62

50 3 0
                                    

Nel giro di un'ora il mondo mi cadde addosso: Jun stava per andare via, Jun era il fratello di Tae, Tae era l'unico che poteva salvarlo, Tae non c'è più da qualche mese per colpa mia, un parente che spunta fuori all'improvviso e la cosa che mi ha ferita ancora di più è che tutti sapevano tranne me.
Mi sento schiacciare mentre le lacrime scendono sul mio viso, mi manca l'aria, devo uscire.
Mi alzo dal letto e mi stacco da Nam.
"Esco un attimo...torno subito..."
Scendo le scale, tutti parlano ma io non li sento, prendo sigarette e accendino ed esco in giardino, quello sul retro. Mi siedo sotto un albero per me speciale.

FLASHBACK
"Tae che devi fare con quel coltello?" chiedo curiosa avvicinandomi al mio ragazzo.
"Voglio che rimanga un segno di noi, perché se un giorno ci lasciassimo, cosa che non voglio, rimarremo uniti, come due fratelli" mi sorride incidendo le nostre lettere su quell'albero.

FINE FLASHBACK

Accarezzo l'incisione delle nostre iniziali mentre con l'altra mano tengo la sigaretta e intanto riprendo a piangere facendomi smuovere dai singhiozzi che non mi vogliono abbandonare.
Ogni sigaretta che finisco è l'inizio di quella nuova fino a quando due braccia stringono i miei fianchi per poi cullarmi ed accarezzarmi: mi accarezza con un tocco che solo lui ha e mi tranquillizza con il suo profumo che riconoscerei tra mille.
"Oppa... perché mi avete nascosto tutto? Io non ne ero all'altezza?" Chiedo alzando lo sguardo puntandolo sui rami in fiore.
"Non lo so..." risponde lui appoggiando la testa sulla mia spalla e guardando la sigaretta che tengo in mano.

SELF HARMDove le storie prendono vita. Scoprilo ora