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"Allora, di questa mi piace il letto ma non i comodini e di questa l'armadio e il comò. Tu che dici?" "Elena sono identiche praticamente, ma chiediamo se è possibile disporle come vuoi tu no?" le consiglio con un alzata di spalle

Continua a stringersi il mento fra il pollice e l'indice passando in rassegna i vari mobili bianchi

Siamo chiuse in questo grande magazzino da ore ormai ed è sempre la stessa storia: è insoddisfatta su tutto.

Non riusciremo mai a venirne a capo e solo dio sa cosa non potrebbe succedere se un giorno dovesse cercare l'abito da sposa.

"Uffa Ari. Non lo so" sbuffa ad un tratto spazientita, la blocco per le spalle e la guardo negli occhi

"Ti proibisco di avere una crisi" sentenzio "è una camera da letto Ele, sono mobili. Se non ti piacciono questi ne troveremo altri, va bene?"
Rilascia tutto il fiato che teneva in gola e si rilassa visibilmente "lo so, lo so" protesta "ma ho un casino in testa Ari che non hai idea" elimino lo spazio che ci divide e la invito a stringersi sul mio corpo "stai tranquilla" le sussurro fra i capelli accarezzandoli "sei tu la roccia fra le due. Non mi crollare per queste fesserie"

"Ti devo chiedere una cosa" continuo mentre lei mi guarda in viso "ti ricordi il nostro professore di storia dell'arte?"
"Chi? Mr Darcy" sghignazza "come potrei dimenticarmene. Ti piaceva" prosegue afferrandomi per il gomito "ti ricordi di preciso quando origliammo la telefonata?" "Non molto nitidamente, ma ricordo che era furioso e parlava con una donna, la moglie forse"

"Ti ricordi che le disse qualcosa tipo come fai ad esserne tanto sicura? Come potrò mai dirglielo a lui?"

"Sì, questo lo ricordo Ari, mi avevi costretta a rimanere dopo la fine delle lezioni. Ma cosa c'entra adesso?"

"Una settimana dopo mi confessò di aver combinato una cosa imperdonabile, che avrebbe ferito tutte le persone che lo amavano e poi sparì" spiego "chissà che fine ha fatto, l'hai rivisto?" "No, no, e non so nemmeno dove possa essere adesso, purtroppo, ma se ti dicessi che Matteo di cognome fa Bianchi aggiungerei un tassello importante, no?"

Gli occhi della mia amica da prima tranquilli si dilatano nelle orbite, inchiodando i piedi sul pavimento "chiudi la bocca Ele, ti entreranno i moscerini" ironizzo "ma cosa stai dicendo?" continua dubbiosa "quello che hai sentito. Sarà che sono attratta dagli uomini di quella famiglia ma ho la certezza che quello che sto dicendo è reale"

"Mi capita spesso di fare un incubo Ele" le dico improvvisamente seria. All'inizio gli davo poco conto ma adesso non più" sprofondo le mani nelle tasche del cappotto
"Vieni andiamo fuori, i mobili potranno aspettare", con passo svelto mi trascina per la mano.

"Dicevi" incalza una volta accomodate in un chiosco ed aver ordinato due caffè

"Non giudicarmi e non prendermi per pazza ma.. sogno spesso di fare un bagno in un lago. Sono da sola. Entro nelle acque piano piano e poi mi immergo completamente . Davanti agli occhi mi si para Matteo stretto al collo da delle mani, ma non vedo di chi, che mi chiede aiuto guardandomi ed in concomitanza il pianto isterico di un bambino" confesso tutto d'un fiato

"Mamma mia" bisbiglia abbanandosi sulla sedia "E tu credi che possa c'entrare con la storia di Darcy?" si accerta scioccata dalla mia rivelazione

"Devo appurare Ele e Chiara al momento non mi è d'aiuto, oggi mi ha detto due parole. Per carità ne sono molto felice ma..."

"E parlarne con lui?"

"Ci ho pensato ma non so cosa fare. In realtà ho una paura fottuta di rovinare tutto ciò che stiamo riuscendo a crearci. Continuerò con Chiara finché le forze me lo permetteranno"

Il cuore d'Aria  Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora