Capitolo 14

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Arrivata in classe mi siedo al mio posto, Nicholas non era ancora arrivato. Strano è sempre in anticipo. Va beh avrà avuto un imprevisto o quando è suonata la sveglia l'ha spenta e si è girato dall'altra parte. Se lo può permettere, è un genio a scuola in tutte le materie, quindi se si assenta non fa differenza per le sue medie scolastiche. Magari è uno fissato che non deve mai fare assenze, io pagherei oro per stare a casa malata, ma niente, sono una sfigata del cazzo che non ha mai l'influenza. Non è giusto. Destino crudele, un'altra volta. Prima il sogno ora le malattie e poi cosa? Che magari non mi fidanzerò ufficialmente con Nicholas? Questo non lo accetterei per niente.
N:< Ciao raggio di sole >
Alzo lo sguardo e fisso intensamente il ragazzo che ha interrotto il flusso dei miei pensieri.
A:< Ciao meraviglia >
N:< Mi piace questo soprannome, ne hai sempre uno nuovo per me eh? >
A:< Certo io ho la laurea certificata mica come quella brutta copia di me >
N:< Copia di te? >
A:< Si beh ho fatto un sogno e... >
N:< Hai sognato me con una principessa identica a te vero? >
A:< Si, ma come fai a saperlo? >
N:< Me lo ha detto Jeneviev prima > dice con tono serio. Era impossibile questo, primo lei non c'era, ha la febbre, fortunata lei, e secondo non le ho detto ancora niente, visto che il sogno l'ho fatto appena sette ore fa.
A:< Perché mi stai mentendo? >
N:< Io non ti sto dicendo bugie > dice mordicchiandosi il labbro inferiore e spostando lo sguardo da una parte all'altra dell'aula facendo attenzione a non incontrare il mio sguardo.
A:< Si invece >
N:< Senti a volte mi capita di parlare con te di cose che non dovrebbero uscire dalla mia bocca con voi esseri umani, quindi facciamo finta di niente, ok? >
A:< Ecco l'hai rifatto >
N:< Cosa? >
A:< Pensi che io non sia degna della tua fiducia, di conseguenza non mi racconti chi sei in realtà >
N:< Non è vero, io non ti racc...>
Gli metto l'indice sulle labbra per zittirlo.
A:< Non sprecare fiato Nicholas, ammesso e non concesso che questo sia il tuo vero nome >
Lo fisso negli occhi cercando di non perdermi dentro.
Mi alzo e vado a sedermi vicino alla finestra, nel banco vuoto dove non c'è mai nessuno.
Passano le prime due ore di latino e filosofia. Finalmente inizia l'intervallo.
Prof:< Mi raccomando ragazzi, studiate per la verifica di giovedì >
Verifica? Aspetta che? Oddio non sono stata attenta, non ho preso appunti e come se non bastasse è l'ultima lezione di filosofia prima di giovedì. Sono fottuta.
N:< Problemi? >
A:< Io? Problemi? Ma figurati >
Mi fissa alzando un sopracciglio.
A:< Ok, non sono stata attenta e quindi nella verifica prenderò un non classificabile >
N:< No beh se scrivi il tuo nome e cognome con classe e data prendi uno >
A:< Questo si che alzerà la mia media >
N:< Dai dopo scuola vieni da me e ti aggiorno io su tutto ciò che ci sarà nella verifica >
A:< Io mi continuo a domandare perché vieni a scuola se sai tutto >
N:< Per rinfrescare la memoria > sorride in modo furbo.
A:< Questo spiega molte cose >
Ridiamo entrambi.
Dopo scuola vado a casa per prendere il quaderno di filosofia, ovviamente lo avevo dimenticato.
Vado verso la porta d'uscita e noto un post-it appiccicato alla maniglia. Non l'avevo visto prima, forse a causa della fretta. Lo prendo e lo ficco nel quaderno di filosofia senza leggerlo. Corro sotto, dove c'è Nicholas che mi aspetta con la sua fantastica moto nera.
A:< Ok ci sono >
N:< Non ci speravo più >
A:< Ehi ho fatto veloce >
Sventola la mano in aria facendo il gesto più o meno.
Mi passa il casco e andiamo a casa sua.
N:< Allora noi ci mettiamo sul tavolo in cucina, così se hai fame puoi svuotare il frigorifero >
A:< Ah non ci hai messo la catena con il lucchetto in torno? >
N:< Per adesso no, vediamo come si svolge il pomeriggio, al massimo lo metterò la prossima volta > sorride.
Va a prendere il computer e torna da me.
A:< A cosa ci serve l'aggeggio elettronico? >
N:< Per ascoltare un po' di musica mentre studiamo >
A:< Anche tu mentre fai i compiti ti rilassi così? >
N:< Assolutamente, così non mi stresso troppo la mente >
A:< Penso la stessa cosa >
N:< Scusami un secondo >
Appena sparisce dietro una porta che dà sul salotto io apro il quaderno. Rivedo il post-it e leggo "apri la mente". Cos'è? Una frase in codice? Mente, mente, mente...
A quel punto mi ricordo della capacità di Nicholas. Non vedendolo arrivare apro il computer e per fortuna non ci sono password. Accendo internet e cerco "telepatia". Mi escono risultati che non servono a niente, scorro con il mouse, ci sono film legati a questa capacità, stregoneria, niente di ché.
L'ultimo risultato riguarda angeli. Senza sapere bene il motivo schiaccio su quel link. Non so perché ma mi incuriosisce, sento qualcosa forse è proprio questo che cerco. Lo leggo.

"Secondo la Bibbia gli Angeli sono in grado di leggere nella mente, questo è uno dei doni che usano più spesso. La vittima all'inizio pensa di immaginarsi tutto, ma poi si rende conto che qualcuno gli è entrato nella testa. Può essere una cosa sia negativa che positiva. All'inizio possono essere sempre vantaggiose, ma poi può portarti alla pazzia, questo dipende sempre dalle intenzioni dell'Angelo"

Ok, inquietante come cosa. Volete davvero dirmi che il ragazzo più figo di tutti è un angelo? Avrebbe anche senso in effetti. Ma le ali dove sono? Non sarà mica un caduto vero? Gli hanno strappato la ali, adesso ha una cicatrice a V rovesciata come nel bacio dell'angelo caduto? No, avrà ancora le sue ali. Me lo sento.
Digito sulla tastiera del computer "come riconoscere un angelo". Ne schiaccio uno a caso. Leggo.

"Un modo facile per capire se una persona è un Angelo è interagire con le sue ali"

È? Cosa? Devo toccargli la schiena? E come faccio?
N:< Eccomi qui, cominciamo? >
Esco subito da Internet.
A:< Certo >
N:< Cosa stavi facendo? >
A:< Niente stavo guardando delle serie tv nuove da guardare >
N:< Ah e ne hai trovata una? >
A:< Si si chiama... the secret circle >
In realtà l'ho già vista.
N:< Bello, l'ho visto un po' di tempo fa, è fatto bene >
A:< Meno male. Iniziamo? >
Passiamo tutto il pomeriggio a fare filosofia e stranamente la stavo capendo, che bella cosa.
Finito mi accompagna alla porta di casa sua, si era offerto di portarmi con la moto, ma ho rifiutato, voglio pensare un po'.
N:< Ci vediamo domani Ad >
A:< Ok, Einstein >
Sorride e mi attira a sé per baciarmi. Mi dà un bacio a stampo e io in quel secondo ne approfitto per mettere la mia mano sotto la sua maglia, dove c'è la schiena. Sì stranamente ero abbastanza lucida da fare una cosa del genere, da ragionare. Non che il bacio non fosse fantastico, per carità era stupefacente, meglio di quello che mi aspettavo da Nicholas.
Appena gli metto la mano sulla schiena di irrigidisce e la prende.
N:< Buona notte Angelo >
A:< Sogni d'oro dottor Misteri >
Vedo che l'angolo destro della sua bocca si tira su.
Esco e mi avvio verso casa. Forse è davvero un angelo, non avrebbe reagito così se non avesse un segreto da nascondere. Ok, magari ha delle cicatrici ma se sa tutto di me sa perfettamente che io le adoro.
Arrivata a casa cerco di nuovo "come riconoscere un angelo" e clicco su un'altra pagina.

"Per avere altre prove guardare se, quando si arrabbia o prova emozioni forti, i suoi occhi brillano come due luci"

Mi viene un flash. Ma certo era successo all'inizio dell'anno, la notte che me lo sono ritrovato sotto e vedevo delle luci che corrispondevano a dove c'erano gli occhi. È un angelo, ne sono sicura.

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