XIX

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Si voltarono di scatto, si guardarono negli occhi con determinazione e tesero le spade in avanti. Andarono l'uno contro l'altro correndo dal limite dell'arena, a cui erano arrivati, verso il centro, le spade poste in diagonale con le braccia a croce e il peso del corpo concentrato sulle gambe per non perdere l'equilibrio.

Arrivarono con velocità a far scontrare le lame, sfregando ferro contro ferro per poi spingersi con forza.
Hoseok si sentì potente. I suoi impeccabili riflessi gli fecero schivare tre affondi consecutivi di Yoongi, che invece ne parò due. Il rosso avanzò mentre continuava ad infliggere attacchi diretti facendo indietreggiare Yoongi di conseguenza. Si fermò dopo aver bloccato un altro attacco del biondo, trattenne la spada dell'altro ponendo la lama di taglio e respinse Yoongi di circa mezzo metro. Lui, però, recuperò subito la distanza spostandosi con abili scatti verso Hoseok che con un salto all'indietro arrivò delicatamente su uno dei gradoni dell'arena.

«E tu da quando usi queste acrobazie mentre combatti?» chiese retorico Yoongi con tono sorpreso, ricevendo un ghigno soddisfatto come risposta del rosso. Yoongi si fece scappare un piccolo sorriso e con un salto più netto raggiunse Hoseok sul grande blocco d'avorio, mentre un altro attacco venne parato. Allo stesso tempo il rosso si accorse che il piede destro del mezzelfo stava sporgendo dal gradone. Tese con estrema velocità il braccio in avanti per un attacco frontale, sapendo che il biondo l'avrebbe schivato facilmente, ma a causa della posizione di svantaggio fu costretto a saltare all'indietro, non avendo però sufficiente spazio dovette gettarsi verso il basso schiantandosi violentemente con la schiena contro il suolo. Quel gesto gli fece scivolare l'arma dalla mano e Hoseok con notevole velocità si diede una forte spinta e saltando oltre il corpo di Yoongi afferrò la seconda spada.

Quando atterrò in piedi si voltò, trovando il biondo steso a terra, mentre poggiato sugli avambracci cercava di rialzarsi ma poco prima che potesse riuscirci Hoseok incrociò le due spade a forbice sfiorando con le lame sottili il pallido collo di Yoongi, a cui subito si mozzò il fiato nel vedere con quanta passione e determinazione Hoseok lo avesse battuto con tale velocità a quello scontro.

«Il duello è concluso! Hoseok vince!» annunciò Alagos con tono sorpreso, ma allo stesso tempo soddisfatto. Sentendo le parole che proclamavano il vincitore, Yoongi si scostò immediatamente dalle lame che anche se per un lieve contatto iniziarono a bruciare sulla sua pelle e quello era un grande vantaggio per Hoseok. Infatti, era stato spiegato ad entrambi che gli elfi erano creature immortali, ma non invulnerabili. Un elfo non può morire di vecchiaia, ma può essere ucciso e il ferro ferisce più di qualunque altra cosa, soprattutto dopo un contatto prolungato «Venite qui adesso» a quelle parole il rosso aiutò l'altro a rialzarsi e insieme si posizionarono di fronte ai due.
Taehyung volse gli occhi cristallini agli apprendisti.

«Questo è il sacro rito della scelta. Il vostro addestramento è giunto al termine ed ora dovete decidere l'arma che impugnerete nella battaglia. Hoseok tu hai vinto il duello, per questo sarai il primo a scegliere» a quelle parole il rosso prese un grande respiro e si voltò verso Alagos

«Scelgo la spada» disse senza alcuna esitazione. Il re annuì di risposta e prese da dietro di sé la spada, avvolta da un maestoso fodero di bronzo con un topazio incastonato al centro. L'elsa, ben visibile poiché fuoriuscente dal fodero, era color acquamarina di una forma attorcigliata che terminava con un pomolo a sfera e una guardia disegnata come due ali d'angelo spalancate con una conchiglia nel mezzo. Alagos resse sui palmi di entrambe le mani la lama e la porse al giovane, guardandolo negli occhi castani.

