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Yoongi ed Hoseok si diressero veloci nella loro stanza, mentre sfacciati e brillanti sorrisi marchiavano i visi di entrambi. Era passato troppo tempo dall'ultima volta e non appena la porta di marmo fu varcata, Yoongi la richiuse svelto alle sue spalle e fu altrettanto svelto ad afferrare, con abile dolcezza, la vita del minore per attirarlo a sé ed iniziare a baciarlo con foga, con quella passione che solo Yoongi sembrava possedere. Gli schiocchi delle labbra riecheggiavano in quella stanza come i fruscii delle dita di Yoongi nei rossi capelli dell'altro, che manteneva una presa salda sulla sua schiena.
Si separarono con le gote leggermente arrossate e subito il biondo passò il pollice sulle labbra di Hoseok, mentre lui lo guardava con sicurezza ed amore.

«Non hai idea di quanto mi fossero mancate le tue labbra» quella frase, pronunciata in un lieve sussurro, provocò una serie di brividi lungo la schiena di Hoseok.

E Yoongi se ne accorse.

Fu in quell'istante che si mosse con straziante lentezza verso il collo ambrato dell'altro posandovi le chiare labbra. Le narici di Yoongi vennero invase da quel dolce profumo, che avrebbe tranquillizzato il biondo anche nelle più tremende situazioni «Ma sai...» iniziò a dire con dolce malizia all'orecchio del rosso «A dire la verità non c'è una singola parte di te che non mi sia mancata per tutto questo tempo» Hoseok sorrise mentre il suo cuore scalpitava talmente tanto forte che sembrava poter uscire dal petto da un momento all'altro. Quasi come a voler fondersi con l'elfo, suo dinnanzi, gli cinse il collo con le braccia avvicinandosi maggiormente al suo viso, al punto tale che i loro nasi si scontrarono l'un l'altro. Yoongi non poté resistere a quella visione paradisiaca e subito si avvicinò alle labbra rosate, un po' gonfie, di Hoseok.
Un innocente intreccio di lingue. Soffice gemito represso tra le labbra amate. Poi il silenzio, dovuto ad una lenta separazione priva di altri sussulti. Come unico legame tra le bocche, un filo di lucida saliva il quale prontamente venne rimosso dal niveo indice di Yoongi, che si soffermò poco più del dovuto sul labbro inferiore «Non hai idea di quanto ti ami Hoseok» sorrise mostrando di poco i denti lattei, ricevendo un altro sorriso come risposta.

«Invece lo so Yoongi. E stanne certo, io ti amo allo stesso modo» disse il rosso facendo intrecciare le sue iridi scure con quelle indaco dell'altro. Venne pervaso da ogni tipo di emozione, ogni singola parte di lui si sentiva protetta da quel meraviglioso e coraggioso sguardo.
Yoongi si separò dal rosso poco dopo.

«Prepariamoci adesso» disse accarezzando con un dito il mento di Hoseok mentre si allontanava da lui.
Fecero un bagno caldo insieme, immersi fino alle spalle nella limpida acqua, in un'antica vasca d'avorio sostenuta da zampe di leone completamente dorate.
Le schiene dei due posate ai lati opposti della vasca, mentre le gambe nude si scontravano con affetto. Si trattennero nell'acqua fin quando le loro pelli non iniziarono a raggrinzirsi ed uscirono di malavoglia dalla vasca, vogliosi di stare un altro po' da soli e sentirsi legati a vicenda tra i loro corpi.
Tornarono nella stanza da letto e, frugando con impazienza negli armadi, trovarono due tuniche lunghe e semplici, con le maniche a tre quarti leggermente larghe, il tessuto che arrivava fin sotto al ginocchio e uno a scollo a "V" bordato d'oro. Entrambe le tuniche erano avorie, ma le differenze cromatiche erano ben visibili nelle decorazioni. In quella di Yoongi erano acquamarina, mentre prendevano le sfumature del salvia in quella di Hoseok. Legarono una cintura il cuoio grigiastro alla vita, con una grande fibbia dorata.

Si diressero così alla sala da pranzo, dove trovarono il lungo tavolo di mogano preparato ed imbandito. Una lattea tovaglia di seta, percorsa da graziosi merletti ai lati, allestiva la tavola su cui erano servite molteplici pietanze e bevande variopinte. I giovani vennero calorosamente accolti come ormai erano abituati, e con notevole stupore misto a felicità, presero posto.
Parlarono molto durante il pasto, ma non di comuni frivolezze. Si vollero conoscere come non ne ebbero la possibilità per tutto quel tempo. Possiamo dire che Alagos fu il più curioso. Infatti parlò molto con il figlio, chiedendogli dai piccoli dettagli ai grandi avvenimenti accaduti durante la sua vita da umano, quasi come a voler recuperare quei momenti perduti. Gli chiese di parlargli della madre, nel vano tentativo di riuscire a percepirla in qualche modo. E Yoongi lo fece. Gli raccontò delle leggende di cui gli parlava da piccolo, dei sacrifici che dovette fare per permettergli di andare a scuola e poi all'università, gli disse anche che aveva iniziato a lavorare per poter aiutare la madre con le spese ed infine gli raccontò persino di quel tragico giorno di cinque anni prima. E quando lo fece Alagos trattene le lacrime al solo ricordo della donna amata.

♢ Indicum ♢「M.Yg & J.Hs」Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora