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"Pronto?"

"Signorina Nafi, sono mesi che provo a contattarla."

"Lo so"

"Arianna che intenzioni hai? Bisogna ricorrere tempestivamente. Se vuoi ti posso prendere.."

"La interrompo subito. Non voglio procedere. Voglio continuare così. La prego di non chiamarmi più, sono adulta e so cosa faccio."

"Ma.. "

"Ti prego. Non insistere. Buona giornata"

"Chi era?"

"Nessuno di importante amore. Dove eravamo rimasti?"

Abbandono il cellulare sul comodino e mi sollevo appoggiando la schiena sulla testiera del letto

"Ti ho preparato la colazione, mangi poco piccola, ti vedo un po' sciupata" mi accarezza con il pollice la guancia

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"Ti ho preparato la colazione, mangi poco piccola, ti vedo un po' sciupata" mi accarezza con il pollice la guancia.

"Non credo sia la mancanza di cibo, piuttosto le notti. Tu dormi? Perchè io non lo faccio più. Pensieri leggeri si aggrappano alla testa e non mi lasciano andare.
A fare l'amore, cantare, dipingere e stonare. Sono le notti che non mi fanno mangiare" cantileno e con un piede lo spingo su un fianco incalzandolo ad avvicinarsi. Lo afferra con le mani ed inizia a baciarne e stuzzicarne le estremità proseguendo lungo la caviglia.

E poi divarico le gambe.


Accolto come il pezzo mancante al centro del mio corpo. Il prolungamento delle mie carni, il cordone ombellicale.

Annusa, fiuta, aspira forte l'odore della mia pelle chiudendo le mani a coppa.

Dannato o rinato

"Ti piacerebbe avere un figlio?"
Sussurra leggero con la guancia sulla mia pancia

"Sì. Mi piacerebbe" confermo accarezzandogli con le unghie la chioma di cioccolato disordinata

"Mio?", si assicura che abbia capito la domanda voltandosi e appoggiando il mento sul ventre piatto.

Mamma mia Matteo. Con te la natura non ha riservato nulla.
Con te si è liberata da catene facendo magie uniche in un volto solo. Con te non ha pensato "visto che ha gli occhi belli le labbra le abbozzo più sottili o il naso più pronunciato piuttosto che le mani più affusolate". Ti ha donato ciò che di più meraviglioso ed eterno potesse creare.

"Di nessun' altro" sorrido perché mai come in questo momento riesco ad essere più sincera.

Occhi lucidi e penetrati che riflettono la grandezza delle emozioni e la felicità del cuore.

Sei l'emblema di ciò che di più spettacolare abbia mai visto.
L'unione del caos de La donna che piange. L'inquietudine nell' Urlo ed il complesso di Guenica.
Il sorriso enigmatico della Monnalisa.
L'armonia del tuo corpo nella Primavera.
Il disagio nella Pietà.
L'eleganza di Amore e Psiche.
Il burbero in Giuditta e Oloferne
L'espressione accigliata del David.
La luce nei Girasoli e la perfezione della Nascita di Venere.

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