Capitolo 5.

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POV ELLIE.

Guardo allo specchio la figura davanti a me. Fortunatamente sono riuscita a trovare un vestito. Certo, non troppo elegante, ma comunque migliore rispetto a un semplice paio di jeans.

Sono ancora confusa dal mio comportamento. Solitamente sono sempre stata una donna sicura di se, soprattutto con gli uomini. Ma con quest'uomo.. con lui è diverso. Credo di provare qualcosa per lui. Una specie di simpatia. Poi devo ammetterlo, il suo essere così misterioso, mi incuriosisce e non poco.

Guardo l'orologio, e decido che è meglio scendere. Non voglio far tardi, poi il mio stomaco brontola e non poco. Metto velocemente delle scarpe con il tacco non troppo alto e scendo.

Lui è lì. Ai piedi delle scale, con un paio di pantaloni eleganti neri e una camicia bianca che gli calza a pennello. Fortunatamente non ho sbagliato abbigliamento, per una volta.

Appena mi vede sorride subito.

" Signorina Coleman. E' splendida. " Io arrossisco subito e quando sono davanti a lui gli sorriso.

" Grazie Signor Lane. "

Che poi, perché ancora adesso ci diamo del 'lei'? Lui è un tipo molto formale, fin troppo, penso. Vorrei chiedergli di poterlo chiamare semplicemente Christopher, ma poi decido di non farlo. Forse non è il momento. In fondo, sono una semplice dipendente, no? ' Dipendente che ha invitato a cena con lui ' suggerisce la mia vocina e io la mando subito via.

" Prego.. " mi accompagna al tavolo e mi fa sedere. La tavola è piena di cose che saranno sicuramente squisite. Al centro, ci sono due grandi candele che rendono il tutto, romantico? ' Ellie ' mi rimprovera la mia vocina e io subito torno alla realtà. Sono stupida.

Mentre iniziamo a mangiare, noto che mi osserva con attenzione. Oddio, questo si che è imbarazzante.

" Signorina Coleman. Mi parli di lei. " alzo gli occhi per guardarlo bene.

" Beh... " sorrido. " Come credo lei sappia, sto per finire gli studi all'università. "

" Dopo cosa vorrebbe fare? "

" Beh, mi piacerebbe trovare un lavoro soddisfacente, che mi permetta di realizzare il mio sogno fino in fondo. "

" Ooh.. " sorride " Come mai ha deciso di accettare il mio lavoro? Ha bisogno di soldi per mantenersi gli studi? " mi chiede schietto. Io provo un attimo di imbarazzo per la sua domanda ' Beh, Signor Lane, non tutti sono ricchi sfondati come lei ', vorrei rispondergli, ma decido di non farlo.

" Beh si, cioè.. mia mamma non approva molto questa cosa, ma non voglio pesare troppo su di lei, quindi ho accettato. Non è poi così male. " dico. Perché è vero. Fino ad ora non ho fatto nulla di così faticoso.

" No, suppongo di no. Mi piace la sua voglia di essere indipendente, signorina Coleman, sa? "

" Davvero? " chiedo sorpresa e lui annuisce.

" E' successo lo stesso a me. Fin da piccolo mi sono dato da fare, per crearmi un futuro. E soprattutto, per non pesare sulla mia famiglia. "

" E' un tipo solitario lei? " chiedo. Lui curva le labbra, forse non si aspettava questa domanda. Mi sono spinta oltre?

"Ci so fare con le persone, ma non mi piacere avere troppi contatti e rapporti. Mi piace avere un po' di distanza. "

Lo osservo confusa.

" Quindi.... Fa avvicinare le persone a lei, giusto quando basta. Ma oltre il limite non devono spingersi? " chiedo e lui sorride.

" In un certo senso, si. " ridacchia come se fosse sorpreso dalla mia osservazione.

" Suppongo che non ha molti amici.. " continuo io.

" No Signorina Coleman, non ho molti amici. Solo quelli che bastano. "

" Mmmh a volte servono gli amici. " cerco di fargli notare.

" Mi piace il mio modo di vivere, sto bene così. "

Lo osservo. Oddio, che uomo misterioso. E' intrigante. Chissà cosa si porta dentro. Non vuole amici, non fa avvicinare troppo le persone a se. Perché?

" Mangi, non le piace la cena? " mi fa notare.

" Oh no, è buonissima. "

Riprendo a mangiare. Ero talmente presa dalla discussione che mi ero dimenticata della cena.

Appena finisco, lui si alza e mi porge la mano.

" Vuole ballare? " mi chiede e io rimango sconvolta. Ok, stiamo oltrepassando il MIO limite adesso.

" Signor Lane, non penso sia opportuno. " mi alzo. " Mi ha offerto la cena, è stato molto gentile, ma io sono la sua dipendente per il momento e... " non so cosa dire, perché ho la sensazione che si stia spingendo troppo oltre? Forse perché è davvero così.

POV CHRISTOPHER.

Quello scatto. Merda, forse ho esagerato. Ho esagerato? Che mi prende dio santo? Non ho mai cenato con una ragazza che poi sarebbe diventata mia sottomessa e cosa più importante, non ho MAI raccontato i fatti miei a nessuno di loro. Devo finirla. Questo, farà male sia a lei che a me.

Devo semplicemente farle la mia proposta e sperare che la prenda almeno in considerazione. Non posso permettere che lei leghi con me.

" Signorina Johnson, ha ragione. Mi scusi. "

Torno a sedermi di fronte a lei.

" La verità è che voglio proporle una cosa. E' una semplice richiesta che lei dopo questa sera, più anche dimenticare, se non le interessa. "

Mi osserva confusa.

" L'ho vista per caso in quell'annuncio e sono davvero rimasto affascinato dalla sua bellezza... "

La vedo arrossire. Cazzo, arrossisce sempre questa ragazza? E' bella, è vero. E non dovrebbe vergognarsi se un uomo le fa degli apprezzamenti. Aaah, se accetterà di stare con me, le farò sicuramente apprezzare il suo corpo. Nessuna vergogna.

".. Il fatto è che io sono un Dominatore e volevo chiederle se lei era interessata a diventare la mia sottomessa. Ovviamente lei potrà scegliere cosa fare e cosa no, tutto. "

Lei è semplicemente senza parole, con la bocca spalancata. Ovviamente tutto si aspettava, tranne che questa proposta. Andrà via o mi ascolterà?



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Crediti per la gif a : 'fiftyshadesofgreyfan.org'


Grazie mille a tutti quelli che stanno leggendo questa storia. Ho notato purtroppo, che la storia non spunta tra i suggerimenti, quindi, se conoscete persone che potrebbero essere interessate al genere, potete consigliargliela tranquillamente. E grazie ancora. Se avete domande, consigli, fate pure. A domani con un nuovo capitolo.

Christopher & Ellie - For You.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora