Guardo l'orologio che porto al polso come se avessi un tic nervoso, in realtà non sto più nella pelle, oggi rivedrò dopo settimane il mio angelo. Sono emozionata.
Sento il suono delle ali che sbattono e alzo gli occhi al cielo e lo vedo. È ancora più bello se possibile, i capelli biondi tutti in ordine, neanche un ciuffo fuori posto, gli occhi ancora più profondi con indosso dei jeans e una camicia bianca con le maniche tirate su fino ai gomiti che lasciava intravedere i suoi muscoli scolpiti. Una visione.
A:< Ecco a voi signori e signore il ritardatario > ridacchia andando verso di lui quando è atterrato tra noi comuni mortali.
C:< Attenzione amore mio, stai parlando con un Serafino > sorride avvicinandosi ancora di più a me, iniziando a massaggiarmi le spalle.
Faccio una faccia un po' dispiaciuta e abbasso la testa guardando il cemento sotto i nostri piedi.
A:< Allora non potrai più essere il mio angelo custode > sussurro ma sicuramente lui ha sentito benissimo.
C:< Ho chiesto di essere un Serafino terreno, non celeste, solo per te Angelo > mi costringe a guardarlo negli occhi e questo mi solleva, vuol dire che non dovrà andarsene via da me per sempre, anzi dovrà rimanere sulla terra.
A:< Questo significa... >
C:< Che ho gli stessi poteri di un Serafino celeste, ma non starò in cielo, bensì sulla terra e potrò stare con la ragazza che amo >
A:< Wow, ragazza fortunata > sorriso raggiante.
C:< Mai quanto me, amore >
Mi bacia con molta passione procurando i brividi di piacere su tutto il mio corpo. Io ricambio e gli allaccio le braccia al collo e lui mette le sue sui miei fianchi.
Ormai è passato un mese da quando ci siamo sbarazzati di Uriel e devo dire che non ne sento affatto la mancanza, tutt'altro. Siamo stati tutti sempre allerta per l'eventuale piano B dell'angelo sconfitto, ma niente. Forse stava solo bleffando, era solo uno stupido scherzo per spaventarmi, magari. Fatto sta che un mese è più che sufficiente per sventare una minaccia o quanto meno trovarla. Niente, perciò io e Castiel abbiamo cominciato a pensare un po' a noi, al nostro rapporto, direi che ce lo siamo più che meritato. Ora siamo in un barettino molto grazioso e accogliente nella nostra cittadina, primo appuntamento vero con il mio ragazzo. È fantastico, ora spero che la nostra vita vada nel verso giusto, finalmente. Il mio Castiel è appena tornato dal Paradiso, questioni da angeli e come avete capito è stato promosso a Serafino terreno.
Sono talmente tanto felice per il fatto che non dovrà andarsene via da me che quasi quasi mi metto a urlare, ma non si può, perciò meglio andare a darsi una calmata.
A:< Scusami un attivo, devo andare alla toilette > mi alzo e vado verso il bagno delle signore. Entro ed è deserto, bene. Mi guardo allo specchio e faccio dei respiri profondi e mi continuo a ripetere di stare calma e non fare la pazza.
Ad un certo punto entra qualcuno, vedo una figura incappucciata grazie alla mia visuale sullo specchio, dato che siamo nel bagno femminile immagino sia una ragazza, credo.
Cerco di fare finta di niente e vado verso la porta, ma appena provo a superare la misteriosa persona lei mi prende per il polso intimandomi a stare ferma. Io la guardo e lei si tiglio il cappuccio dal viso rivelando il suo aspetto. Devo essere molto stanca, perché non è possibile questa cosa.
< Uriel ti manda i suoi saluti > io ancora stupita per la persona che mi ritrovo davanti non mi accorgo assolutamente dell'arma che ora ha appena lacerato la carne dove si trova la pancia. Tutto inizia a girare e a diventare a puntini colorati, li stessi che vedi quando la pressione si sta abbassando troppo, non riesco nemmeno ad urlare per il dolore perché sento il sapore ferreo del sangue che mi sta risalendo in gola e tra poco mi uscirà dalla bocca. Cado a terra perché le gambe non mi reggono più e vengo attraversata da convulsioni. La ragazza uguale a me, con il mio viso, la mia voce fa un sorrisetto compiaciuto. È come guardarsi allo specchio, anche se lei è inquietante con quella espressione. Poco dopo esplode davanti a me, un secondo dopo che Castiel aprisse la porta, quindi l'ha vista anche lui. Si precipita subito verso di me, mette le mani sulla ferita e credo stia cercando di risanarla, ma senza alcun successo. Deve essere questo il piano B di cui parlava Uriel.
C:< Ehi Angelo, guardami, non chiudere gli occhi, non te lo permetto, resta con me, tu non puoi MORIRE > le lacrime scendono copiose dal suo viso, finendo sulla mia maglietta.
Io cerco di sorridere per rassicurarlo, ma l'unica cosa che mi esce è una smorfia di dolore.
A:< I-io t-ti a-amo > gli accarezzo una guancia.
C:< Niente frasi d'addio Ad, ora chiamo Naomi e ti riporto indietro, tu non morirai oggi, per colpa di Victoria di Castiglia >
Ecco chi era, quella dei miei primi sogni sulla scoperta dell'America.
A:< N-no >
C:< Non sforzarti, tra poco arriva, va bene? > cerca di sorridere, di rassicurarmi sul fatto che andrà tutto bene, ma non è così. Se mi riportano in vita perderò un pezzo di me stessa e io non voglio, ma c'è un altro modo per continuare a stare con il mio dolce Castiel. Lui è un angelo, perciò può vedere le anime dei defunti, perciò potrà vedermi e continueremo la nostra storia d'amore.
C:< Non puoi dire sul serio, Angelo >
Io annuisco.
Lasciami morire, se è successo è perché doveva succedere, non so nemmeno io da quando sono diventata così credente, comunque non credo che finirò all'inferno a fare lavori forzati come punizione per i miei peccati, perciò è come traslocare in un altro mondo. L'importante è che ci sia lui, il mio amore più sincero.
Castiel mi accarezza la guancia e subito dopo chiudo gli occhi e per qualche istante vedo tutto nero, poi quando spalanco gli occhi mi trovo in piedi e davanti a me c'è il mio angelo, anzi Serafino.
A:< Ehi mi hai riportato indietro? Ti avevo detto di non farlo > gli tiro un pugno leggero sul petto. Non ha rispettato la mia scelta, perché?
C:< Veramente Angelo io non ho fatto niente, è solo che sei venuta fuori dal tuo corpo mortale, tutto qua, l'unica cosa che ho fatto è chiedere un piccolo favore a Naomi, dato che non volevi tornare in vita ho chiesto a lei se poteva convincere suo fratello Aracnos a far in modo che tu non finissi in purgatorio e finissi sbranata da un leviatano, così possiamo passare l'eternità come te lo stavi immaginando > mi spiega lui, di fatto mi giro e trovo il mio corpo sdraiato a terra immobile e senza vita. È strano, molto strano, ma ehi, sta iniziando un nuovo capitolo, non è la fine, odio i finali, infatti ogni volta che finisco un libro lo ricomincio da capo subito, si tratta solo di un nuovo e interessante inizio.
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Dream
FantasyUna ragazza di nome Adeline Allen di diciassette anni, che ha subito una tragedia da piccola, vive con la sorella maggiore Madeline. Queste due sorelle hanno una capacità molto speciale, che risale al 1492, ereditata dalla madre. Sono però in perico...