MY EYES IN YOURS

6.

Quando finisco di mangiare inizio a ripensare alla giornata. La passeggiata mi ha aiutato molto a pensare a tutto quello che sta succedendo in me. Il problema è che neanche io so quello che sta accadendo. Sembra che il passato sia venuto a bussare alla mia porta,
sembra che io sia tornata a quando avevo i miei problemi adolescenziali. Possibile che,in una giornata inizi a pensare a tutto quello che è successo nella tua vita?

E poi,perché ogni volta che che pensavo a quello che stava accadendo mi ritrovavo nella mente quegli occhi verdi che convivono con me? Le parole di Travis erano ancora nella mia mente.

Io non ci scommetterei.

Che voleva dire? Se si era messo in testa che io sarei diventata la prossima ragazza da scrivere nel l'agenda dei cuori infranti aveva sbagliato persona. Credevo di aver capito già com'era fatto Travis. Il tipico bad boy che usa le ragazze e che non si affeziona. Si portava a letto le ragazze solo per comodi suoi. Era il ragazzo riservato e con il passato tormentato. O almeno avevo intuito.

Ma a me che importava? Era solo il mio coinquilino,non mi sarei mai innamorata di Travis. Io e lui eravamo come due pianeti così distanti da non potersi mai scontrare. Appartenevamo a due modi di vivere,a stili e caratteri diversi. Ma perché stavo pensando a queste cose?

Il giorno dopo uscii di casa presto sotto gli sguardi indagatori di Travis che stava uscendo per andare a lavoro. Uscivo perché volevo trovarmi anch'io un lavoro oppure qualcosa da fare. Mi scocciavo di stare in casa senza fare niente. Non era per i soldi,più che altro era per fare qualcosa.

Girai un po' per le vie di Seattle,e quando vidi una libreria mi ci buttai dentro. Amavo leggere, e mi sarebbe piaciuto lavorare in una libreria, fantasticavo sull'idea di poter consigliare alle persone quale libro leggere.

Entrai dentro e il familiare odore di libri,e il suono del silenzio mi fecero sospirare. Quella era la mia pace.

Iniziai a girovagare un po' per i vari scaffali per guardare qualche libro interessante e magari comprarlo. Ero ancora indecisa sul fatto di prendermi un lavoro. Ero appena arrivata a Seattle,non c'era fretta. Questo era quello che pensavo,ma non ero del tutto sicura. Decisi di accantonare momentaneamente quei pensieri e mi concentrai sui libri che stavo guardando.

Non avevo mai avuto un genere preciso di libri che mi piacevano. Leggevo tutti i tipi di libri, quelli che leggevo di meno erano gli horror, dato che non erano proprio il mio genere. Mentre quello più frequenti erano i romanzi.

Ne preso uno e iniziai a leggere la trama. Era interessante. Non era la solita e classica storia d'amore,o almeno non lo sembrava,sembrava qualcosa di molto più forte.

Ispirata e attirata da quel romanzo lo comprai. Quando arrivai alla cassa vidi un cartello con su scritto "CERCASI AIUTANTE".

« signoria? Posso fare qualcosa per lei? » mi chiese vedendo che non avevo messo il libro sulla scrivania per pagarlo. Stavo osservando l'annuncio è stavo pensando.

« Ehm si. Dovrei pagare questo,grazie » le porsi il libro e lei passo lo scanner sul codice a barre per poi dirmi il costo.

« E ancora valida quest'offerta? » chiesi mentre rimettevo il portafoglio nella borsa.

Lei mi guardò non capendo e io feci un cenno verso l'annuncio « Mi dispiace ma non le so dire niente al riguardo,dato che è stato messo un po' di tempo fa e sono rientrata da poco. Se vuole può lasciarmi il suo numero e le farò sapere. Ovviamente non è niente di sicuro. »

Sorrisi. « Grazie,allora aspetto la sua chiamata » dissi quando le diedi il mio numero di telefono.

Lei mi sorrise e mi salutò.

Io uscì di lì e mi diressi a casa. Quando entrai c'era il silenzio totale. Sospirai. Quel silenzio c'era solo la mattina,dato che il pomeriggio e la sera c'era sempre qualcuno in casa.

Salgo in camera mia e poso il libro sul letto. Dopodiché scendo di nuovo al piano di sotto e apro il frigo. Prendo una mela e me la sbuccio. La metto in un piattino e quando sto per girarmi faccio un salto vedendo che non sono sola.

Travis stava ridendo a crepapelle,ed io lo stavo fissando come se volessi ucciderlo.

« Sei uno stronzo! Ho preso uno spavento grande quanto questa città! » borbottai sperando che finisse di ridere,ma invece, rise ancora di più.

« Vaffanculo Travis. » borbottai mentre iniziavo a salire le scale per andare in camera mia.

« Oh dai aspetta! Te la sei davvero presa perché ti ho fatto spaventare? Sei davvero una ragazzina » mormorò seguendomi.

Mi irritai.  « Io sono una ragazza,Travis »

Lui sbuffò. « Davvero? Non lo avevo capito! Sei troppo permalosa e arrabbiata in questi giorni piccola,se vuoi posso fare qualcosa per farti rilassare. Possiamo fare qualcosa »

Gli feci un sorriso seducente mentre si avvicinavo alle sue labbra. Si stavano quasi per toccare,e in quel momento dimenticai che stavo soltanto giocando. Ci guardammo negli occhi e potei notare varie sfumature di verde nei suoi.

« Neanche per sogno verrei a letto con te. Io, a differenza delle ragazze che ti fai,ho una dignità da mantenere,e non andrei mai a letto con un ragazzo che è stato con un sacco di ragazze. Cosa che,secondo me,hai fatto tu. »

Le mie parole lo colpirono per un momento.

« Secondo me hai paura del fatto che potresti innamorarti di me. Sai,non è una cosa rara. Tutte ci sono passate,ed a tutte è successo. » sfoderò un sorriso da stronzo.

Le sue parole mi colpirono. Era così? Avevo paura di innamorarmi di lui? Oh certo che no! Come potevo anche solo pensarlo? I maschi erano tutti uguali,e lui avrebbe fatto la stessa cosa che aveva fatto Leonardo. Anzi,forse avrebbe fatto anche peggio.

« Non credo. Non mi fido dei ragazzi come te. Siete sempre convinti di poter avere tutto,
quando invece non potete avere tutto. Non sei il mio tipo Travis. » lo sfidai.

Lui fece un sorrisetto. « Sei sicura che sia così? » disse per poi andarsene.

Era confermato. Quel ragazzo mandava il mio cervello in tilt.