Capitolo 17.

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POV ELLIE.

Ci ho pensato tutto il giorno e anche se non voglio ammetterlo, quella stanza mi ha incuriosita parecchio. Voglio sapere com'è il passato di Christopher. Che storia aveva con le altre, cosa ci faceva lì dentro. Se fossi una normale fidanzata, probabilmente non vorrei sapere cosa faceva con le sue ex, ma siccome sono un po' particolare, voglio conoscere il suo vecchio mondo. Poi della nostra storia non c'è niente di normale, quindi....

Così eccomi di nuovo nella stanza delle torture, ma stavolta insieme a lui. Mentre osservo la stanza, mi sento più tranquilla rispetto a questa mattina. Forse perchè con me c'è lui o forse perché mi ha rassicurata ancora una volta riguardo a tutta questa storia.

" Ok quella. " indico la croce verticale.

" Quella è la croce verticale Ellie. Sei legata, braccia e gambe e.. posso farti quello che voglio. Ovviamente dandoti molto piacere. "

" Ma davvero? " dico ironica.

" Davvero. Il fatto che tu sia legata, non è brutto, ma rende il tutto semplicemente più intenso. "

Che maestro.

" Aspetta e le punizioni quando arrivano? " chiedo curiosa.

" Arrivano quando non obbedisci e fai qualcosa che a me non piace. "

" Esempio? "

" Se vieni senza il mio permesso, se non mi chiami signore durante il gioco, ma tu ovviamente sei andata già oltre visto che mi chiami per nome. "

" Aspetta.. " lo osservo ".. Le tue sottomesse non ti chiamano per nome? Io pensavo che dovevano chiamarti signore o padrone solo durante i giochi. "

" No, mai. " chiarisce. " Solo tu. Tutte mi chiamavano signore. O come ordino io. "

Annuisco pensierosa e accarezzo un frustino di cuoio.

" Quello non fa male, te lo assicuro. Anzi, è molto piacevole. "

" Si immagino.. " dico scettica.

" Possiamo uscire da qui per favore? " chiede. " Mi viene voglia di scoparti quì dentro e tu non vuoi. "

Io rido e lo osservo e mi siedo sul letto a baldacchino. Lui mi fissa stupefatto.

" Non giocare a questo gioco con me Ellie.. andiamo. "

Io rido subito e sto ferma. Perché sto giocando con lui? Non lo so, però mi diverte.

" Ok. "

Dice e chiude a chiave la porta dietro di se. Io mi alzo subito.

" No ok, usciamo. " dico subito.

" Troppo tardi piccola. Prima mi hai detto che avrei potuto fare di te quello che volevo e... voglio farlo qui dentro. "

" Christopher.. " dico confusa, ma lui si avvicina e mi accarezza la guancia.

" Ellie... ormai ti conosco. So che lo vuoi anche tu. In fondo lo vuoi, sennò saresti uscita prima. Anzi, neanche saremo qui dentro. "

Io non dico nulla. Ha ragione. Perché lui ha sempre ragione? Perché lui si accorge prima di me delle cose che voglio? Sospiro e mi risiedo.

" Mi incuriosisce questo tuo mondo. " ammetto. " Ok? Fino a poco tempo fa mi terrorizzava, ma adesso no. Forse anche perché tu mi hai detto mille volte che sarà bello, forse perché hai deciso di essere il mio fidanzato, non lo so. Però mi incuriosiscono. "

" E perché non sei felice di questa cosa? "

" Perché non sono io. O meglio, io non sono mai stata così. "

" Ellie, eri vergine fino a ieri, non sapevi niente di questo mondo, è ovvio che non approvavi. Come potevi, se eri ignara di tutto? Non dovresti vergognarti delle tue voglie. Tutti le hanno. "

" Ma... se lo faccio, la nostra relazione non diventerà come quelle che hai avuto nel passato, vero? "

" No Ellie.. io sarò il tuo ragazzo e se vorrei, qualche volta, potremo fare queste cose. " indica la stanza.

" Va bene. " annuisco e lo osservo. " Ci andrai piano? "

" Ovvio. " dice subito lui e mi bacia dolcemente.

" Si giochiamo.. " mentre pronuncio quelle parole un brivido mi assale. Non un brivido di paura, ma di piacere.


L'ANGOLO DELL'AUTRICE.

Spero che apprezzerete questo capitolo. Se avete critiche o semplici commenti, scrivete pure.

Christopher & Ellie - For You.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora