Capitolo 16.

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POV CHISTOPHER

Sono nell'ufficio di casa mia. Oggi lavoro da qui. Di Ellie nessuna notizia. Non voglio risultare possessivo, quindi non la contatto. Ha davvero tanto da fare in questi giorni, in vista della sua laurea, quindi meglio che la faccia concentrare al 100%.

Entra Elisabeth dopo aver bussato.

" Signore, mi scusi se la disturbo, ma vuole parlarle la signorina Margaret Jones... "

Che diavolo.... Merda, con tutto quello che mi è successo in questi giorni, ho dimenticato a recidere il contratto con la mia sottomessa. Già glielo avevo anticipato, ma poi non mi sono più fatto sentire. Il fatto che giri ancora per la mia casa, mi dà ai nervi, quindi meglio liberarsene.

" Falla entrare.. "

Dico tranquillo. Poco dopo lei entra.

" Margaret salve, scusami se non mi sono fatto sentire, ma sono stato parecchio... impegnato. Siediti pure. "

Indico la sedia e nel frattempo vado a prendere il nostro contratto. Lo apro, vado a fine pagina e glielo metto davanti.

" Firmi qui.. "

Lei mi osserva e poi osserva il contratto.

" Signor Lane, posso chiederle se ho fatto qualcosa che non va? "

Mi chiede. Ma che cazzo? Adesso vuole parlare? Non ho tempo e neanche voglia, ma tento di essere il più gentile possibile.

" No Margaret, semplicemente io per il momento voglio una... pausa. Niente sottomesse. Tu sei stata assolutamente perfetta. "

" Signore, se posso permettermi... io penso che lei mi stia mentendo. L'ho sentita una volta quando mi ha chiamata Ellie. E insomma, io non mi chiamo così. "

La fisso. Dove vuole arrivare e poi come si permette di rinfacciarmi il fatto che le sto mentendo?

" Margaret non penso siano affari tuoi. Le sottomesse non chiedono, eseguono e basta. Ora firma! "

Ordino. La voglio fuori. Al più presto. Lei forse per buonsenso o forse perché ha capito che non avrà risposte, firma e si alza.

" Beh.. arrivederci. "

Esce senza neanche darmi la mano. Oddio, freno l'impulso di prenderla e punirla fino a quando non mi pregherà di smettere e la lascio andare. In fondo, non è più la mia sottomessa, quindi amen. Io l'ho trattata un po' male, quindi me lo merito.

Chiamo Jack, che risponde al secondo squillo.

" Jack, vai aprendere la signorina Coleman a lavoro e portala qui, per favore. "

Ordino e attacco. Spero che lei non abbia altri piani per questa sera. Vorrei che stesse qui, a casa mia. Nella sua casa ci sarà la sua coinquilina e personalmente non ho tanta voglia di condividere.


Quando arriva, è ormai sera.

" Ciao.. "

Mi saluta timidamente e io sorriso subito nel vederla. Oddio, che effetto mi fa, sembro proprio uno scemo. Me la metto in braccio e la bacio.

" Ma ciao. Allora, com' è andata la tua giornata? "

" Bene, grazie. " dice sorridendo e mi osserva.

" Allora, come ti senti? Lì sotto senti dolore? " chiedo andando dritto al punto. La voglio e probabilmente lei mi vuole anche.

" Sto bene Christopher, mi sono ripresa. Ma.... Voglio chiederti una cosa. "

Ancora? Cosa c'è adesso? Merda, vuole farmi aspettare ancora tanto?

" Dimmi.. " tento di mostrarmi calmo, anche se dentro sto bruciando.

" Allora, oggi non ho smesso di pensarci e.. mi porti dentro quella stanza? "

Mi blocco. Vuole giocare?

" Non a giocare.. " chiarisce subito. Cazzo, mi legge nel pensiero questa ragazza? " Ho visto un paio di cose e, sai... sono molto curiosa. " gesticola e io la guardo divertito.

" Vuoi che ti spieghi alcune cose? Perché? Tanto non le faremo mai. "

" Perché sono molto curiosa. Ti prego. Tu portami lì dentro e rispondi alle mie domande e dopo ti lascerò far di me quello che vuoi. "

' Attenta alle richieste Signorina Coleman ' dico a mente. Ok, fino a questa mattina non voleva proprio saperne di quella stanza e ora invece vuole che gliela porti e che le spieghi cosa faccio esattamente lì dentro? Perché più la conosco e più ho la sensazione che presto giocheremo lì dentro? Lei come sottomessa e io come suo dominatore. Ellie è innocente si, ma vogliosa anche e non penso che se ne renda conto.

Vuole andare lì dentro? Gliela porterò volentieri.

" Ok andiamo curiosona. Ricordati che dopo posso fare di te quello che voglio eh? Non mi hai dato limiti, quindi così sarà. " dico divertito e la osservo. Lei sembra un po' preoccupata, ma poi sorride e fa si con la testa.

" Ok. " prendo la chiave della stanza e la faccio entrare.

" Benvenuta nel mio vecchio mondo piccola. "

' Vecchio? Sicuro che sia vecchio Lane? ' dice la mia vocina.



Christopher & Ellie - For You.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora