Dopo avermi riaccompagnata a casa Castiel mi da un bacio a stampo e se ne va, dandomi la buona notte.
Entro in casa e mi precipito alla finestra che dà sul parcheggio del condominio, dove c'è ancora Castiel. Sta salendo sul suo mezzo di trasporto e tra poco partirà, prima però si gira verso di me e mi saluta con un cenno della mano e un bellissimo sorriso, come sempre. Io lo saluto con la mano e quando mette in moto ed esce dal mio campo visivo mi butto sul letto. Sono troppo felice. Non riuscirò mai ad andare a dormire, ho troppa adrenalina in corpo.
Mi reco in cucina e prendo qualcosa da sgranocchiare, tanto per passare il tempo. Tra poco in un modo o nell'altro dovrò mettermi sotto le coperte perché altrimenti domani a scuola avrò due occhiaie enormi che non potrò nascondere nemmeno con il correttore o il fondotinta.
Mangio qualche patatine mentre guardo un film su Netflix al computer, nella speranza che Morfeo mi chiami tra le sue braccia.
Verso le 2 di notte decido di spegnere tutto e mettermi a dormire.
Dopo poco per fortuna mi addormento, anche se dormirò solo quattro ore.
Faccio un sogno, che cosa originale per me.
Mi trovo in un prato, molto verde, troppo verde per i miei gusti. A pensarci bene sembra quello che ho sognato al matrimonio di Naomi. Forse sono in Paradiso.
Per la prima volta sento delle emozioni: amore, felicità, ma anche noia e voglia di fuggire. Forse ci sono più persone in questo sogno.
Guardo un po' in giro e noto una ragazza bionda, con i boccoli, indossa un vestito rosa confetto molto corto e attillato. Direi molto provocante per un ragazzo. Ha un sorriso proprio da Barbie, un colorito di pelle perfetto e abbronzato al punto giusto, occhi azzurri e grandi, naso leggermente all'insù. Di corporatura è alta e snella. Sembra una modella australiana.
Di fronte a lei c'è un ragazzo di spalle. Biondo anche lui. Vestito con una maglietta nera, un paio di jeans e scarpe da ginnastica ai piedi. Dal fisico mi ricorda molto qualcuno: Castiel.
Mi avvicino a loro, mi reco verso la bionda, più precisamente alle sue spalle e noto effettivamente che il ragazzo è il mio fidanzato da qualche ora.
Ripasso lo sguardo sulla bambola di turno e secondo me questa sorride troppo e si tocca i capelli ogni tre per due. Ci sta provando spudoratamente, anche perché si sta morendo il labbro inferiore.
Ehi tesoro spostati, seduta stante.
La rabbia, e mio malgrado, anche la gelosia prendono possesso del mio corpo.
Spalanco gli occhi e mi ritrovo nel letto.
Mi siedo un attimo sul letto e mi passo le mani sulla faccia.
Dopo poco suona la sveglia.
Mi preparo per andare a scuola e molto assonnata esco di casa senza fare colazione.
Inizio ad incamminarmi guardando il marciapiede.
Improvvisamente una mano mi stringe il collo e mi solleva dal suolo, dato che non sento più niente sotto i piedi.
Guardo chi è il mio assalitori e sbarro gli occhi. Davanti a me c'è la Barbie del sogno. La prima cosa che noto sono le sue ali dalle piume bianche dietro la schiena. Poi la sua espressione dura e arrabbiata.
< Tu piccola lurida troia, chi diavolo ti credi di essere per permetterti di rubare il mio Castiel? > afferma la ragazza con una voce a metà tra l'incazzatura e il complesso di superiorità.
Ehi bella solo perché sei un angelo non vuol dire che sei superiore, precisiamo.
Glielo direi anche in faccia se solo riuscissi a parlare. Mi sta stringendo troppo il collo, non riesco a respirare. Boccheggio un po' ma lei non ha alcuna intenzione di lasciare la presa.
Decido allora di far in modo che mi lasci in un modo o nell'altro, così il mio istinto umano di sopravvivenza prende il sopravvento. Le tiro un pugno dritto sullo stomaco e lei sicuramente non se lo aspettava dato che molla la presa e mi lascia cadere. Atterro sulla strada, isolata per fortuna perché altrimenti ci avrei rimesso la vita, di faccia. Che dolore.
Mi rialzo ugualmente e inizio a correre.
< MOSSA SBAGLIATA RAGAZZINA > grida dietro di me.
Io non mi giro nemmeno, continuo a correre.
In quel momento passa una macchina che per poco non mi tira sotto, si ferma a un millimetro dalle mie gambe. Ma guarda dove vai cazzo. Alzo la testa, dato che prima avevo lo sguardo basso e le mani sul parabrezza, e noto che al volante c'è Castiel con uno sguardo carico d'odio. Mi fa segno di salire e non me lo faccio ripetere due volte.
Appena salgo sul mezzo lui parte come un pazzo.
Arriviamo a scuola, ma non per entrarci, lo facciamo per incontrare gli altri.
A quanto pare Castiel li vede perché mi prende per il polso e mi trascina in una direzione del cortile.
C:< Heather è tornata > afferma con durezza e odio il mio ragazzo. Oddio è bellissimo dire che è il mio ragazzo finalmente.
Ecco come si chiama la pazza omicida.
Naomi si gira di scatto.
Na:< Cosa? > chiede allibita, però non sembra spaventata, piuttosto sembra stupita.
C:< Ha cercato di uccidere Adeline >
< Gelosa la piccola? > domanda Matt con tono provocatorio.
C:< Sta zitto Andras, non è il momento > ribatte Castiel. Wow è proprio furioso, prevedo lampi e fulmini all'orizzonte.
Ju:< Ok, andiamo a fermarla > propone Julia.
Alexia:< Wow, l'idea del secolo > fa la spiritosa.
Ju:< Hai un'idea migliore per caso? >
Alexia non risponde. Direi che non ha un altro piano.
Na:< Buona idea Julia >
C:< Allora andiamo e sbrighiamoci, ho altro da fare oggi > dice Castiel.
V:< Del tipo? > chiede Volchitsa.
C:< Tipo stare con la mia ragazza >
V:< Tu hai una ragazza? >
È così sconcertante la cosa?
A:< Sono io > alzo la mano per farmi notare.
Tutte le ragazze spalancano gli occhi e poi guardano Castiel con uno sguardo del tipo "ce l'hai fatta".
Si va beh passiamo oltre.
Subito dopo io e il mio ragazzo siamo in macchina, mentre gli altri ci seguono in volto. Anch'io voglio delle ali, sono fighissime.
A:< Come faremo a trovarla? >
C:< Lei troverà noi, basta andare in un posto isolato e che gli altri stiano in alto e siamo a posto >
A:< Okay >
Solo a me sembra che questo piano faccia acqua da tutte le parti?
Se è un angelo forte questa Heather ha anche la capacità di leggere la mente, quindi basta che legga i miei pensieri e sa tutto, come faccio ad impedirglielo?
C:< Devi pensare ad un pensiero felice o triste talmente forte da occupare tutti i tuoi pensieri >
Dopo aver sentito queste parole mi viene in mente la morte dei miei genitori e mi rattristo subito.
C:< Buona trovata >
Non era intenzionale però.
Ad un certo punto ci fermiamo e ci troviamo ai giardini isolati di Crystal. Non ci va mai nessuno, non è un posto interessante, anche se a me non dispiace.
Scendiamo dal mezzo e gli altri non sono ancora atterrati, rimarranno in cielo ancora un po'.
Sento qualcosa che mi tocca il polso, anzi qualcuno. Mi volto e vedo una figura completamente nera con gli occhi bianchi, tipo l'ombra di Peter Pan. E questa da dove esce. Cerco di divincolarmi e di togliere la sua mano dal mio braccio, ma la mia mano gli passa attraverso. Cosa? Ma stiamo scherzando?
A:< Castiel! > esclamo per attirare la sua attenzione.
H:< Amore mio, prova a fare un passo e la ammazzo >
Questa volta sento una mano stringermi il collo. Heather è dietro di me. Non di nuovo.
C:< Heather che cosa vuoi? > non lascia trasparire alcuna emozione.
H:< Un uccellino mi ha detto che ti sei fidanzato con una mortale, la cosa come ben saprai non mi è piaciuta affatto dato che stai con me > per poco non urlava.
Lei è fidanzata con lui? No, impossibile, vero? Non ci credo.
C:< Ancora con questa storia, basta Heather io non sono mai stato con te, devi smetterla di immaginarti le cose >
H:< Io non mi immagino le cose > ora ha un tono isterico, è pazza per caso? Tanto per sapere.
C:< Basta fare la bambina, lascia in pace Adeline > tende la mano verso di me.
H:< Lo farei ma nessuno può averti, perciò sono costretta ad ucciderla >
Detto ciò altre ombre spuntano dal terreno. Ma chi è questa? Una necromante?
H:< E tu sarai un po' indaffarato >
Le figure nere iniziano ad andare verso Castiel per distrarlo così da lasciar tempo alla pazza sclerata di fare il suo lavoretto. Mi chiedo davvero chi sia l'uccellino che ha detto a questa ragazza di me e Castiel. Secondo me di nome fa Uriel. Quel bastardo.
H:< Addio tesoro >
Io chiudo gli occhi aspettando un miracolo che grazie al cielo arriva.
Non sento più la mano dell'angelo stringere il mio collo, così mi giro e vedo Naomi.
Sì che bello. Sono salva, di nuovo, grazie a lei.
Na:< Direi che lo spettacolo può finire >
Lancia un urlo che mi costringe a tapparmi le orecchie, come a tutti gli altri. Doveva trattarsi di un grido sonico, dato che le ombre sono scomparse e Heather è a terra svenuta.
Ero a un passo dalla morte e sono riuscita a scamparla nuovamente per un pelo.
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Dream
FantasiUna ragazza di nome Adeline Allen di diciassette anni, che ha subito una tragedia da piccola, vive con la sorella maggiore Madeline. Queste due sorelle hanno una capacità molto speciale, che risale al 1492, ereditata dalla madre. Sono però in perico...