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"Pronto" il tono di voce cupo non promette nulla di buono

"Amore ma che fine hai fatto? Hai detto 10 minuti ma tra poco la pasta si fredda"

"Hai ragione amore mio. Aprimi il portone che sono sotto"

Corro ad aprirlo e riaggancio la chiamata, giro le due mandate e lo aspetto sull'uscio, arriva correndo su per le scale e arranca con il pento ansante

"Ciao" gli cingo le braccia al collo sorridendo quando mi solleva e mi trascina all'interno chiudendo con un calcio la porta

"Dio Aria quanto mi sei mancata" confessa

"No no aspetta ho bisogno di parlarti" provo a divincolarmi schiaffeggiandogli delicatamente le mani quando intuisco le sue intenzioni

"Sì invece" continua iniziando a spogliarmi "ho bisogno di sentirmi finalmente a casa" borbotta prendendo ad assalto il mio collo

"No amore, dobbiamo parlare seriamente" uso entrambe le mani per scrollarmelo di dosso

"Non puoi aspettare?"si passa le dita fra i capelli spostando alcune ciocche all'indietro e punta l'attenzione percorrendo il mio corpo quasi del tutto nudo

E poi finalmente giunge ai miei occhi

Che c'è amore mio? Perché sono stanchi e arrossati? che ti succede? sono persi e abbandonati

Il cuore mi si ringringisce nel petto

"Sei a casa" unisco i nostri corpi sfiorandogli il capo "ma dobbiamo parlare amore" gli sussurro sotto il naso

Gli stringo la mano e lo invito a seguirmi fino al divano dove mi accomodo piegando le gambe

Ristrofinito le mani sulle cosce, mordicchio l'unghia del pollice, annaspo ossigeno.

Mi pare di avere il potere per far scoppiare una guerra

"Ho conosciuto Gabriela" inizio, solleva la testa assottigliando gli occhi

"Venne una volta in galleria ma pensavo fosse soltanto un caso. Questo pomeriggio ci siamo incrociate in centro. Lei lo sa chi sono Matteo" non è una domanda la mia, ma gli lascio comunque il tempo per metabolizzare

"Gliene hai parlato tu?" proseguo speranzosa

Nega scuotendo la testa e abbassa gli occhi illuminati da lacrime

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Nega scuotendo la testa e abbassa gli occhi illuminati da lacrime

"E come fa, lei... insomma.." provo a trovare un nesso logico "mi ha seguita, ci ha seguiti?"

Si schiarisce la voce e asciuga frettolosamente le lacrime che solcano le guancie ricoperte da un filo di barba incolta

"Ha... ha guardato nel mio cellulare"

Tac.
Si è rotto
Cosa?
Fa male
Chi?
Eccole
Dove?
Le lacrime
Papà? Con lei?
Insieme

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