Non ho fatto nient'altro se non barricarmi sul materasso intriso del suo odore a fissare il soffitto dopo aver pianto.
Sì dico bene, ho pianto e non me ne vergogno.Sono un uomo e sono umano.
Ho pianto tante di quelle lacrime che credevo non avessero fine, ma dopo tutto erano anni che non mi sfogavo nella maniera più semplice che madre natura ci ha donato.
Avevo preso a calci porte, cassonetti, macchine, persone, a pugni visi, muri, tavoli, vetri. Avevo urlato tanto da sbavare, da far gonfiare le vene del collo, da essere sul punto di esplodere.
Non oggi però.
Oggi mi sono chiuso nelle quattro mura in compagnia del silenzio che quando vuole riesce più di qualunque altro ad ascoltare senza giudicare.
E ti confronti tanto con la tua coscienza. Tagliente e severa ti sputa tutto in faccia.
Lasciala andare
Ha già sofferto troppo
Merita la felicitàNon possiamo andare avanti così, questo è un dato certo che, in realtà, appuravo già da tempo.
Elaboro le stronzate più facili che mi passano per la testa ma non sono degne di Arianna, a lei
le basta analizzarmi per capire che sono scuse per fuggire.Mi sono dissetato del suo corpo con la convinzione di non poter mai più riavere le sue curve morbide e graziate sotto i palmi delle mie mai.
Mi sono donato a lei completamente.Liberato nella testa e nell'anima.
Un ultima volta.Ma diamine, dopo il racconto del suo ex come ho fatto a non scappare da quella stanza come se fossi un ladro non lo so.
Non siamo compatibile.
Non porterà a nulla tutta questa storia. Non possiamo continuare come se nulla fosse.
Io non posso farlo. Meglio stracciare qualcosa adesso che aspettare ancora.Ma lei nei miei occhi ci sa leggere. Sa che sono fottuto anch'io quanto lei o forse di più.
Sarà dura riprendere in mano la mia vita che adesso aveva trovato un barlume di speranza.
Chiuso in casa da ore da non riuscire a distinguere se il cielo scuro sia della sera o delle prime ore della mattina.
Adesso che il soffitto non è più interessante mi soffermo ad osservare fuori dall'ampia finestra.
Non ho mai avuto le tende in casa. Mi piace non avere barriere tra me e le sfumature delle albe dei tramonti e dei pomeriggi piovosi ed è impossibile non pensare alle movenze di quella ragazza che accoglieva il mio corpo dietro al suo con le mani schiacciate sui vetri, di cui i timbri sono ben visibile con il filtrare della luce, e quando sfidandola le dissi che ci avrebbero potuto vedere per ottenere una sua reazione, come sempre del resto, non ha accennato nessun tipo di rimorso ed ha continuato a provocarmi compiaciuta
Perché lei è così, sono quasi certo lo sia diventata, nel tempo. Non si spaventa dinnanzi a nulla. Se c'è un filo invisibile che la divide con il proibito non ci pensa un attimo a valcarlo.
Quanto prenderei a botte quello stronzo di Stefano se solo sapessi dove trovarlo.
Gli infliggerei le pene peggiori per essersi azzardato di toccare una donna. Di aver infierito contro il corpo incontaminato e scultoreo della mia piccola guerriera.
Con quel suo modo di fare mi ha sedutto fino al midollo.
Mi ha fottuto il cervello.
Ricorda di osare sempre mi viene da pensare. Ah D'Annunzio, per te sarebbe stato più semplice.
Te ne saresti fregato di tutto e tutti ti saresti goduto il piacere perché l'importante è rendere la propria vita un'opera d'arte.Impressa senza che debba necessariamente chiudere gli occhi la sagoma di Arianna sdraiata sul mio letto è chiara.
Ed era stanca. Molto stanca. Ha chiuso gli occhi e si è addormentata nentre io l'ho stretta forte a me.
Ho fatto anche la cazzata di fotografarla mentre raggiungeva l'orgasmo.
Dio ti prego, non farmi cadere in tentazione perché è la fine.Sono un condannato.
La sola che mi ha ridato amore è la sola che devo cancellare dalla mia vita.
Credo di esser arrivato ad una scelta.La ghigliottina farebbe meno male perché arriva senza lasciarti il tempo di respirare, ciò che invece ho in mente sarà molto crudele. Lento e stranziante, ma spero che sia il modo per riuscire a farmi odiare.
Non ho alternative.
Non sono capace di dirle che se ne deve andare.
Non glielo posso urlare che non merito nulla da questa terra.
Non posso rifiutare il suo aiuto senza un valido motivo.
Non voglio imporle il mio castigo.Merita di più di un uomo come me.
Saresti potuta arrivare prima mia dolce fanciulla. Chissà come sarebbe stato veder crescere in te un piccolo pancino, ma non è giusto infliggerti altri dispiaceri, non è giusto raccontarti bugie.
A te riserverò sempre il mio pensiero. Con la superbia impregnata nel tuo viso la sera e la fanciullezza morbida che hai al mattino.Esalterò il tuo carisma e la tua intelligenza e soprattutto la tua forza.
Sei forte che supererai anche questa. Tosta che se prima cadevi e ti rialzavi adesso riesci a barcollare senza cedere.
Sei più forte di me.
Sei più profonda di me che riesci a leggermi dentro come nemmeno mia madre riusciva a fare.Perdonami se potrai, anzi no odiami. Odiami con tutta te stessa. Odiamo che vorresti sputarmi in faccia. Urlami dietro quanto ti faccio schifo. Forse solo allora troverò pace.
Senza pensarci ancora prendo il cellulare nella tasca dei jeans e scorro fra i numeri della rubrica, prendo un lungo respiro di incoraggiamento e mi auguro che non risponda.
Uno
Due
Tre
Quattro
Pendonami amore mio.
"Pronto?"
"Ciao Silvia"
"Matteo quanto tempo, come stai?"
"Bene grazie, sai ti stavo pensando. Volevo chiederti se venerdì sera saresti libera "
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Il cuore d'Aria
Romanzi rosa / ChickLit• 𝗖𝗼𝗺𝗽𝗹𝗲𝘁𝗮 • Arianna, ragazza torinese, lavora presso una galleria d'arte e trascorre gran parte del suo tempo libero dipingendo. Orfana e delusa dalle esperienze passate, ha immagazzinato negli anni il dolore e la sofferenza sigillandoli er...