«Io Alagos, re di Arnor consegno a te, Jung Hoseok, la sacrale spada elfica di perla nominandoti suo possessore e cavaliere elfico» gli porse l'arma che il rosso prese delicatamente inginocchiandosi di conseguenza e impugnando l'elsa verdastra pose la punta della spada al suolo tenendo il braccio alto come a reggersi su di essa.
Alagos prese la ciotola con la polvere color dello smeraldo e, macchiando il suo indice di quella miscela, marchiò il viso di Hoseok tracciando una linea dritta dalla fronte fino a poco prima della punta del naso e tornando poi sulla fronte disegnò un piccolo semicerchio facendolo intrecciare con la retta, richiamando con un antico simbolo il disegno di una spada «Con questo simbolo ti proclamo cavaliere. Con questo simbolo vieni protetto dagli dei in battaglia e sostenuto dagli spiriti che forgiarono la tua spada. Adesso leva il capo al sole ed alzati Jung Hoseok, guerriero di Arnor» il rosso fece come detto e quando incrociò lo sguardo di Yoongi, che lo guardava sorridendo, sentì di aver raggiunto il suo obiettivo. Fu come essere pervaso da una calda e rassicurante luce che, in quello stesso attimo, gli aveva sussurrato che quella era la strada giusta da seguire.
Hoseok si rimise in piedi spostando gli occhi sul biondo «Eltas. Ora tocca a te» pronunciò Alagos facendo un cenno con la mano per indicare le armi.

«Scelgo l'arco» e a differenza di Hoseok, fu Taehyung a voltarsi per prendere l'arco adatto al ragazzo. Yoongi si inginocchiò dinnanzi al suo maestro che reggendo l'arco con entrambe le mani, voltò gli occhi cristallini al ragazzo.

«Io Taehyung, tuo protettore, consegno a te, principe Eltas, l'arco dell'opale nominandoti suo possessore» così dicendo porse l'arma al ragazzo che ricevendola sui suoi palmi poté ammirare l'arco donatogli. L'intero dorso era lucente, costruito in acciaio e fibra di vetro. Ciò che lo rendeva prezioso però, era la polvere d'opale fusa con tutta la struttura, che rifletteva i colori dell'azzurro e del glicine, tipica caratteristica di quella pietra. L'impugnatura centrale era di pelle bianchissima e morbida, che rendeva più agevole il mantenerlo ed infine una sottile corda brillante di puro rame. Yoongi si fece scappare un lieve sorriso alla vista di quel prezioso arco.
Taehyung prese di conseguenza il recipiente di cristallo con la polvere turchese e macchiandosene l'indice, tracciò un grande semicerchio sulla fronte del ragazzo, seguito da una piccola linea che divideva l'arco a metà ed infine un piccolo triangolo sulla cima del tratteggio, così da richiamare una freccia in procinto di essere scoccata «Con questo simbolo ti proclamo arciere. Con questo simbolo vieni protetto dagli dei in battaglia, sostenuto dagli spiriti che costruirono il tuo arco e fortificato dalla tua pietra madre, tale l'opale. Adesso leva il capo al sole ed alzati principe Eltas, guerriero reale di Arnor» Yoongi si risollevò subito stanziando nuovamente al fianco di Hoseok, reggendo l'arco con la mano destra per l'impugnatura «Il vostro addestramento è completato. Siete pronti per poter affrontare una battaglia, ma non sappiamo quando questa possa arrivare ed è per questo motivo che dovrete continuare ad esercitarvi nei prossimi giorni» le parole di Taehyung fluirono serene fuori dalla sua bocca, rassicurato dal talento che entrambi possedevano e che avevano dimostrato di saper sfruttare.
I ragazzi gli sorrisero per poi fare un inchino, ma non potettero resistere dal prendersi per mano facendo così sorridere il re a quel tenero gesto.

«Adesso possiamo congedarci tutti. Per oggi l'arena verrà sigillata prima. Vi aspetterò questa sera nella sala grande per una cena propiziatoria» il maggiore fra tutti sorrise e, aspettando i ragazzi, uscì dal grande cancello.

Taehyung invece si guardò in giro, come se qualcosa fosse sfuggito al suo sguardo scrutatore. Decise lo stesso di uscire, per poi sigillare l'arena con la sua argentea magia.

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E ora tutti pronti per la guerra vera?
Mi chiedo cosa possa aver visto Taehyung...

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||Devo ringraziarvi ancora. «Frost» è salita ancora di posizione arrivando alla 836 esima. Quindi grazie per il supporto che state dando a questa storia. Vi prometto anche che questo sarà l'ultimo capitolo di passaggio||

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