Capitolo 4.

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POV CHRISTOPHER.

Mentre sono nella mia azienda, a lavoro, penso ancora al fatto che Elena Jane Coleman ha accettato subito la mia proposta. Ci so proprio fare con le donne, si. Primo passo, fatto. Non vedo l'ora che arrivi sabato per poterla vedere nuovamente. Non sarà facile farla entrare nel mio mondo, ma dopo ieri, posso farlo. Ne sono certo. Posso fidarmi di lei. E' una semplice ragazza indifesa.

Prometto a me stesso, forse per la prima volta nella vita,  di non insistere, se lei non sarà convinta al 100%. Non voglio rovinare la vita di quella ragazza. Quindi, magari più avanti, le proporrò la cosa, se lei accetta bene, se non lo fa, la manderò via. E tutto tornerà alla normalità. Lei continuerà i suoi studi, troverà un altro lavoro e io mi cercherò un'altra sottomessa.

" Non ci credo " borbotto non appena mi rendo conto che è da una mattinata che penso a quella ragazza. Ma cosa mi sta succedendo? Con le altre non è mai stato così. Erano solo scopate nel fine settimana e basta. Sospiro e ancora confuso decido di andare in palestra dopo il lavoro. Ho bisogno di sfogarmi.

POV ELLIE

QUALCHE GIORNO DOPO...

E' sabato pomeriggio e io velocemente sto preparando la mia valigia. Non ho messo dentro molte cose, visto che domani sera sarò già di ritorno. Solo le cose necessarie. Perché sono così nervosa? ' Perché è il tuo primo giorno di lavoro? ' suggerisce la solita vocina impertinente che è dentro di me. ' O forse, perché stai andando a casa dell'uomo più sexy di Seattle? ' continua. La cosa è abbastanza estenuante. Scaccio via i pensieri e mi metto in macchina.

Appena arrivo nella sua villa, parcheggio nel vialetto ed entro velocemente. Ad accogliermi è Elisabeth, la sua dipendente. Sta sempre qui? Penso distrattamente.

" Buongiorno Signorina Coleman. " mi sorride gentilmente. Dentatura perfetta.

" L'accompagno nella sua stanza. Il Signor Lane non è ancora rincasato, quindi le consiglio di andare subito a dare una sistemata alla sua camera, così dopo è libera. "

Mi guida nella mia camera, anche se conosco la strada. Apre la porta e mi fa entrare, poi indica un completino nel letto.

" Quella è la sua divisa Signorina. Spero le vada bene. "

Osservo l'abito e annuisco piano. E' un semplice vestito nero, che si allarga dai fianchi in giù. Vorrei dire a Elisabeth che mi sembra un po' troppo corto, ma decido di non contestare. In fondo, tutti quì hanno le proprie divise e non si lamentano di certo. Mi lascia sola e io mi cambio velocemente. La stoffa mi ricade perfetta sulla pelle.

" Non male. " dico non appena mi guardo allo specchio. Lego i miei lunghi capelli e mi reco nelle stanze del signor Lane e mi metto a sistemare la sua enorme e favolosa stanza. Cambio le lenzuola, sistemo i vestiti che ha lasciato sulla sedia..

POV CHRISTOPER.

Elena sarà sicuramente arrivata ormai. Quando entro a casa, Elisabeth mi osserva.

" E' arrivata? "

" Si, Signor Lane. E' già a lavoro. "

" Bene. "

Dico mentre vado in camera mia. Ed eccola lì, proprio davanti a me. E' china a raccogliere i vestiti che io questa mattina, ho messo di proposito a terra. Devo pur farle fare qualcosa, sennò se ne va. O capisce che ho altre intenzioni.

Fantastico per qualche secondo davanti a quella visione. Quanto vorrei sottometterla, ma non posso. Devo comportarmi bene, per il momento.

" Signorina Coleman. " dico ed entro. Lei in mezzo secondo si rialza e mi guarda arrossendo. E' proprio sexy con quella divisa. Accentua le sue forme.

" S..Signor Lane. Ho quasi finito, mi scusi. "

" Faccia con comodo. " concedo io, mentre poso la mia 24 ore sulla poltrona che sta di fronte al letto.

" Tutto bene? " chiedo.

" Si tutto bene signore. " annuisce lei.

" Ottimo. Continui pure, io prendo i vestiti da mettere dopo la doccia. "

Su, rimettiti a lavoro donzella.

" Certo. "

Dice lei e riprende a fare quello che stava facendo proprio davanti a me. Insomma, a inginocchiarsi è piuttosto brava. Non avremo problemi neanche con quello. Qualche minuto dopo ha finito.

" Qui ho fatto Signor Lane. La lascio solo. " mi volto a guardarla. Oh no, non così facilmente.

" Signorina? E' occupata questa sera? " chiedo.

" Io.. n..no penso che guarderò un film nella mia camera, se va bene. Ho decido di passare la notte qui. "

" Fantastico. " sorriso raggiante. " ...posso invitarla a cena? Dico alla mia cameriera di preparare per due ok? " non le dò neanche il tempo di rispondere. Tanto non ha altra scelta. Non può dirmi di no.

" Ok. Va bene. " dice senza replicare.

" Alle 20 in salone allora. "

"Alle 20 si. " dice e fila via.

POV ELLIE.

Appena esco dalla sua porta, mi fermo e poggio la schiena al muro. Mi ha appena chiesto di cenare con lui? Ma cosa più importante, perché io non ho detto di no? Quando sono con lui, la mia mente viene offuscata. Non riesco a ragionare, pensare e parlare. Avrei dovuto ringraziarlo e rifiutare. E' il mio datore di lavoro cavolo. In che guaio mi sto cacciando? 


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Grazie mille ai nuovi lettori. <3

Domani aggiornerò con un nuovo capitolo, quindi non dovrete aspettare moltissimo. 

Christopher & Ellie - For You.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora