Capitolo 16

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Finita la scuola io e Jeneviev andiamo a casa sua.
Come sempre saluto sua madre e ce ne andiamo in camera della mia migliore amica di sopra.
Ci sistemiamo sul letto e iniziamo a parlare.
J:< Allora che vuoi fare oggi? >
A:< Sinceramente non lo so >
J:< Sai mi ha un po' stupito il fatto che tu mi abbia chiesto di stare insieme oggi >
A:< Perché? >
J:< Stai sempre con Nicholas oppure fili subito a casa, è da tanto che non facciamo qualcosa insieme e mi mancava moltissimo >
A:< Scusa se ti ho trascurato. Se vuoi andiamo a fare shopping, così mi faccio perdonare, che dici? >
J:< Va bene >
Scendiamo, diciamo alla madre di Jeneviev che andiamo a fare compere e ci incamminiamo verso il centro.
Entriamo in un negozio di abbigliamento, chiamato Fashion, con ragione anche, perché è davvero molto carino e i vestiti sono quasi sempre fantastici. Iniziamo a passare in rassegna tutto ciò che c'era: capi d'abbigliamento, accessori e scarpe. Tutto meraviglioso. Ci vivrei qui dentro, solo se mi cacciano dalla libreria. Non tradisco i libri.
Prendo una maglietta molto carina, bianca con le maniche lunghe, ma lascia le spalle scoperte. Ha un cuore al centro molto grande fatto con il pizzo dello stesso colore. Vado verso il camerino per provarla e mi scontro con qualcuno.
Ragazza 1:< Oh scusa mi dispiace tanto >
È una ragazza più o meno della mia età, bionda con gli occhi gialli, wow. Mai visti. Indossa una maglietta bianca a maniche corte, dei leggins neri e le Adidas bianche. È molto carina. È circa dieci centimetri più alta di me.
A:< Tranquilla, è colpa mia che sono un disastro >
Ragazza 1:< Ma figurati, sono io qui la casinista > mi sorride, sembra il sorriso di Nicholas, ci assomiglia un po'. Strana questa cosa.
Ragazzo 1:< Ehi amore hai fatto? >
Arriva un ragazzo alto più o meno come Nicholas, occhi e capelli neri e vestito con una maglietta e dei jeans sempre scuri. Penso che sia il suo colore preferito.
Ragazza 1:< Certo tesoro, possiamo andare >
Si rivolge a me.
Ragazza 1:< Scusami ancora, ci vediamo >
La saluto con la mano e vedo uscire entrambi.
Ok, davvero strana la somiglianza di lei con Nicholas.
J:< Ehi io ho preso una gonna fantastica, tu? >
A:< Io niente, sono povera, andiamo? >
J:< Va bene >
Usciamo.
A:< E ora? >
J:< Passeggiata al fresco >
Sbianco.
A:< Al fresco? Ma se ci sono zero gradi se siamo fortunate, che cosa dici? >
J:< Ehi fa bene passeggiare quando fa freddo >
A:< Si nel tuo cervello malato >
J:< Senti chi parla, la regina dei pazzi >
A:< Almeno io sono pazza per altre cosa, non voglio prendere la broncopolmonite, io spero solo in un raffreddore e basta, tanto per saltare due giorni di scuola >
J:< Ma se tu non ti ammali neanche se vai al Polo Nord in costume da bagno >
A:< Lo so, la vita è ingiusta accidenti >
In tanto camminiamo. Arriviamo ad una curva e con la mia fottuta fortuna vado a sbattere contro una ragazza. Alzo la testa e la guardo. Ha i capelli rossi con delle sfumature arancioni, gli occhi scuri e indossa un giubotto fantastico, rosso con il pelo dentro. Lo voglio anche io. È alta poco più di me.
Ragazza 2:< Ehi piccola fai più attenzione la prossima volta >
A:< Scusa mi dispiace tanto >
Ragazza 2:< Mai quanto a me >
Che caratterino, le sono solo andata addosso e non l'ho neanche fatta cadere, quindi cosa vuoi?
Ragazzo 2:< Tutto ok lupetta? >
Ragazza 2:< Si, ho solo fatto uno scontro con questa ragazza >
Ragazzo 2:< E sei caduta? >
Ragazza 2:< No no tranquillo >
Ma che è? Il terzo grado? Le sono solo andata addosso per sbaglio, ripeto per sbaglio. Non è mica la fine del mondo. Non ho la peste o la lebbra. Che cavolo.
