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Quella notte non si concluse con quei piccoli baci.
Hoseok era curioso e volle sapere la storia di Yoongi, la vera storia, e Yoongi gli raccontò tutto. Disse di Taehyung e spiegò meglio la faccenda del giglio candido.
Hoseok ascoltò affascinato il racconto del biondo, che non riuscì a tacere quando ebbe terminato la sua storia e stringendo le mani del rosso si accostò a lui facendo si che le sue labbra sfiorassero l'orecchio dell'altro, sussurrò una proposta, dolce come mai lo era stato.

«Voglio appartenerti. Voglio possederti» aveva bisbigliato e Hoseok meravigliato e felice sigillò quella proposta con un intenso bacio.

La notte non cessò nemmeno allora.

I due si diressero a casa di Hoseok che recuperò le poche valigie, mentre Yoongi prese quelle scatole che non erano ancora state aperte a causa della svogliatezza del rosso. E nell'assoluto silenzio notturno della città di Daegu, Min Yoongi e Jung Hoseok si recarono all'appartamento del maggiore per iniziare, da quella stessa notte, a vivere insieme.

Tutto procedeva al meglio. Yoongi aveva detto a Jin cos'era successo e l'amico fu felice per lui. Conobbe Hoseok e poté capire che Yoongi aveva trovato la pace che desiderava, che bramava da tanto tempo e che ormai aveva perso le speranze di trovare.

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Il mese successivo durante una sera in cui Taehyung avrebbe dovuto mostrarsi, Yoongi era al lago insieme ad Hoseok, in attesa della stella che facesse da segnale. Aveva deciso di portare il suo ragazzo perché voleva che l'elfo potesse capire che il fiore era davvero tornato puro e in un certo senso per dimostrare ad Hoseok che era tutto vero.
Il biondo si accorse però che Taehyung non era puntuale come sempre ed iniziò a volgere lo sguardo in tutte le possibili direzioni nervoso ed impaziente.

«Dovrebbe essere già qui. Non capisco» sbottò immobile sulla fredda neve mentre Hoseok lo osservava seduto senza capire la reazione del maggiore.

«Non credo sia così grave Yoongi. Può essere che--» venne interrotto da un gesto della mano dell'altro, che all'improvviso assunse uno sguardo attentissimo.

«Hoseok vieni qui» il rosso non discusse e alzandosi affiancò il biondo che parve aver sentito o visto qualcosa di anomalo «Dobbiamo nasconderci. Vieni» Yoongi non diede spiegazioni. afferrò Hoseok per il polso e correndo lo trascinò dentro la foresta vicino al lago.

Yoongi correva senza sapere esattamente da cosa stesse scappando, ma sentiva che qualcosa non andava. I due arrivarono in una zona dove gli alberi erano meno fitti e quando giunsero nel centro il biondo si bloccò tenendo lo sguardo fisso al cielo

«Yoongi mi dici che ti prende?» chiese Hoseok preoccupato.

«C'è qualcosa che non va. Percepisco qualcosa di...cattivo e non capisco cosa sia» rispose vago «Proviamo a tornare nel bosco più fitto» disse estremamente serio.
Hoseok lo precedette e quando furono quasi in mezzo agli alberi Yoongi si voltò di scatto a causa di un sottile rumore che però era riuscito a sentire. Evocò uno scudo di ghiaccio che poteva coprire tutta la sua figura e si trovò a parare una freccia, nera come la pece, che era stata scagliata contro di lui.

Al rumore del freddo metallo che batteva sul ghiaccio Hoseok si voltò impaurito. Vide Yoongi che si proteggeva e che d'istinto si avvicinò al rosso per fare in modo che lo scudo proteggesse entrambi.

«Chi c'è?! Chiunque tu sia fatti vedere!» la voce possente di Yoongi risuonò tra gli alberi e un tono che non usava mai si era fatto spazio nella sua gola. Ma mentre lui cercava il suo nemico in quella fitta boscaglia una voce giovane, ma minacciosa, provenne dal cielo scuro.

♢ Indicum ♢「M.Yg & J.Hs」Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora