XIII

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«Poco fa, prima di arrivare qui, ci ha trovato e ha cercato di...uccidermi» aggrottò la fronte ricordando la freccia di ferro nero «Ha scoccato una freccia e mi sono difeso con uno scudo di ghiaccio. Poi Taehyung mi ha protetto la seconda volta e Jungkook si è ritirato giurando che avrebbe rinunciato solo per quella volta» Alagos non disse nulla e scattò subito verso la porta senza far capire a Yoongi cosa stesse succedendo.
Il biondo corse veloce e bloccò l'uomo ponendosi davanti a lui con le braccia aperte «Padre! Ho passato tutta la mia vita a farmi domande su chi fossi. Ti prego non fare in modo che accada ancora. Dimmi cosa succede» lo sguardo del ragazzo era implorante e gli occhi turchesi tremanti.

«Tu saresti dovuto restare a Daegu fino a quando non saresti stato pronto per combattere. Sapevo del giglio che risiede in te e dell'instabilità delle tue emozioni e quando mi hai detto che quel ragazzo riesce a controllare il tuo impeto credevo che Taehyung ti avesse portato qui perché eri pronto. Invece era per questo. Perché Jungkook ti ha visto»

«Non capisco...perché è così terribile. Cosa vuole da me?»

«Perché tu sei mio figlio! Vuole vendicarsi uccidendo te perché crede che l'unione tra sangue puro elfico e sangue umano sia una colpa...un sacrilegio» Yoongi abbassò gli occhi impaurito e poi li chiuse in un'espressione di dolore.

«Allora è per questo che comincerà la guerra?»

«Si. Lui è diventato uno dei migliori combattenti ed è riuscito a fare di tutti gli elfi neri un esercito spietato di cui lui e l'inquisitore supremo» iniziarono a camminare di nuovo verso la sala del trono.

«Addestrami» a quella semplice parola Alagos si bloccò e rivolse i suoi occhi verdi verso il ragazzo.

«Come?»

«Addestrami a combattere. Fammi diventare forte abbastanza da proteggere questo regno»

«Sei davvero disposto a farlo?»

«Se sono il principe di tutto questo allora devo essere pronto al campo di battaglia. Sono stato egoista per troppo a lungo. Adesso è il momento di pensare agli altri» Alagos gli porto una mano al viso per accarezzarlo e Yoongi si rifugiò in essa «E poi voglio proteggere Hoseok. Non voglio gli accada nulla e se Jungkook tentasse di compiere la sua vendetta non voglio rischiare che lui ci vada di mezzo» l'uomo sorrise.

«Lo ami davvero molto»

«Si. È così» senza dire altro ritornarono nella sala del trono dove trovarono Hoseok e Taehyung seduti sul bordo di uno dei piccoli gradini che precedeva il seggio intenti a parlare.
Quando il rosso intravide la figura del suo ragazzo si alzò e lo raggiunse per abbracciarlo. Yoongi lo avvolse con le braccia di risposta affondando il viso contro il collo del rosso.

«Yoongi» disse sereno essendo il ragazzo accostato a lui.

«Mh?»

«Ho chiesto a Taehyung di addestrarmi» a quelle parole il biondo sgranò gli occhi e separandosi da lui gli afferrò il viso con entrambe le mani.

«No. Hoseok tutto questo non...tu non c'entri nulla! Non posso permettere che tu rischi la vita cercando di aiutarmi»

«Ho già deciso. Lo hai detto tu stesso, tu mi possiedi e io possiedo te. Siamo legati. Non ti lascerò combattere questa guerra da solo» posò i palmi delle mani sui dorsi di quelle di Yoongi che annuendo lentamente trattenne le lacrime che non sapeva se fossero di felicità o tristezza.

Come si può essere tristi al pensiero che esiste qualcuno disposto a sacrificarsi per te? Ma come si può essere felici al pensiero che per colpa tua la persona che più ami muoia?

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Waaa ma quanto può essere bello Hoseok io non lo so 😍😍😍
Spero che la storia vi stia piacendo. Per ora bye~~~

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