E poi cos'è sta storia che oggi mi scontro con due ragazze entrambe fidanzare con dei gran fighi? Questa me la dovete spiegare. È una punizione divina vero? Mi vogliono far ricordare che io non sono più fidanzata, che la persona che amo mi ha allontanato?
Ragazza 2:< Sto aspettando? >
A:< Cosa il tram? >
Sento Jeneviev che trattiene una risata dietro di me.
Ragazza 2:< No le tue scuse >
A:< Hai la memoria corta? Te le ho già fatte >
Lei contrae la mascella e stringe i pugni, ok si sta innervonendo, ma io che centro? Niente.
Ragazza 2:< Non come si deve >
A:< E cosa devo fare prostrarmi e chiedere umilmente il tuo perdono? >
Ragazza 2:< Si e anche ringraziarmi per farti vivere >
Va bene, questa non ci sta con la testa.
Faccio per girarmi ma il ragazzo mi afferra il polso. Lo guardo in faccia. Ha i capelli neri e gli occhi azzurri. È altissimo, credo anche lui come Nicholas. Adesso che lo guardo bene anche lui assomiglia un po' a Nicholas. Cos'è sta storia? Riunione di famiglia?
Ragazzo 2:< Chiedile scusa subito tesoro e nessuno si farà male >
Ragazza 1:< Già, solo che se le fai qualcosa poi quello che si farà male sarai tu fratellino >
Mi giro e dietro Jeneviev vedo la ragazza del negozio. Ha gli occhi puntati sul ragazzo dagli occhi azzurri. Lui sbuffa e mi lascia il polso.
Ragazzo 2:< Comunque ce ne stavamo andando >
Ragazza 1:< Perfetto veniamo con voi, vero Sole mio? >
Ragazzo 1:< Certo Luna mia >
Sole? Luna? Wow vogliamo anche mettere cometa, asteroide, pianeta, nebulosa, buco nero, nana bianca, meteora, meteorite e via dicendo. Non lo so.
A quanto pare occhi azzurri e la sua ragazza non erano molto felici, ma Sole e Luna mi danno l'impressione di non volersi arrendere e quindi hanno perso la speranza gli altri.
Ragazza 1:< Scusateli, sono molto suscettibili >
Mi rivolge un sorriso stupendo e se ne vanno tutti e quattro.
J:< Va bene, stendiamo un velo pietoso e andiamo >
A:< Sono d'accordo >
Passeggiamo per non so quanto e arriviamo davanti a una casa abbandonata, non pensavo che qui ci fosse una casa abbandonata. È proprio mal concia. Sarebbe improponibile anche per uno spirito depresso.
Ad un certo punto sento delle risate davvero strane, sembra che uno stia per soffocare, non ridendo e fanno degli acuti le persone proprietarie delle risate. Rimango sconvolta. Dalla casa stanno uscendo due ragazze identiche, a parte per i vestiti, ma il colore è nero per entrambe. Saranno gemelle omozigote.
Hanno i capelli bianchi e gli occhi davvero strani, rossi da gatta.
Gemella 1:< Wow era davvero fantastica la cucina vero? >
Gemella 2:< Certo con tutte quelle crepe e ragnatele, divina >
Appena si accorgono di noi tornano serie.
Gemella 2:< E queste chi sono? >
Rimango esterrefatta. Guarda che siamo qui, chiedilo a noi. E poi l'educazione non è un optional.
Gemella 1:< Due stupide bambine umane curiose, niente di ché, si saranno perse >
Ci passano di fianco e una delle due mi dà una spallata e come se non bastasse poi fa finta di pulirsi il punto che è venuto a contatto con me. Ma come cazzo ti permetti? Brutta strega.
Faccio finta di niente, non ho voglia di litigare.
J:< La tua vita sta diventando troppo strana gioia mia? >
A:< Hai ragione >
J:< Caspita, mi hai dato ragione, vado subito a segnarlo sul calendario >
A:< Prendimi pure in giro, vedremo poi quando sarai da sola senza di me >
J:< Nooooooo ti prego non farlo questo, so che mi vuoi troppo bene per piantarmi in asso forever >
A:< Forse > faccio un sorrisetto da cattiva ragazza.

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