovare conforto, guardavo Gabri ma vedevo Ari tanto che mi sembrava di avere le allucinazioni. La bionda é stata sostituita da una folta chioma scura. La osservavo ammaliato con un sorriso da ebete fin quando Gabri mi ha riportato alla realtà. 'Tutto bene?' ha domandato, 'no, non va un cazzo bene perché ho un chiodo fisso al centro della testa che non sei tu' ma non ne ho avuto il coraggio ed ho annuito.
È tutta colpa mia.
L'ho liquidata frettolosamente dopo i suoi vari tentativi di seduzione e una volta in strada le gambe sono arrivate fin sotto casa sua.
Ho pensato di avere una visione una volta varcata la soglia. Non potevo credere ai miei occhi e complice l’alcool Arianna mi è parsa un angelo. Sotto quella camicia così larga il fisico snello macchiato di tempere sfumate ed i capelli arruffati ha riacceso in me un calore bruciante, annebbiando la ragione.
Ho provato a tenere a bada la voglia di saltarle addosso ma ho perso le staffe una volta che mi si è avvicinata invitandomi a rimanere.
Mi sono abbeverato di lei fino all'ultima goccia.
Ho strappato un foglio di carta da un quaderno scarabocchiato e le ho scritto due parole, da vero codardo.
Immaginavo che mi chiedesse delle spiegazioni e forse in cuor mio lo desideravo.
Sono sgattaiolato dall'appartamento silenzioso e una volta arrivato vicino casa ho incontrato due vecchi amici con la quale ho fatto due chiacchiere.
Non mi aspettavo di vederla alle cinque di mattina, mi sono bloccato in mezzo alla strada quando distrutta mi aspettava dinanzi al portone e mi sono sentito un mostro, un mostro dalla doppia testa.
L'ho vista come mai in vita avrei voluto.
Distrutta. Sfatta. Devastata. Agitata e nervosa.‘sono uno stronzo’
Non so nemmeno io perché cazzo le ho dato un ultimatum. Deve finire. Punto, ma le parole si sono connesse prima al cuore e dopo al cervello. Lei non deve soffrire per me e quando mi ha dichiarato determinata che si sta innamorando, beh, non esistono nemmeno le parole per descrivere cos’ho provato, un miscuglio di emozioni.
Si può morire di parole? Perché io l’ho fatto.Sono alla stazione di porta Susa in attesa del treno che ovviamente è in ritardo. Soggiornerò a casa di mio fratello che vive a Milano da quattro anni e rientrerò a Torino giovedì mattina.
Arianna non deve saperlo, rimarrò fino a sabato in una piccola casa che ho comprato un paio di anni fa nella prima collina torinese e non sarò solo. Gabriela mi tiene legato a lei, mi basta specchiarmi nei suoi occhi per dar modo al nodo che ho sullo stomaco di stringersi ancora di più.“me lo devi Matteo, lo sai anche tu”
“se solo quel giorno fossi stato più attento non saremmo mai arrivati a questo punto”
Le parole di Gabri mi divorano la carne e mi autocommisero.
Ha ragione, glielo devo.
Per mia fortuna non sa dell’esistenza di Arianna nella mia vita altrimenti andrebbe dritta da lei a spifferarle tutto.
Trascino il mio trolley che gratta sull’asfalto, molte donne si girano durante il mio percorso e sarei un bugiardo se dicessi di non essere un po’ narcisista, ma i paragoni con Arianna nascono spontaneamente'Non sei elegante come Arianna'
'Lei non ha bisogno di tutto quel trucco'
'Le é bastano guardarmi per rendermi suo''Io non provo niente per lei, solo attrazione fisica'
Una volta individuato un posto libero, sprofondo nel morbido sedile e mi abbandono ai pensieri guardando al di là del finestrino, campi e distese innevate scorrono velocemente davanti ai miei occhi.
Ripenso a questa notte, non riesco a fare altro.
Afferro il telefono nella tasca del cappotto e compongo un messaggio avvertendo mio fratello che arriverò stazione fra oretta circa. Scorro lungo la galleria e fisso le immagini di Arianna che ammiro silenziosamente.
Mi manca da morire.
La mia dolce Arianna.
Tentenno se scriverle un messaggio o lasciare perdere.‘l’ho chiamata amore mio e sono scappato, che razza di comportamento è? Inaccettabile da un uomo come me'
Mi batte sul tempo quando compare sul display l’arrivo di un nuovo messaggio:
"ieri sera era amore
Io e te nella vita
Fuggitivi e fuggiaschi
Con una bacio e una bocca
Come in un quadro astratto:
Io e te innamorati
Stupendamente accanto
Io ti ho gemmato e l’ho detto;
Ma questa mia emozione
Si è spenta nelle parole."Quanta verità Amore mio.
La lascerò andare. Prima o poi.××××××××××××××
Lettori, spero che i punti di vista di Matteo vi piacciano.
Fatemi sapere e buona lettura
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Il cuore d'Aria
ChickLit• 𝗖𝗼𝗺𝗽𝗹𝗲𝘁𝗮 • Arianna, ragazza torinese, lavora presso una galleria d'arte e trascorre gran parte del suo tempo libero dipingendo. Orfana e delusa dalle esperienze passate, ha immagazzinato negli anni il dolore e la sofferenza sigillandoli er...