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Il mattino seguente mi sveglio intorno alle 5, dopo un terribile incubo dove Namjoon mi diceva che era tutto uno scherzo e mi uccideva.
Due braccia mi stringono e un sospiro arriva sul mio collo.
"Piccola, che succede? Che ore sono?" Parla con gli occhi ancora chiusi e portandomi sopra di lui.
"Nulla oppa, ho solo avuto un incubo. E sono le 5 di mattina" rispondo appoggiando la testa sul suo petto.
"Bene, allora vestiti, ti porto a vedere una cosa" mi alzo non prima però esserci scambiati un dolce bacio e mi vesto, scendendo piano poi per evitare di svegliare gli altri, infatti ci pensa Nam che inciampa sul tappeto e rompe il vaso di Jin.
Spalanca gli occhi "Andiamo prima che scenda" mi prende in braccio e mi porta fuori di corsa baciandomi con passione appena arriviamo all'inizio del vialetto.
Camminiamo per un po', fino ad arrivare nel parco in cui lui si è dichiarato, davanti al laghetto, giusto in tempo per vedere il sole sorgere abbracciati seduti sul prato.
"Oppa" lo guardo sorridendo.
"Dimmi piccola" mi sorride e mi da un bacio sulla fronte accarezzandomi i capelli.
"Ti amo tanto" sorrido dandogli un bacio a stampo sulle labbra.
"Anche io piccolina" si attacca alle mie labbra chiedendo subito l'accesso.

SELF HARMDove le storie prendono vita. Scoprilo ora