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Mentre mi alzavo dal letto di Travis, pensai a quello che avrei fatto quel giorno. Io e la dottoressa avremo dovuto parlare delle cure da fare. Il tumore era appena appena allo stadio 2, era di 2 cm, e non aveva ancora coinvolto i linfonodi sotto l'ascella. Presi un leggins e una felpa larga. Andai in bagno e mi guardai allo specchio. Avevo le occhiaie sotto gli occhi, e i capelli erano tutti arruffati.  Ero in condizioni schifose. La notte precedente, io e Travis non avevamo chiuso occhio. Non avevamo parlato, ma non avevamo neanche dormito. Mi ero accoccolata tra le sue braccia mentre guardavamo il soffitto con aria persa. Io con i miei pensieri, e lui con i suoi. Lui mi amava, ma io non volevo farlo soffrire, avevo provato a convincerlo sul fatto di lasciarci, ma lui non ne voleva sapere. Ad un certo punto, era arrivato a credere che a me non me ne fregasse nulla di lui, ma gli avevo detto la verità.  Non volevo si struggesse per me, ma lui, era maledettamente testardo, e quando si metteva una cosa in mente, quella doveva essere. 

Andai al piano inferiore e vidi Allyson e Thomas parlare. Appena mi videro mi sorrisero. Non era stato facile dire ai ragazzi del tumore, ma dovevo farlo perché prima o poi si sarebbe venuto a sapere. Lara si era chiusa in camera e non era più uscita dalla sua camera, Allyson era entrata in uno strato di trance, e i ragazzi impallidirono. Nessuno aveva detto una parola, e gliene fui grata. Avevo detto che nulla sarebbe cambiato, che dovevano comportarsi normalmente. 

« Buongiorno, come va? » chiese Ally. Io sorrisi leggermente, cercando di far comparire un sorriso decente. 

« Bene... tra poco vado dalla dottoressa. Volevo chiedervi una cosa. » dissi. Thomas subito si alzò dallo sgabello. 

« Dimmi cosa ti serve. » sorrisi vedendo la sua disponibilità. Thomas era sempre stato così. 

Risi debolmente. « Io e Travis dobbiamo andare dalla dottoressa tra un'ora, mia mamma e mio fratello arriveranno tra poco, ma... io non me la sento di andare a prenderli. Potreste andare voi? Se non potete, chiamo Travis e andiamo noi, non c'è prob- » mi interruppero. 

« Andiamo noi! » esclamo Allyson. « Mi metto le scarpe e andiamo. » disse per poi salire al piano di sopra. Restammo solo io e Thomas. Lo guardai e lui mi guardò. 

« Avevo detto che nulla doveva cambiare. » mi incamminai verso gli sgabelli. « Siete troppo disponibili. » ridacchiai mentre prendevo un bicchiere con il succo d'arancia dentro. 

Lo guardai e feci un sorriso mentre bevevo il succo. « Stai dicendo che prima ero uno stronzo non disponibile ? » chiese con un cipiglio. 

Scoppiai a ridere e rischiai di affogarmi. « No! Tu sei sempre stato gentile e disponibile. » lui sorrise. Abbassai lo sguardo sulle mie mani bianche e fredde. 

« Posso abbracciarti? » scoppiai a ridere. Mi avvicinai a lui e lo abbracciai. 

« È di questo che parlavo. » dissi mentre avevo la testa sul suo petto. Mossi le mani sulla sua schiena come per confortarlo. Thomas era diventato un fratello. Sapevo che non c'erano altre intenzioni se non quella di abbracciarmi da fratello. E poi, lui e Travis erano come fratelli. 

« Ehi amico! Giù le mani dalla mia ragazza. » scoppiammo a ridere mentre ci staccammo. Il mio ragazzo indossava un jeans nero e una felpa rossa. Mi avvicinai a lui e gli sorrisi. Lui mi guardò con amore mentre mi stringeva tra le sue braccia. Mi diede un bacio tra i capelli e i mio girai verso Thomas. 

« È tutta tua. » disse alzando le mani in segno di difesa. 

Sentì Travis sorridere e in quel momento Allyson arrivò in cucina. « Sono pronta. » 

Travis mi guardò « Non andiamo noi a prendere tua mamma e tuo fratello? » scossi la testa. 

« Li vado a prendere io. » disse. Fece per staccarsi ma io lo tirai di nuovo a me. 

MY EYES IN YOURSDove le storie prendono vita. Scoprilo ora