XV

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~In questo capitolo è presente soft~ smut

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I quattro si scambiarono sguardi veloci per un po', fino a quando Alagos interruppe quel gioco di occhi schiarendosi la voce.
«Vedo che entrambi avete preso una decisione, quindi entrambi avrete bisogno di imparare l'arte del combattimento. Comincerete domani, io vi insegnerò la scherma e Taehyung si occuperà del tiro con l'arco» si fermò dinnanzi a Yoongi che lo guardò con determinazione «In quanto al tuo potere, Eltas, non c'è nessuno che possa insegnarti a controllarlo. Più andrai avanti nell'addestramento più saprai come gestirlo. Adesso dovete riposare entrambi, oggi sono successe molte cose e avete bisogno di rilassarvi. Taehyung vi accompagnerà alla vostra stanza»
Entrambi spalancarono gli occhi.

«Dormiremo qui?» chiese Yoongi sorpreso. Il re emise una risata sonora.

«Certamente. Questo è il tuo palazzo...e ora è anche di questo giovane» sorrise dolcemente ed abbracciò il biondo che fu colto di sorpresa dal suo gesto «Bentornato a casa, figlio mio» Yoongi strinse la lieve presa.

«Sono felice di essere di nuovo qui, padre» si separarono e dopo un ultimo cenno del capo si recò assieme ad Hoseok e Taehyung nella loro camera da letto.

L'elfo li condusse al secondo piano della cupola principale, fermandosi davanti ad una porta di marmo decorata d'oro.

«È questa. Vi auguro un buon riposo» disse sorridendo, ma prima di andarsene Hoseok lo trattenne accennando un "Grazie" per poi farlo andare via.

I due ragazzi aprirono insieme la porta trovandosi in un vero e proprio sogno.
Di fronte all'entrata vi era un letto matrimoniale a baldacchino fatto di pietra chiara e levigata, mentre sul marmoreo pavimento c'era un grande tappeto latteo con eleganti motivi bluastri cuciti sopra. Entrarono curiosi e affascinati nella grande stanza. Le pareti erano colorate di turchese e sul soffitto ampio stanziava un lampadario di cristallo che sprigionava una calda e fioca luce dalle sue candele. Dopo il maestoso letto la stanza si estendeva e nella parte opposta vi erano due armadi di avorio con i manici sporgenti in sardonice chiara. Accanto ad essi, posta a contatto con la parete di fianco, si trovava uno scrittoio anch'esso d'avorio, su cui c'erano alcuni fogli immacolati, un calamaio d'inchiostro blu e una bellissima piuma accanto. Poco distante dallo scrittoio c'era una grande finestra, le cui aperture erano tanto sottili da farla sembrare solo una grande lastra di vetro cristallino che permetteva la visione dell'intero regno a cui un roseo tramonto faceva da scenario.

«Ci pensi Yoongi? Tutto questo è tuo!» disse Hoseok entusiasta mentre esausto si tolse delicato le scarpe bianche e, a piedi nudi, si distese sul letto rivolgendo gli occhi verso l'alto. Yoongi invece avanzò delicato, ancora scosso da tutto ciò che aveva scoperto, per poi poggiarsi ad una colonna del baldacchino tenendo lo sguardo sul corpo di Hoseok. Rise a bassa voce.

«Tsk...mio mh? Ma sai Hoseok, di tutto ciò che c'è qui c'è solo una cosa che desidero ma che non è ancora mia» la sua voce si era fatta profonda e dannatamente provocante per il rosso, che si sollevò mettendosi sulle ginocchia restando sul morbido letto.

«E che cosa sarebbe?» chiese curioso. Yoongi sorrise a labbra chiuse mentre alzava un sopracciglio.

«Sei tu» quelle due piccole ma potenti parole, pronunciate con quel tono maestoso dal biondo, scombussolarono lo stomaco di Hoseok in un istante, che si sentì travolto da mille emozioni.

«Y-yoongi, ma io sono già tuo» rispose con voce pacata l'altro. Yoongi fece un piccolo spostamento arrivando al bordo opposto del letto e dopo essersi seduto, tenendo una gamba poggiata sul materasso e una tesa verso l'esterno, prese il mento di Hoseok tra le dita della mano destra, guardandolo con passione.

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