V

308 36 4
                                    

Hoseok, dal canto suo, rimase su quella panchina per un po'. Aveva capito che quel ragazzo doveva aver avuto qualche tipo di problema che gli aveva provocato molto dolore, ma Hoseok ne era rimasto incantato.
C'era un alone di mistero che circondava quel ragazzo e il rosso voleva scoprire di cosa si trattasse. Si disse che avrebbe provato a incontrarlo di nuovo e che non avrebbe chiesto del suo passato a meno che non fosse stato Yoongi stesso ad accennare l'argomento.
Pensò che avrebbe voluto fosse già al giorno successivo per poter rivedere il biondo e quando distolse l'attenzione da quei pensieri si diresse verso casa con leggero sorriso sul volto.

Il giorno dopo Yoongi andò a lavoro come sempre, e come sempre era timido e schivo. Ma a differenza delle altre volte alzava spesso gli occhi per guardarsi in giro.
Rivolgeva lo sguardo alla porta, poi ai tavoli e poi alla strada su cui si affacciava il locale. Ogni volta che questo controllo terminava riabbassava la testa sul suo taccuino per poi ripetere quel ciclo dieci minuti dopo.
Lo strano gioco di occhi non sfuggì al collega di Yoongi: Seokjin, Jin come tutti lo chiamavano, che dopo aver visto il biondo attuare quello strano comportamento, per l'ennesima volta quella mattina, decise di richiamare l'attenzione del più piccolo per poi fargli cenno di uscire dalla porta sul retro.

«Cosa c'è?» sbottò Yoongi innervosito.

«Calmati. Volevo solo sapere perchè oggi sei più attento di un soldato. Controlli tutti quelli che varcano l'ingresso e se non te ne accorgi passi ad ispezionare i tavoli. C'è qualche problema con Taehyung?» Jin era l'unico che sapeva del potere di Yoongi. Per quest'ultimo era sempre stato come un fratello maggiore e nonostante l'inizio tremendo del rapporto tra i due, Jin si dimostrò un ottimo ascoltatore e un amico capace di dare grandi consigli.

«No, lui non c'entra niente» ammise Yoongi a sguardo basso mentre iniziò a giocare nervosamente con le dita.

«Yoongi cosa--»

«Ieri Taehyung mi ha di nuovo chiamato a sé e dopo essersene andato ero rimasto su una panchina al lago. Poi dopo pochissimo tempo è arrivato un ragazzo dai capelli rossi e si è seduto accanto a me. Ma devo trovarlo di nuovo» Seokjin ascoltò in silenzio fino a quando un'unica domanda affiorò nella sua mente.

«Perché lo cerchi?» chiese facendo imbarazzare Yoongi.

«Abbiamo iniziato a parlare ma quando gli ho detto che avrei voluto trasferirmi a Seoul e lui mi ha chiesto il motivo...non ho retto i ricordi e sono scappato via dicendogli che non erano affari suoi» improvvisamente assunse un'espressione di tristezza e quando il corvino se ne accorse lo abbracciò nel tentativo di rassicurare l'amico.

«Ascolta. È normale che ricordare quello ti faccia stare male. Oggi prova ad andare di nuovo al lago e forse lo troverai, ma se vuoi scusarti dovrai spiegargli tutto...magari ometti la questione dell'elfo» quel discorso finì con una risata discreta e qualche pacca da parte di Jin.
Dopo la conversazione i due continuarono a lavorare normalmente e il biondo cessò quel controllo assiduo del piccolo locale.

La sera, verso le 21:13, la saracinesca del bar venne abbassata. Yoongi si era già tolto la divisa lasciando spazio alla solita felpa. Salutò Jin per poi dirigersi verso il lago nella speranza di poter rivedere quell'affascinante ragazzo di nome Hoseok.

° ° ° ° ° ° ° ° ° °

Ciao bella gente.
Questo e anche i prossimi due capitoli saranno di passaggio, ma vi avviso che serviranno per presentare meglio la vera storia.
Ciaoooo ❄

♢ Indicum ♢「M.Yg & J.Hs」Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora