XXXI

194 14 24
                                    

Gli dei. Entità misteriose che si racconta governino i cieli e osservino lo svolgersi degli avvenimenti nel mondo che hanno creato. I superuomini dagli straordinari poteri. E gli elfi, nella loro magnificenza, sono i primi ad essere completamente devoti alla sacra stirpe che li creò in origine.
Ma per quanto perfetti anche nell'animo degli dei risiede dell'imperfetto istinto; curiosità, desiderio di cambiare il fato per scoprire i possibili futuri. Perciò tutto ciò da dire con certezza e che è che quel giorno, quando Jung Hoseok sacrificò la propria vita per far recuperare la ragione al suo amato principe, un dio che dal suo paradiso li stava osservando fu colpito dal profondo amore che i due si erano dimostrati e per questo permise ai due di scappare senza essere visti. Gli diede poco tempo, fece indugiare l'inquisitore supremo nella pattuglia dei confini, solo pochi istanti che li separarono da un fatale incontro con l'elfo nero.

Hoseok e Yoongi avevano oltrepassato il confine da poco quando, accompagnato da un galoppo rombante, Jungkook fece ritorno al castello di ossidiana seguito dalla squadra che aveva portato con sé mentre un'espressione cupa troneggiava sul volto dell'elfo che strattonò con crudeltà le redini del proprio stallone dal manto scuro. Al suo arrivo, fuori dal portone d'ingresso, vi erano i due luogotenenti che salutarono l'inquisitore con un profondo inchino. Non appena il corvino scese dal dorso del cavallo Jimin si apprestò a portarlo allo stalliere di corte e  Namjoon si accostò al fianco di Jungkook mentre quest'ultimo entrava nel suo palazzo.

«Posso chiedervi perché siete così adirato? Ci sono state complicazioni» domandò il grigio osservando la fronte dell'altro corrugarsi.

«Nulla di particolare» sbuffò infastidito «I lupi della montagna ci hanno intralciato per un po' senza alcun motivo apparente» continuò a camminare a passo spedito senza neanche guardare Namjoon «Adesso voglio solo vedere il principe Eltas. Sarò nella sua stanza» il luogotenente accennò un sorriso soddisfatto.

«Mio signore, il principe non è qui» a quella risposta il corvino bloccò i suoi passi voltandosi con occhi ricolmi d'ira.

«Cosa?!» la voce profonda e solenne, la voce che aveva fatto tremare un regno dal terrore, la voce governata dalla furia più cieca che esista. Quella fu la voce che rivolse a Namjoon il quale mutò espressione all'istante sostituendo quel sorrisetto compiaciuto con una smorfia spaventata e colma di sottomissione.

«I-il principe ha lasciato il palazzo poco fa. L'umano dai capelli cremisi è stato qui sotto mentite spoglie di ambasciatore e quando sua altezza lo ha scoperto ha de-deciso di volerlo giustiziare» al contrario la voce del grigio era bassa e tremante, con gli occhi di pece rivolti verso il basso temendo una qualsiasi punizione da parte del suo superiore. Jungkook strinse i denti e subito afferrò il viso del luogotenente in una mano sollevandolo verso di lui per guardarlo dritto negli occhi. 

«E dimmi, da quando la legge è cambiata? Da quando le spie e i traditori non vengono uccisi fuori dal castello?!» in quell'istante il livore malsano lo pervase gli avrebbe fatto uccidere Namjoon con le sue stesse mani e con la ferocia più assoluta.  Come se un veleno letale corrompesse il suo animo ogni secondo di più. 
Namjoon arrancava, respirava con immensa fatica cercando di trovare il fiato sufficiente per rispondere al corvino mentre i suoi occhi chiedevano pietà.

«Eltas e-era in per-perfette condizioni e i suoi occhi erano scuri...l'umano non è riuscito a so-soggiogarlo di nuovo...il me-mezzosangue lo ha trattato barbaramente» la presa sul volto del grigio si rafforzò e un ringhio fu la risposta ottenuta prima che Jungkook facesse cadere l'elfo ai suoi piedi lasciandolo andare all'improvviso.

«Non chiamarlo mezzosangue! Lui è il principe di questo regno! Lui diventerà il tuo re! Ma se l'hai fatto fuggire sotto i tuoi occhi giuro sulla Madre Lolth che entro la nuova notte la mia spada avrà distrutto le tue carni Kim Namjoon» l'elfo nominato si prostrò ai piedi del corvino cercando in vano si scrutare un briciolo di clemenza nel suo sguardo superiore.

♢ Indicum ♢「M.Yg & J.Hs」Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora