Capitolo 51

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Uriel deve farsi per forza di qualcosa. Da cosa è dipendente? Eroina? Cocaina? Dalla Yaba? Forse è più appropriata dato che si tratta della droga della pazzia e questo è davvero tanto squilibrato. Come gli viene in mente di fare una cosa così malata? Questo non ci sta proprio con la testa.
U:< Allora? Attendo > mi desta dalle mie riflessioni il ragazzo ancora troppo vicino per i miei gusti. Beh devo dire però che sono stata io ad avvicinarmi troppo per prima, ma mi ha fatto incazzare e non poco.
A:< Allora sei malato, è ufficiale > mi lascio sfuggire senza alcun ritegno. Lui ride come se avessi fatto la battuta più divertente del mondo. Ridere sempre fa parte del repertorio dei cattivi? È scritto nel manuale?
U:< Guarda che se non scegli le ucciderò entrambe proprio davanti ai tuoi occhi > mi sussurra all'altezza del mio orecchio con voce profonda e divertita. Questa frase mi provoca dei brividi lungo la spina dorsale, ma non di piacere, di puro terrore.
Come può pretendere che io scelga chi tenere in vita e chi no, è da pazzi, non posso, non voglio avere sulla coscienza la morte, il sangue di qualcuno, è fuori discussione.
C:< STAI LONTANO DA LEI >
In qualche modo a me sconosciuto Castiel riesce a liberarsi degli ammassi di pietra e a raggiungerci per mettere le mani addosso al fratello.
Lo allontana da me, poi gli tira un pugno in pieno viso che fa barcollare appena Uriel, ma non gli fa perdere l'equilibrio del tutto nonostante fosse molto forte. Uriel si riprende subito e inizia a combattere contro Castiel, ma lo scontro dura poco e purtroppo il mio angelo finisce scagliato contro il muro dall'altra parte della stanza.
Subito dopo il mostro torna da me senza un graffio o il fiatone e mi solleva da terra per il collo senza sconporsi minimamente.
U:< SCEGLI ORA > la sua voce si è fatta severa e impaziente. Fine dei giochi, da sul serio.
Sta stringendo decisamente troppo, ancora un po' e non riuscirò a respirare.
Sicuramente ora non riesco a parlare e ho iniziato a introdurre ossigeno dentro il mio corpo tramite la bocca, facendo anche dei boccheggi.
Ju:< Perché non scegli tu, Uriel? >
Una palla infuocata passa vicino a noi, ma non ci sfiora per un millimetro.
U:< Oh piccola iride, mi hai mancato, beh dopotutto lo sappiamo tutti che sei quella che ha meno mira tra noi > sorride divertito. L'arricciamento delle labbra è tornato.
Ju:< Non sottovalutare la mia palla infuocata, perché non manca mai il bersaglio > detto ciò vedo Uriel che si irrigidisce di colpo mollando la presa sul mio collo. Io di conseguenza, senza la sua presa a tenermi sollevata cado a terra. Beh ho fatto un volo peggiore quando ho incontrato Eather.
Ju:< MAI SOTTOVALUTARE I MEI POTERI, STRONZO > si avvicina Julia aiutandomi ad alzarmi.
Ho capito cosa è successo: in pratica il fuoco è tornato indietro e dato che era indirizzato ad Uriel, lo ha colpito alle spalle. Figo, mi piace.
Ci passano davanti Azazel e Brent e sollevano Uriel in modo che Naomi possa guardarlo dritto negli occhi. Gli ammassi di sassi sono stati distrutti definitivamente dato che sono tutti scomparsi.
C'è una cosa che non riesco a capire però: come mai Uriel sorride ancora? Sta per essere sconfitto, dovrebbe essere arrabbiato, anzi infuriato, perché sorride?
L'angelo biondo mette due dita sulla fronte dello sconfitto. Noto che le bruciature procurate dalla palla infuocata di Julia stanno scomparendo lasciando posto a una pelle liscia e senza imperfezioni. Perché dovrebbe guarirlo così in fretta? È un dannato bastardo, perché lo fa?
U:< Sei sempre gentilissima, Naomi > ridacchia lui.
N:< Tra poco vedrai il motivo per cui l'ho fatto e non mi troverai più tanto gentile > dopo questa rivelazione di Naomi però Uriel continua a sorridere, per nulla spaventato. Cosa ha in mente la bionda?
Volchitsa nel frattempo ha fatto svegliare con un incantesimo, forse di guarigione o qualcosa del genere, Jeneviev e Madeline.
J/M:< Cosa diamine è successo? > chiedono nello stesso momento le due vittime di un gioco crudele. Io corro subito ad abbracciarle sollevata per il fatto che non ho devuto rinunciare a nessuna delle due. Non lo avrei mai superato altrimenti. Per fortuna stanno bene, sono vive e vegete, immagino anche un po' confuse.
Loro ricambiano il mio abbraccio e io non potrei essere più felice.
A:< Vi racconterò tutt... >
V:< Meglio di no > mi interrompe Volchitsa.
"Devono dimenticare" afferma la rossa nella mia mente.
Detto ciò mi scansa con delicatezza dalle due ragazze e mette la mano destra su mia sorella e la mano sinistra sulla mia amica.
So già che non dovrò mai rievocare questi ricordi con loro due nei dintorni. Finito l'incantesimo spariscono dal mio campo visivo.
A:< Che è successo? Dove sono? > domando confusa.
C:< Le ha fatte tornare a casa, ora si sveglieranno a letto e non ricorderanno niente di quello che è successo qui, penseranno solo di aver dormito troppo >
Mi volto e mi ritrovo davanti Castiel, per fortuna sta bene anche lui. Gli salto in braccio, lui prontamente mi prende e mi bacia.
U:< Che scena davvero commovente, non potevate aspettare di essere soli, non vorrei vomitare > commenta Uriel. Ma è mai possibile che deve sempre rompere i coglioni? È un hobby per lui?
Castiel guarda Naomi e lei annuisce. Si volta verso il nulla e con un movimento fluido della mano fa comparire una porta dal nulla. Che cosa è?
C:< Lei ha appena fatto comparire una delle porte che conducono in purgatorio > mi spiega il mio ragazzo. Deve essere questa cosa che nessuno poteva fare a parte Naomi.
Guardo il volto di Uriel e non è ancora spaventato, sorride sempre, ma da quel che ricordo l'angelo biondo mi aveva detto che lì dentro ci sono i Leviatani e che mangiano e uccidono gli angeli, non ha paura di morire?
C:< Perché sorridi ancora? Sai cosa ti aspetta > chiede meravigliato Castiel al fratello che tra non molto farà una brutta fine.
U:< Beh vedi è divertente il fatto che pensate di aver vinto, perché vedi io ho predisposto anche un piano B, più brutto per la tua ragazza del piano A, non vedo l'ora che ne veniate a conoscenza, anche se sarà troppo tardi > ride lui, anche dopo che Castiel lo ha spinto dentro il purgatorio e ha chiuso la porta la sua risata macabra e maniacale riecheggiava ancora nella stanza, nella mia testa.

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