Capitolo 2

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Io e Jeneviev vediamo il bidello dall'altra parte della stanza.
J:< Forse non c'è il prof rompi palle >
A:< Speriamo >
Ci avviciniamo al bidello.
J:< Il prof Miller? >
A:< Fa che non ci sia, fa che non ci sia > dico sottovoce
Bidello:< Non c'è, è stato male all'ultimo secondo >
<Evvai> diciamo all'unisono.
J:< Forza andiamo a sederci Adeline >
Mi guardo in torno, passo in rassegna banco per banco, vedendo le solite facce che vedo da due anni se non di più. Ad un certo punto mi fermo su un viso che non ho mai visto, è splendido, meraviglioso, disumano, è perfetto, con i suoi occhi blu intenso come l'oceano, in cui vorrei tuffarmi dentro, senza nemmeno conoscerli. Per non parlare dei suoi magnifici capelli. Biondi e splendenti, i raggi del sole che arrivano dalla finestra ci danzano intorno. Mentre io lo contemplo il ragazzo si gira verso di me. Stacco subito i miei occhi da lui un po' imbarazzata, ma anche dispiaciuta.
J:< ehi mi hai sentita? >
A:< È? Cosa? >
J:< Ti ho chiesto se va bene se ci mettiamo qui davanti, dato che il nostro solito posto è occupato dal figo di turno >
A:<COSA? > urlo < Ci ha preso il posto? Non se ne parla proprio, quel posto è sacro per noi. Ci penso io >
Vado dal ragazzo nuovo.
A: < ehi ciao >
Ragazzo: < No >
A:< Cosa no? >
Il ragazzo sbuffa: < Non ti lascio il posto libero per te e la tua amica >
A: < Come sapevi che... >
Ragazzo:< Non siamo ancora così tanto in confidenza da parlare così apertamente, ma ci arriveremo > fa un sorriso bellissimo e magnetico.
Rimango un po' stupita e imbambolata.
Ragazzo:< Allora ti siedi? >
A:< Cosa? >
Ragazzo:< Non sai come si fa? Allora ti avvicini a questa sedia accanto a me, la sposti verso l'esterno, metti il tuo dolce fondoschiena sulla superficie piana della sedia e metti le gambe sotto il banco, capito? >
Faccio sì con la testa, anche se non ho seguito molto il discorso e senza volerlo mi ritrovo seduta sulla sedia vicino al ragazzo nuovo.

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