Capitolo 23

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Mi sveglio su un prato. Mi sento tutta la faccia bagnata, ho pianto, oppure qualcuno mi ha versato lacrime addosso. Fisso il cielo. È buio. Che giorno è? Non lo ricordo. Mi metto seduta e inizio a pensare. Ma certo. Ero con Nicholas, quando ho capito che lui ha ucciso i miei genitori sono corsa via, lontano da lui. Lui però mi ha raggiunta. Ha cercato di farmi guardare i suoi occhi, ma io mi opponevo, non volevo cadere sotto il suo incantesimo. Non volevo assolutamente perdermi nei suoi occhi. Allora mi sono liberata per un attimo di lui correndo ancora e ancora. Sono arrivata su questo prato e con la maestria che mi ritrovo inciampo. Voi direte: magari c'era un ramo, anche solo un rametto in 1000 metri quadri di giardino e io l'ho beccato, ma no, vi sbagliare di grosso. Sono inciampata sul mio piede. Sì, avete capito benissimo. Vi state imbarazzando per me? Non lo fate, ci sono abbituata alle figure di merda. Comunque sono caduta a pancia in giù, Nicholas mi ha raggiunta di nuovo e mi ha girato, per costringermi a guardarlo. Io mi sono dimenata come un animale in gabbia senza successo. Anzi uno sì, l'ho fatto piangere. Il problema è che poi mi sono messa a piangere anche io. Ecco perché ho il viso bagnato. Ho pianto e mi hanno pianto addosso. Le teorie erano giuste entrambi. Non so però come mi sono addormentata. Mi alzo in piedi per guardarmi per bene intorno. Non c'è nessuno. Sono sola, totalmente. Oddio sono morta? Sono all'inferno? No aspetta se questo è l'inferno non avrebbe molto senso, ok sono da sola, ma è troppo piacevole. Ci sono gli alberi, il cielo stellato, sono cose che io adoro. Allora sono in Paradiso. No nemmeno. È troppo poco, non c'è cibo e non c'è Jeneviev, o comunque una sua proiezione del mio cervello. Sono in Purgatorio. No, non sto facendo niente. Se il Purgatorio è davvero come dice Dante Allighieri, cioè che è come un gioco a livelli in cui devi impegnarti moltissimo e soprattutto pentirti, non è il mio caso. Anche perché io non mi pento mai. Va bene, forse una volta o due.
I:< Ragazzina non sei né all'Inferno né in Paradiso né in Purgatorio, troppo freddo per il primo, troppo in basso per il secondo e troppo tranquillo per il terzo. Sai in Purgatorio ci sono i Leviatani. Creature davvero orribili, il primo, Aracnos, assomiglia ad un ragno. Pensa che è anche il primo figlio di Dio, esiste anche da prima degli angeli, di qualche giorno umano però, pazzesco vero? Era un esperimento. Fallito ovviamente. Diciamo che si è rifatto con gli angeli, anche se una poteva risparmiarsela. Sai di chi sto parlando? Della madre dell'anno, no anzi del secolo >
Il ragazzo è alto, ma non come Nicholas, sarà 1.88, ha i capelli castano chiaro chiaro e gli occhi scuri. Indossa un cappotto nero aperto con il colletto alzato, sotto una maglietta bordeaux, dei jeans con il risvoltino sopra la caviglia e le dottor Martins dello stesso colore della t-shirt. Figo. È lo stesso ragazzo che ho visto nel sogno, Isaac mi pare.
A:< Cassandra? >
I:< Sì lei, ma non è il suo vero nome >
A:< Sì lo so, è il nome della figlia >
I:< Ah ho capito, tu sei quella che ci spiava attraverso il sogno, vero? >
A:< In carne e ossa. Perché ce l'hai tanto con lei? >
I:< Non lo so di preciso, forse perché avendo il leone entrambi come animale sacro dobbiamo odiarci, non lo so >
A:< Allora non ha senso avercela con lei, è la madre della persona che ami di più, lei non è tanto diversa, sai come si dice tale madre tale figlia >
I:< Si beh può essere >
A:< E poi la tua ragione di odio non ha senso, se ragioni così dovresti odiare anche la figlia >
I:< Con lei è diverso, essendo uguali, due leoni bianchi c'è l'istinto di protezione >
A:< Allora non c'è proprio ragione per cui tu debba avercela con Cassandra >
I:< Sei intelligente ragazzina, forse hai ragione >
A:< Posso farti una domanda? >
I:< Fammi la domanda e vedrò >
A:< Tu cosa sei? >
I:< Un iride tesoro >
A:< E sei imparentato con? >
I:< Con tutti >
A:< Sì ok, ma sei fratello di chi? >
I:< Ah, fratello gemello di Malia e un altro che non conosci, per adesso >
A:< Speravo ti sfuggisse il suo vero nome >
I:< Sono molto attento a certe cose e poi gli ordini sono ordini >
A:< Questo lo vuole Cassandra senior >
I:< E allora? >
A:< Allora stai eseguendo gli ordini della persona che odi >
I:< È pericolosa se si arrabbia, sai è più potente di Dio, come Malia >
A:< Ah, questo spiega molte cose >
N:< Ti sei ripresa finalmente >
Mi giro e vedo Nicholas con i capelli spettinati e vedo dall'espressione che ha che è distrutto. Fa qualche passo verso di me, ma io indietreggio.
A:< Non ti avvicinare a me >
N:< Non sono stato io Angelo devi credermi >
A:< Hai detto che per espiare le tue colpe devi fare così, quindi è abbastanza ovvio che sei stato tu no? >
N:< Ho anche detto che mi ero stancato >
A:< Si, ma questa è la scusa sul perché non hai ucciso me e mia sorella >
N:< Perché dovrei mentirti >
A:< Non so dimmelo tu >
I:< Le ragioni potrebbero essere tante. Per rubare il tuo potere che ha dato lui alla tua antenata, per ottenere la tua fiducia e poi pugnalarti, questo è davvero un brutto modo di uccidere, per farti dire qualcosa che a lui serve >
A:< Ti serve qualcosa? >
N:< Si è vero, mi serve una cosa >
A:< Cosa? >
N:< Il tuo amore Adeline, il tuo amore >
A:< PIANTALA DI MENTIRMI. TI PIACE VEDERMI SOFFRIRE? > inizio a piangere. Accidenti a me, accidenti a queste lacrime, accidenti al mio essere debole.
N:< TI SBAGLI, VEDERTI SOFFRIRE FA SOFFRIRE ANCHE ME >
I:< Questo è vero >
A:< Come fai a dirlo? >
I:< Lo vedo nei suoi occhi, non ho bisogno dei miei poteri, ma solo di un cuore innamorato. Lui prova per te quello che io provo per Cassie. Lui non ha ucciso i tuoi genitori, prima è stato abbagliato da te >
A:< Se non è stato lui chi è stato? >
I:< E io che ne so, dovrei leggergli nella mente >
R:< Risparmia le forze, confesso >
Richard si mette una mano sul cuore e abbassa la testa con un'espressione dispiaciuta. Chiaramente è finta. Si avvicina a me.
R:< Confesso di aver ucciso io i tuoi genitori >
Lo guardo con odio.
A:< PERCHÉ ALLORA NON HAI FINITO IL LAVORO? >
Nicholas si è spostato al mio fianco e mi tiene la mano. Io me ne accorgo appena. In questo momento penso solo a come uccidere Richard, anche se non si può.
R:< Amore io ho soltanto fatto quello che avrebbe dovuto fare Nicholas, come ha detto l'iride di turno lui è stato abbagliato prima da te, così non ha voluto fare niente, allora l'ho fatto io per salvargli il culo. Stavo per ammazzare anche te e tua sorella, ma Nicholas vi ha portate via prima che potessi farlo. Non vi ho più trovate fino a qualche mese fa >
A:< BRUTTO STRONZO BASTARDO IO TI DISINTEGRO >
R:< E come gioia, non puoi fare niente >
Inizio ad avere caldo, sento il sangue ribollirmi nelle vene. Mi volto verso Nicholas e vedo che nella tasca interna della giacca ha la sua freccia speciale. La prendo velocemente in modo che lui non mi possa fermare e vado verso Richard. Lui non ha nemmeno il tempo di dire beh che io gli ho già ficcato nella gamba destra l'arma. La estraggo. Vorrei tanto ficcargliela nel cuore, ma lui è già sparito. Vaffanculo.

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