Capitolo 15.

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POV ELLIE

" Non è oscuro.. " mi affretto a dire " E' solo strano, perché non so niente di tutto quel mondo e... mi fa quasi paura. "

" Ma Ellie, sei tu che la vedi in questo modo. Ma ti piacerebbe, tu non hai idea del piacere che potrebbe darti quella stanza. Non vuoi entrarci, ho capito. Ma fidati, il piacere te lo darebbe. "

Dice convinto e io lo osservo.

" Le fruste non penso che siano tanto piacevoli, le bacchette e.. continuo? "

" Quelle fanno parte delle punizioni e comunque non sono così terribili. "

La sua tranquillità nel parlarne, mi lascia senza parole.

" Ok Ellie... non pensarci ok? "

Dice mentre mi prende per i fianchi e mi trascina verso il letto. Io ridacchio.

" Ah no, per quanto mi piacerebbe, no. " Lo fermo. Lui mette il broncio come un bambino. " Devo andare a lavorare, lo sai e poi studiare per la mia tesi. Devo laurearmi, lo sai? Quindi non... distrarmi. "

" Ok si. Ci vediamo questa sera però? "

Io sorriso e annuisco subito. Magari ci sarà un secondo round. ' Ovvio che ci sarà. ' dice la mia vocina e io ridacchio al pensiero.

" Perché ridi? " mi chiede.

" Io? Oh no niente.  Ok vado, a stasera allora. Ti chiamo. "  lo bacio velocemente.

POV CHRISTOPHER

Guardo Ellie uscire dal vialetto con la sua macchina. Non voglio che lavori, ma non provo neanche a fermarla, so già che vincerà lei. Sa cosa vuole.

E' andata bene. Si. Certo, questa mattina stava per lasciarmi, ma dettagli.

" A proposito.. " rifletto ad alta voce e salgo nel mio ufficio, poi chiamo Elisabeth al telefono, risponde.

" Signore... "

" Elisabeth, chiamami Rose, per favore. "

Attacco. Sono incazzato. Rose è la donna che pulisce la mia stanza dei giochi e chissà perché l'ha lasciata aperta. Le ho raccomandato di stare attenta a chiuderla a chiave SEMPRE, ma visto che non riesce a fare una sola cosa, forse è meglio che se ne vada. Non si sbaglia con me. Lei entra.

" Signore... "

" Rose, hai lasciato la camera che pulisci aperta? " la fisso serio e lei impallidisce.

" Io? No.. penso di no signore. "

" Pensi? " sbotto e mi alzo.

" E se fosse venuto qualcuno, qualche mio cliente e ci fosse entrato per sbaglio? Hai idea di quello che poteva succedere solo per una tua stupida svista? " la fisso e lei abbassa lo sguardo. Almeno ha la decenza di non rispondere.

" Non hai nulla da dire? " chiedo duro.

" Scusi.. "

" Dovrei sbatterti fuori, Rose. Sai benissimo che non dò seconde possibilità. A nessuno. "

Lei mi guarda subito non appena apprende le mie parole.

" Oh no, signore. La prego.. ho bisogno di questo lavoro.

Mi sta pregando. Oddio, non ci credo.

" Esci! Ti farò sapere per cosa lavorerai da oggi, ma di certo non sarà per quella stanza. "

Forse la metterò a pulire i cessi, non lo so. Si vedrà. E' già tanto che non la sbatta fuori. Stava facendo scappare Ellie ed è stato semplicemente terribile. Quando l'ho vista completamente vestita e con la borsa in mano, il mio cuore si è fermato. Neanche il tempo di conquistarla, che già la stavo perdendo a causa di una mia dipendente poco seria. Ecco perché amo il controllo, ecco perché adoro essere egoista e sgarbato con le persone. Perché in questo modo mi temono e mi rispettano e quando fanno una cosa, la fanno bene. 

Ho permesso a Ellie di conoscermi di può e per poterlo fare, con lei ho dovuto abbassare le mie difese, ma con il mio staff sarò sempre uguale. Meglio che imparino presto. Solo con Ellie posso essere gentile.


L'ANGOLO DELL'AUTRICE.

Eccomi con un nuovo capitolo. Spero vi sia piaciuto. 

Ho già tantissime nuove idee per questa storia, ma prima voglio che conosciate meglio i nostri protagonisti. Così dopo potete gustarvi i colpi di scena, che vi avverto, saranno davvero sconvolgenti.

Christopher & Ellie - For You.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora