Quando Alagos e Yoongi si furono allontanati, Hoseok era rimasto immobile su quel tappeto turchino, fino a quando non fu Taehyung ad invitarlo a sedersi accanto a lui su un gradino di marmo bianco.
Il rosso lo fece anche se imbarazzato e a causa della carica ricoperta dall'elfo, che sapeva essere importante, si sentì minuscolo in confronto a quella creatura.
«Non sentirti a disagio. Sono solo io» Hoseok fu colpito da quelle parole. Era come se potesse capire cosa stava provando.
«Come fai a--»
«Gli occhi di un elfo percepiscono le sensazioni umane»
«Quindi anche Yoongi può farlo?»
«Non ancora. Tutto ciò che c'è di elfico in lui è in uno stato dormiente essendo lui cresciuto nel mondo umano. Stando qui il suo sangue si risveglierà e ne sarà capace» Hoseok sorrise.
«Tutto questo è assurdo e bellissimo allo stesso tempo»
«Lo aiuterai molto stando qui. Tu sei la parte umana di cui lui ha bisogno»
«Lui è tutto ciò che io abbia mai potuto desiderare» Taehyung sospirò pesantemente, malinconico e forse spaventato. Hoseok se ne accorse e voltandosi verso il ragazzo dai capelli argentei disse «Perdona la mia curiosità, ma ho una domanda che credo, però, sia inopportuna»
«Chiedi pure» rispose voltandosi verso di lui.
«Prima hai esordito contro Jungkook parlando di un vostro...legame. Di cosa si tratta?» la voce del ragazzo era insicura per paura di una reazione negativa dell'altro che invece strinse i pugni per poi lasciarsi andare ai ricordi che, veloci come il vento, riemersero dal mare di pensieri e memorie che era la sua mente.
«Quando Alagos venne incoronato re mi proclamò suo primo consigliere. In quanto tale mi volle come addestratore e sorvegliante degli apprendisti soldati. E tra tutti quei ragazzi giovani e forti c'era lui. Jungkook. Lui era piccolo e fragile, teneva con fatica la spada e non aveva nemmeno una buona mira con l'arco» rise alle sue parole, mentre quel vivido ricordo del piccolo ragazzino castano gli tornava in mente «Nonostante la sua debolezza c'era qualcosa che mi faceva credere che sarebbe potuto diventare un eccellente guerriero. Decisi di insegnargli a combattere personalmente e anche dopo il suo allenamento quotidiano voleva che gli facessi altre lezioni per poter imparare a perfezionarsi. Durante quei mesi ci affezionammo molto l'uno all'altro e ci conoscemmo meglio fino a quando una notte, passando per caso davanti ad una delle sale d'allenamento, lo sentii mentre con il bastone colpiva ripetutamente uno dei sacchi usati come bersagli. Aprii solo di poco la porta e lo vidi sudato e affaticato che ripeteva continuamente di voler diventare più forte per poter proteggere me» si fermò di nuovo strizzando gli occhi per respingere le lacrime che minacciavano di farsi strada sul viso chiaro «Quella notte entrai nella stanza silenzioso e lui non si accorse subito della mia presenza, ma quando lo fece si pietrificò. Quell'espressione così dolce non si cancellerà mai dalla mia testa. Aveva tanta paura che lo respingessi, che lo allontanassi. Non dissi nulla, sorrisi e quando vide la mia espressione mi venne vicino e quando fummo uno di fronte all'altro lo baciai. Lui non esitò un istante e ricambiò subito» Hoseok si fece scappare un sorriso immaginando quella romantica scena, ma si incupì subito dopo.
«E dopo? Come siete arrivati a questo?»
«Eravamo così felici Hoseok, così innamorati. Jungkook venne nominato luogotenente da Alagos, che affidò a lui la custodia temporanea del regno quando volle restare nel mondo umano dopo una spedizione. Ma non appena ebbe la corona Jungkook cambiò. Non so perché ma era assetato di potere e credo ancora oggi che al tempo, tra i soldati, ci fossero spiriti oscuri che lo hanno cambiato. Quel breve periodo in cui fu sovrano di Arnor fu orribile. Era spietato, crudele e non era più l'elfo che amavo. Cercai di farlo ragionare ma non sembrava neanche riconoscermi e quando Alagos fece ritorno, portando la donna umana con sé, si rese conto dell'errore commesso ma per Jungkook era troppo...troppo tardi. Alagos, in qualità di re, dovette pensare al bene del regno e lo bandì rendendolo un elfo nero. Un elfo corrotto, senza poteri ma soprattutto maligno» la tunica bianca di Taehyung era ormai stropicciata sotto la sua presa salda, ma si fece forza determinato a non permettere a quelle memorie di farlo crollare.
«E non c'era modo di sistemare le cose? Tu...non hai potuto fare niente?» le domande di Hoseok riecheggiarono nella sala, comandate da quella voglia di conoscere che era parte di lui.
«Devi sapere che quella è una metamorfosi che si autogenera nel corpo di un elfo quando questo compie un peccato grave e non c'è modo per fermarlo. Nella nostra lingua lo chiamiamo Døkkálfar e sono quegli elfi che ricevono una punizione dagli dei. Il compito del re è solo quello di giudicare definitivo e pericoloso l'individuo che sta mutando, ma non è una punizione del re stesso. Neanche il più potente incantatore potrebbe riuscirci. Ma c'è un lasso di tempo di passaggio, a metà tra elfo bianco e nero, in cui l'individuo torna completamente lucido e comprende il motivo della sua punizione. In quel momento le sue pupille non sono offuscate. Io raggiunsi Jungkook al cratere, nella città degli esiliati, e quando vidi che questo lasso di tempo stava durando lo riconobbi e per non rinunciare a lui lasciai il regno, abbandonai il palazzo e decisi che sarei rimasto con lui. Tutta questa illusione durò pochi giorni...tsk, io credevo di poter fare qualcosa e mi sbagliavo. Jungkook stava iniziando a trasformarsi irreversibilmente e in quei pochi istanti poco prima di diventare ciò che è adesso mi supplicò piangendo di tornare ad Arnor, perché non voleva che lo stigma ricadesse su di me, dicendomi che avrei dovuto combatterlo e, se necessario, ucciderlo nel caso in cui fosse diventato una minaccia per il regno...o per me» Hoseok non indugiò oltre e subito strinse Taehyung in un caldo abbraccio che lo fece cedere, liberando le lacrime che aveva trattenuto per tutto il tempo e che furiose ed impudenti bagnarono il viso dell'elfo.
«Voglio aiutarvi. Voglio aiutare questo regno che non merita di essere distrutto. Voglio aiutarti a combattere la persona che ami e magari trovare un modo per riportarlo indietro. Ma soprattutto voglio stare accanto a Yoongi, proteggerlo ed amarlo»
«Sei davvero coraggioso» rispose con voce tenue Taehyung. Si separò dal rosso che assunse un'espressione seria.
«Insegnami a combattere» pronunciò solenne e subito dopo un cenno di assenso con la testa dell'altro, i passi di Yoongi ed Alagos si fecero sentire fino a quando i quattro non si furono ricongiunti nuovamente nella sala del trono incisa nella giada.
° ° ° ° ° ° ° ° ° °
Quanti flashback in due capitoli. Ma che razza di piega sta prendendo questa storia?
Io bho.
Comuuuunque è in arrivo un capitolo da paura (vi piacerà non disperate) ⭐😎⭐
~Alyssa
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♢ Indicum ♢「M.Yg & J.Hs」
Fanfiction«Io non sono come gli altri» «Lo so. Ma non mi importa che cosa sei. Il mio cuore diventerà ghiaccio per te...per starti accanto» ·BoyxBoy ·Yoonseok ·Side vkook/taekook ·Fantasy ·20 in #Sope ❄ ·35 in #Yoonseok ❄ ·286 in #Jhope ❄ ·589 in #BoyxBoy ❄ ·...