XXVII

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Quella notte Yoongi si abbandonò alle braccia di Jungkook, lasciò che le sue mani ne modellassero il corpo fragile e latteo finendo per addormentarsi tra le grigiastre lenzuola di seta assieme al corvino. E durante quella stessa notte, quando Yoongi fu avvolto dal più profondo sonno, pianse ad occhi chiusi contro il proprio volere, tormentato dagli incubi e da quell'immagine che gli appariva limpida: il ragazzo dai capelli rossi come il fuoco che baciava con passione assoluta l'elfo dai biondi capelli. Sentiva rimbombare nelle sue orecchie le parole d'amore che si erano scambiati e vedeva i sorrisi dei loro volti.
Si agitò nel sonno, disperato, voleva solo essere amato e il suo promesso lo aveva tradito. E così le gocce salate che ricoprivano le guance si mescolarono alle perle di sudore che la paura gli aveva portato.

Jungkook era sdraiato accanto a lui godendosi quello spettacolo di sofferenza e, proprio per questo, approfittò dell'impotenza del biondo. Si servì del contatto con quell'etereo corpo e con la sua voce melodiosa sussurrò parole di sortilegio mentre posava le dita sul petto del biondo; come una creatura incantatrice che ammalia la sua preda per tenerla con sé. Allo stesso modo il corvino sfruttava il suo potere per infondere le tenebre nel giglio. Il suo obiettivo non era, però, rendere definitiva la trasformazione.

Quello era un passo già compiuto.

Lui doveva fare in modo che quella stessa disperazione, che stava facendo patire Yoongi, divenisse odio, ira, cupidigia. Lo avrebbe fatto divenire spietato, avrebbe estirpato ogni briciolo di esitazione. Sarebbe diventato talmente crudele da desiderare la morte di Alagos, Taehyung, Hoseok e ogni singolo elfo di quel regno.

La luce tornò sul cratere di Lolth, anche se resa bianca dalle perenni nuvole grigie che stanziavano su quel lugubre territorio. Il castello d'ossidiana rifletteva i bagliori, respingendoli bruscamente il più lontano possibile per via dell'assenza di finestre. Accadeva in ogni stanza, tranne in quella di Yoongi. Infatti, un unico raggio di luce algida filtrò attraverso il limpido vetro, infrangendosi sulle palpebre chiuse di Yoongi che riposava in quel letto di morte. Di colpo il buio di un riposo senza pace si colorò di un lieve rosato. Il biondo strizzò gli occhi, ancora chiusi, disturbato dal lieve fascio luminoso. Sollevò lentamente le palpebre guardandosi intorno subito dopo. Aveva talmente tante immagini nella sua testa da faticare a distinguere i ricordi dal presente.
Si mise seduto sul morbido letto e voltandosi alla sua sinistra vide le lenzuola disordinate ma vuote e d'istinto passò una mano su quel lato del letto.

«Jungkook...» mugugnò mentre la sensazione del tocco del corvino tornava alla mente di Yoongi. Poi realizzò che Jungkook non era più lì, lui era da solo in quella stanza. Sgranò gli occhi e alzandosi di scatto si diresse verso la porta ma, mentre stava per afferrare la maniglia, l'ingresso fu aperto dall'esterno e Yoongi si trovò dinnanzi la figura a lui ormai nota che sorrise al biondo un istante prima di ritrovarsi le spalle circondate dalle braccia dell'altro «Jungkook!» quella voce bisognosa, per il corvino era come una melodia perfetta. La ninna nanna con cui sapeva di tenerlo in pugno.

«Eltas, cosa succede?» chiese ridacchiando con un finto tono dolce.

«Nulla. Per un attimo ho creduto di aver sognato di essere ritornato»

«Non c'è bisogno di preoccuparsi. È tutto vero. Adesso indossa i vestiti adatti al combattimento assieme alle protezioni. Oggi ricomincia il tuo allenamento» Yoongi sentì di potersi perdere in quelle iridi, splendenti come gemme custodi di un potere proibito ed inavvicinabile.
Si separarono e il mezzelfo fece come gli era stato chiesto. Fu veloce e una volta pronto raggiunse il corvino sull'uscio del magnifico portone d'ingresso dove lo stava aspettando. Si diressero, così, lontani dal palazzo, sotto gli occhi di ogni elfo nero che, al passaggio dei due, si fermava per abbassare il capo in segno di obbedienza. E adesso che sapevano chi fosse Yoongi, ciò valeva anche per lui. Sapevano di doversi sottomettere a lui.

♢ Indicum ♢「M.Yg & J.Hs」Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora